Senza pudore né vergogna
per Tem, “autostrada privata”
e con un bilancio disatroso
ecco una pioggia di aiuti pubblici

Chiude il bilancio 2012 con una perdita di 2.794.161 euro, andando oltre al raddoppio delle perdite sul 2011, che era di 1.216.864. Per il personale, salito a quota 16 dipendenti dagli 11 dell’anno precedente, i costi sono passati dai 889.600 euro del 2011 ai 1.340.019 del 2012 (una media di 87.699 mila euro pro capite: 2 dirigenti e 5 quadri su 16 persone!).
Clamoroso anche l’aumento degli emolumenti per il consiglio di amministrazione, che si è gratificato con 546.571 (media di circa 70.000 euro per ogni componente euro) rispetto ai 393.580 del 20111. In totale i “costi per servizi” sono passati da 1.417.298 del 2011 a 2.261.487! Tra questi, anche per le consulenze si rileva un gran passo in avanti: da 248.824 a 613.894.
Sono sono alcuni dei dati del disastroso bilancio 2012 di Tangenziale esterna Spa, società esecutiva della galassia Tem creata nel 2009 appositamente per moltiplicare le poltrone.


Senza pudore né vergogna
per Tem, “autostrada privata”
e con un bilancio disatroso
ecco una pioggia di aiuti pubblici

Chiude il bilancio 2012 con una perdita di 2.794.161 euro, andando oltre al raddoppio delle perdite sul 2011, che era di 1.216.864. Per il personale, salito a quota 16 dipendenti dagli 11 dell’anno precedente, i costi sono passati dai 889.600 euro del 2011 ai 1.340.019 del 2012 (una media di 87.699 mila euro pro capite: 2 dirigenti e 5 quadri su 16 persone!).
Clamoroso anche l’aumento degli emolumenti per il consiglio di amministrazione, che si è gratificato con 546.571 (media di circa 70.000 euro per ogni componente euro) rispetto ai 393.580 del 20111. In totale i “costi per servizi” sono passati da 1.417.298 del 2011 a 2.261.487! Tra questi, anche per le consulenze si rileva un gran passo in avanti: da 248.824 a 613.894.
Sono sono alcuni dei dati del disastroso bilancio 2012 di Tangenziale esterna Spa, società esecutiva della galassia Tem creata nel 2009 appositamente per moltiplicare le poltrone. Ma anche braccio operativo del progetto della Tem, l’autostrada prevista tra Melegnano e Agrate, che si estenderà per 32 chilometri più altri 38 Km di strade connesse, e taglierà circa 10 milioni di mq di aree agricole, colpendo 150 fra allevamenti e terreni coltivati.

Tanti regali pubblici di tasca nostra

Ribadire che Tem è una scelta sbagliata anche dal punto di vista trasportistico, che non risolve i problemi del traffico locale (le cui soluzioni vengono infatti rinviate nel tempo), e dannosa, perché produce ulteriore consumo di suolo in un’area a vocazione agricola che avrebbe bisogno di sviluppo e tutela. Tem è la risposta “semplice” (un’autostrada) a un problema complesso (la mobilità dell’est milanese), una scelta che modificherà per sempre l’assetto del territorio della zona, provocherà danni al sistema produttivo agricolo del sud-est Milano, determinerà un nuovo assetto del territorio fatto di logistica, grande distribuzione, capannoni senza qualità.
Ma la Tem, nata come progetto privato, continua a riceve favori economici dalla politica: oltre ai 350 milioni di euro messi a disposizione dal “decreto del fare” di Letta, essendo fallita l’ipotesi che i privati realizzino interamente a loro spese, col project financing, Governo e Regione Lombardia si sono accordati per regalare alla lobby delle autostrade (sono incle anche Brebemi e Pedemontana) un bonus fiscale di 7 miliardi di euro. Un vero e proprio sconto previsto dal decreto crescita varato in ottobre dal Governo Monti, che è però un modo indiretto per somministrare aiuti di Stato a progetti che, secondo gli impegni, avrebbero dovuto camminare con le proprie gambe.
Ma i soldi arriveranno nelle tasche di chi avrebbe dovuto trovare i fondi privati per le autostrade tanto agognate dai nostri politici: Tangenziali esterne di Milano (quota azionaria 42,40%), Impregilo (7,77%), Pizzarotti (10,17%), Autostrade Lombarde (6,73%), CoopSette (4,19%), C.M.B – Cooperativa Muratori e Braccianti- (4,09%), Unieco (4,09%), C.M.C. -Cooperativa Muratori & Cementisti-  (3,2 %), Intesa San Paolo (1,85%), Itinera (1,82%), Satap (1,02%), C.T.E. (1,00%), Pavimental (1,00%), Milano Serravalle – Milano Tangenziali – (0,39%), Autostrade per l’Italia (0,25%), tutti soggetti che compongono la società.

Da leggere: le menzogne nel sito Tangenziali esterne Spa

Il progetto della Tangenziale Est Esterna è completamente autofinanziato. Per la Autostrada non verrà speso neanche un euro di risorse pubbliche.
Per la realizzazione della nuova Tangenziale Est, il progetto preliminare, prevede un investimento di circa 1.700 milioni di Euro.
Si opererà attraverso la logica della “finanza di progetto”, con una novità rilevante:
in questo caso non ci sarà alcun esborso di soldi pubblici, in quanto le risorse finanziarie necessarie saranno garantite interamente dai privati.
Toccherà a Tangenziale Esterna, la società concessionaria, ricercare sul mercato i capitali per realizzare l’opera.
La remunerazione dell’investimento sarà possibile attraverso i ricavi da traffico (i pedaggi) per tutto il periodo (cinquant’anni) di durata della concessione autostradale. La durata della concessone, i parametri relativi ai pedaggi, il costo di costruzione dell’autostrada ed altri elementi, sono stati posti alla base della gara di concessione e costituiscono la struttura del piano economico finanziario del progetto.  I rapporti tra il “concedente” che rappresenta lo Stato (CAL) e il “concessionario” (Tangenziale Esterna S.p.A.) e i reciproci doveri – diritti sono regolati da una Convenzione sottoscritta tra le parti.
Il motto «Crescita, lavoro e… ingegno-In Italia le opere che creano ricchezza non stanno solo nei musei» racchiude in sé lo scopo che TE persegue con impegno e orgoglio sicura di poter offrire, grazie alla realizzazione di TEEM, una risposta anticiclica alle periodiche crisi economiche. È un obiettivo che TE intende centrare finanziando con capitali privati i due miliardi di euro di investimenti necessari per completare l’infrastruttura entro il 2015 di Expo.
TE vuole, inoltre, proporsi come la Concessionaria-pilota di una nuova architettura del finanziamento privato delle grandi opere che abbini strumenti rodati (finanziamento ponte e project financing) a moduli innovativi (project bond e cartolarizzazione). Sul piano del closing relativo al project financing, fissato per la fine del 2013, TE viene assistita dai prestigiosi arranger BIIS, Banca Popolare di Milano, UBI-Centrobanca e IMI.

Nessuno si ribella

Così, senza che nessun politico si ribelli -tanto meno i sindaci del Parco Sud- a tanta ipocrisia per un progetto che avrebbe dovuto essere totalmente privato e che invece incamera bellamente tutti questi fondi da Stato e Regione Lombardia e mentre si avvicina il tanto decantato Expo, il Parco Agricolo Sud Milano continua a essere devastato dal cemento. Nutrire il Pianeta, il claim di Expo, è da intendersi con il cemento? Parrebbe proprio di sì!

 

Tem, autostrada privata della vergogna pubblica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *