Salviamo il Paesaggio
osserva Monti

Felici per gli enunciati di principio, ma dubbiosi per diversi aspetti tecnici. E’ questa la sintesi del giudizio del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio sul disegno di legge presentato dal Ministro Mario Catania lo scorso 14 settembre.
“E’ bene non essere troppo entusiasti – dichiarano dal Forum – certamente è stato importantissimo per i risvolti mediatici che le parole del premier Monti sull’eccesso di cementificazione hanno captato. Ma il testo è ancora molto debole in alcune sue parti e rischia di non produrre i risultati attesi. Inoltre, l’iter parlamentare non avrà vita facile e l’imminenza dello scioglimento delle Camere per le prossime elezioni politiche è probabile non consenta di arrivarne all’approvazione in tempi utili”.
Il Forum ha così prodotto un dettagliato documento che elenca i pregi ma soprattutto le manchevolezze del decreto. Documento che verrà presentato a breve al Ministro Catania e ai mezzi d’informazione.

Salviamo il Paesaggio
osserva Monti

Felici per gli enunciati di principio, ma dubbiosi per diversi aspetti tecnici. E’ questa la sintesi del giudizio del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio sul disegno di legge presentato dal Ministro Mario Catania lo scorso 14 settembre.
“E’ bene non essere troppo entusiasti – dichiarano dal Forum – certamente è stato importantissimo per i risvolti mediatici che le parole del premier Monti sull’eccesso di cementificazione hanno captato. Ma il testo è ancora molto debole in alcune sue parti e rischia di non produrre i risultati attesi. Inoltre, l’iter parlamentare non avrà vita facile e l’imminenza dello scioglimento delle Camere per le prossime elezioni politiche è probabile non consenta di arrivarne all’approvazione in tempi utili”.
Il Forum ha così prodotto un dettagliato documento che elenca i pregi ma soprattutto le manchevolezze del decreto. Documento che verrà presentato a breve al Ministro Catania e ai mezzi d’informazione.

I contenuti degli emendamenti

“il Disegno di Legge coglie nel segno: il consumo di suolo, agricolo e forestale, rappresenta la sottrazione di una risorsa fondamentale per il benessere della Comunità nazionale. – si legge all’inizio del testo -La prassi amministrativa e di pianificazione territoriale deve oggi iniziare a confrontarsi con la finitezza delle risorse e dei beni comuni. Per questo, riteniamo fondamentale che la norma acquisisca al suolo il senso e il riconoscimento di bene comune”.

Al tempo stesso viene evidenziato che anche nell’attuale legislatura si assiste alla proposizione di programmi infrastrutturali ridondanti (ad esempio in materia di grande viabilità) e non mirati al superamento di reali e prioritarie carenze del Paese. 
Andando più nello specifico, il documento chiede:
- una più stretta definizione di “aree agricole”, che devono essere definite tali in funzione del loro stato di fatto, ovvero ricomprendere tutte le superfici interessate dalla presenza di suoli produttivi vegetati, coltivati, incolti o forestali, attualmente non interessate da edificazioni;

- la soppressione della soglia massima di superficie agricola “edificabile” prevista dal ddl, anteponendo – per ognuno dei Comuni italiani – un prioritario censimento del patrimonio edilizio esistente e le sue potenzialità residue;

- il prolungamento ad almeno 20 anni del divieto di mutamento di destinazione per i terreni che hanno beneficiato di aiuti di Stato e Comunitari (molti dei quali prevedono interventi, ad esempio agropaesistici e forestali, la cui maturità interviene oltre i 10 anni dall’impianto). 

Nella parte finale del testo viene esaminata la distrazione di risorse provenienti da oneri di urbanizzazione per coprire le spese correnti dei comuni: “è inaccettabile che i comuni svendano il territorio per esigenze di cassa. Ma su questo ci aspettiamo un segnale chiaro da parte del Parlamento, che invece negli ultimi anni ha sistematicamente riproposto questa possibilità attraverso le Leggi finanziarie”.

Piano B: legge di iniziativa popolare



Il documento è un lavoro comune e collettivo, che ha coinvolto decine di aderenti a Salviamo il Paesaggio e confermato la capacità di raggiungere punti di sintesi condivisi.
Ma l’azione del Forum per ottenere una legge di tutela del suolo non si ferma qui.

Si sta riavviando la stesura di Proposta di Legge d’iniziativa popolare che ricomprenda tutti gli argomenti oggetto di osservazione. Perché fidarsi è bene, ma di questo Parlamento è un atto di fede troppo grande anche per un santo.

Monti salviamo paesaggio

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