I comuni dell’Est del Parco
preferiscono la Tangenziale Tem
e disdegnano l’Unesco

Come associazione per il Parco Sud Milano, lo scorso 23 aprile avevamo scritto a tutti i singoli 61 comuni del Parco (oltre che al presidente della Provincia Podestà e al diretto del Parco Cioffi) per suggerire di seguire le orme dei magnifici 7 sindaci che avevano deciso di intraprendere il percorso per entrare a far parte del prezioso mondo dell’Unesco. Non vogliamo prenderci il merito del fatto che attualmente i comuni in corsa per ottenere questo riconoscimento siano diventati 13. Perché molto impegno è stato profuso dallo stesso sindaco Tarantola di Albairate (che è il capofila del progetto) e da alcuni assessori (citiamo Emilio Guastamacchia, Corsico) che hanno compreso l’importanza dell’iniziativa per salvaguardare dalla longa manus degli amici degli immobiliaristi una consistente fetta del Parco sud. Guarda caso (ma sarà davvero un caso?) solo i comuni del sud ovest del Parco hanno aderito all’appello. A dire il vero, siamo stati contattati anche dalle amministrazioni di Vignate e Paullo. Ma non sono poi entrati nella sfera dei 13. Dal Comune di Albairate ci hanno spiegato che, per il momento, si è cercato di presentare un progetto che comprendesse aree limitrofe ed effettivamente Paullo e Vignate sono piuttosto lontani.

 

I comuni dell’Est del Parco
preferiscono la Tangenziale Tem
e disdegnano l’Unesco

Come associazione per il Parco Sud Milano, lo scorso 23 aprile avevamo scritto a tutti i singoli 61 comuni del Parco (oltre che al presidente della Provincia Podestà e al diretto del Parco Cioffi) per suggerire di seguire le orme dei magnifici 7 sindaci che avevano deciso di intraprendere il percorso per entrare a far parte del prezioso mondo dell’Unesco. Non vogliamo prenderci il merito del fatto che attualmente i comuni in corsa per ottenere questo riconoscimento siano diventati 13. Perché molto impegno è stato profuso dallo stesso sindaco Tarantola di Albairate (il capofila del progetto) e da alcuni assessori (citiamo Emilio Guastamacchia, Corsico), che hanno compreso l’importanza dell’iniziativa per salvaguardare dalla longa manus degli amici degli immobiliaristi una consistente fetta del Parco sud. Guarda caso (ma sarà davvero un caso?) solo i comuni del sud ovest del Parco hanno aderito all’appello. A dire il vero, siamo stati contattati anche dalle amministrazioni di Vignate e Paullo. Ma non sono poi entrati nella sfera dei 13. Dal Comune di Albairate ci hanno spiegato che, per il momento, si è cercato di presentare un progetto che comprendesse aree limitrofe ed effettivamente Paullo e Vignate sono piuttosto lontani.

Ma gli altri comuni dell’Est? Malignamente, possiamo solo pensare che forse siano troppo indaffarati a perseguire la famigerata Tangenziale esterna, che sta devastando i loro territori nel Parco. Come a dire che la loro scelta è stata per l’asfalto e non per l’ambiente. E che i comuni del sud ovest prediligano la salvaguardia del Parco è dimostrato anche dal loro netto rifiuto alla tangenziale esterna Ovest, che è stata lì lì per essere approvata, ma grazie al fronte unito di ben 20 comuni di quest’area, i proponenti hanno dovuto fare retromarcia! E speriamo che il progetto sia stato cestinato e non semplicemente chiuso in un casto in attesa di sindaci (e cittadini, comitati, associazioni) più “malleabili”.

Gli aggiornamenti dell’iter

Ed è con questa doverosa premessa che arriviamo agli aggiornamenti della bella iniziativa, anticipati a da questo blog il 19 luglio scorso: entro settembre sarà depositata al Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare la candidatura per ottenere il riconoscimento come Riserva della Biosfera del territorio di 13 Comuni del Parco Agricolo Sud Milano, in vista della manifestazione universale Milano Expo 2015. Albairate (capofila), Basiglio, Buccinasco, Cesano Boscone, Cisliano, Corsico, Cusago, Gaggiano, Gudo Visconti, Rosate, Vermezzo, Zelo Surrigone e Zibido San Giacomo sono i 13 Comuni che stanno promuovendo l’iniziativa per fare entrare il loro territorio nel circuito delle aree Mab (Man and Biosphere), che sono proclamate dalla Conferenza generale dell’Unesco (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization).
L’elaborazione del dossier per presentare la candidatura è stato affidato alla società Graia Srl, i cui tecnici Cesare Puzzi e Sonia Bonatto hanno partecipato con gli amministratori ai due incontri pubblici di carattere informativo che si sono tenuti nei giorni scorsi a Cisliano (il 3 settembre) e a Zibido San Giacomo (il 5 settembre). Lo scopo è stato di illustrare la procedura per la candidatura, descrivere sinteticamente il dossier e i punti di forza del territorio, rispondere alle domande dei cittadini intervenuti (in particolare dei rappresentanti del mondo agricolo, i quali hanno accolto favorevolmente l’iniziativa ma hanno chiesto e ottenuto rassicurazioni sul fatto che l’eventuale riconoscimento non comporterà l’introduzione di nuovi vincoli a scapito delle loro attività). 


Le ricadute sul Parco


È stato spiegato che il riconoscimento di una Riserva della Biosfera nel Parco Agricolo Sud Milano è una sfida possibile che una volta vinta consentirebbe di valorizzare il territorio a livello internazionale, con ricadute positive per i cittadini e tutte le attività produttive presenti. 
Anche questa potenziale Riserva della biosfera, denominata Corridoio Milano – Ticino, trovandosi tra Milano e il Parco del Ticino che è Riserva della Biosfera (dal 2002), deve svolgere tre funzioni: conservazione degli ecosistemi/paesaggi naturali e semi – naturali del territorio dei 13 Comuni (boschi e foreste residue, filari e siepi, fontanili, rogge e canali, laghi e aree umide, flora e fauna); aree di dimostrazione dello sviluppo sostenibile, il cosiddetto “laboratorio di sostenibilità” (attraverso cascine, aziende agricole, sviluppo di tecniche e di gestione del territorio ispirate ai principi di sostenibilità ambientale); supporto logistico per la ricerca, monitoraggio, educazione, formazioni e scambi di esperienze (nell’ambito del network delle aree Mab).

Le tre aree della Riserva


Una Riserva della biosfera presenta solitamente tre distinte aree: core area (area naturale vera e propria che è il punto di forza), buffer zone (area di cuscinetto intermedia) e la transition area (zona di transizione). La candidata Riserva Corridoio Milano – Ticino presenta invece una divisione a macchia di leopardo, ossia in tante zone (core areas e buffer zones immerse nell’area di transizione). 
Si tratta di un territorio di 15.755 ettari (739 di core areas; 238 di buffer zones e 14.778 di transition areas). Il riconoscimento dell’Unesco consentirebbe di sfruttare al meglio l’esperienza nella gestione del territorio del Parco maturata nel corso degli anni, sviluppare e implementare la politica di gestione del territorio e delle risorse, nonché i programmi ispirati alla sostenibilità e i progetti di conservazione della biodiversità aumentando gli standard di qualità della vita. 
I 13 Comuni, in caso di accettazione della candidatura, per conoscere l’esito dovranno attendere la prossima Conferenza dell’Unesco che si svolgerà nel 2014.
Nei prossimi mesi continueranno anche gli incontri pubblici itineranti nel territorio per informare i cittadini e le associazioni di categoria (agricoltori, imprenditori, commercianti) e favorire momenti di partecipazione attiva. 
È stato avviato un percorso virtuoso che parte dal basso e in maniera trasversale, attraverso l’azione diretta di sindaci che hanno deciso di andare oltre il colore della politica e il confine del proprio comune, per elaborare insieme un’efficace e durevole strategia di tutela, valorizzazione e sviluppo del territorio, di cui il prestigioso riconoscimento potrebbe essere un altro fondamentale passo in avanti verso un futuro più sostenibile.

 

I comuni dell’Est del Parco preferiscono la Tangenziale Tem e disdegnano l’Unesco

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