Sabato tutti a Zibido S. Giacomo
manifestazione nazionale  
per fermare le trivelle petrolifere

Per salvaguardare il territorio e l’ambiente dalle trivelle e dalla legge Sblocca Italia, che favorisce le trivellazioni come se fossero sinonimo di sviluppo economico, viene organizzata, per la mattina di sabato 14 marzo, una manifestazione nazionale, cui hanno aderito associazioni ambientaliste nazionali, comitati locali, partiti politici e “semplici” cittadini (vedi elenco a fondo pagina).

Diamo i numeri

Tra permessi di ricerca, concessione di coltivazione, di stoccaggio e di ricerca di risorse geotermiche, la Regione Lombardia ne conta 40, coinvolgendo un’area complessiva di 5.300 kmq  (vedi dati ufficiali). Il perché di tanto interesse al territorio lombardo e nazionale di compagnie petrolifere prevalentemente estere si spiega anche con le “percentuali di compensazione ambientale” sono tra le più basse al mondo. Le royalties, cioè il corrispettivo che le compagnie petrolifere versano a Stato ed enti locali come compensazione per lo sfruttamento del territorio, sono irrisorie: il 10% per le estrazioni in terraferma contro, per esempio, l’80% della Russia e il 60% dell’Alaska. Con esenzioni dal pagamento delle royalties sulle prime 20 mila tonnellate di greggio e sui primi 25 milioni di metri cubi di gas estratti in terraferma. Ma non solo: per ogni anno del periodo in cui effettuano le ricerche…

Sabato tutti a Zibido S. Giacomo
manifestazione nazionale  
per fermare le trivelle petrolifere

Per salvaguardare il territorio e l’ambiente dalle trivelle e dalla legge Sblocca Italia, che favorisce le trivellazioni come se fossero sinonimo di sviluppo economico, viene organizzata, per la mattina di sabato 14 marzo, una manifestazione nazionale, cui hanno aderito associazioni ambientaliste nazionali, comitati locali, partiti politici e “semplici” cittadini (vedi elenco a fondo pagina).

Diamo i numeri

Tra permessi di ricerca, concessione di coltivazione, di stoccaggio e di ricerca di risorse geotermiche, la Regione Lombardia ne conta 40, coinvolgendo un’area complessiva di 5.300 kmq  (vedi dati ufficiali). Il perché di tanto interesse al territorio lombardo e nazionale di compagnie petrolifere prevalentemente estere si spiega anche con le “percentuali di compensazione ambientale” sono tra le più basse al mondo. Le royalties, cioè il corrispettivo che le compagnie petrolifere versano a Stato ed enti locali come compensazione per lo sfruttamento del territorio, sono irrisorie: il 10% per le estrazioni in terraferma contro, per esempio, l’80% della Russia e il 60% dell’Alaska. Con esenzioni dal pagamento delle royalties sulle prime 20 mila tonnellate di greggio e sui primi 25 milioni di metri cubi di gas estratti in terraferma. Ma non solo: per ogni anno del periodo in cui effettuano le ricerche, le compagnie petrolifere pagano solo 5,6 euro a km quadrato! Per questo oggi sono centinaia le concessioni e più di 1.000 i pozzi produttivi in Italia, tra terraferma e mare. Un business che ha portato pochi vantaggi al territorio, scarsa occupazione per i lavoratori e danni immensi per l’ambiente. Tanto che Legambiente, nel documento consegnato nel marzo 2014 alle commissioni congiunte Ambiente e Attività produttive della Camera, evidenziava che “Se si aggiornassero i canoni con cifre più adeguate, le compagnie petrolifere potrebbero versare alle casse dello Stato oltre 300 milioni di euro rispetto all’attuale milione”. Legambiente suggerisce quindi delle aliquote di “almeno 1.000 euro al km quadrato per la prospezione, 2mila per le attività di ricerca e fino a 16mila per la coltivazione”.

Tanti parchi, tutti da trivellare

In tutto questo sconvolgimento della terra vi è incluso anche il Parco Sud: con il progetto Melzo (società Mac Oil), che interessa pure il Parco Alto Martesana, il Parco del Rio Vallone, una parte del Parco del Molgora, i Parchi regionali Adda Sud e Nord. Mac Oil è anche titolare della ricerca San Grato, che ancora una volta coinvolge il Parco Sud (Cerro al Lambro). Ci sono poi i progetti Opera (comune del Parco Sud), Cascina San Pietro della Northsun Italia, con permesso di ricerca su 329 km quadrati, e Cascina Graziosa, con permesso su 592 kmq, in cui ricade anche a Corbetta (Parco Sud), di Enel Longanesi Developments. Ma c’è anche L’Appennine Energy, che dovrebbe perforare un’area di Zibido San Giacomo si va alla perforazione con il permesso esplorativo Badile (154 kmq distribuiti tra Milano e Pavia), concessa nel 2010 alla Appennine Energy spa. Per onore della cronaca, il numero di gennaio 2015 del Bollettino ufficiale per gli idrocarburi e le georisorse riporta la richiesta da parte della società Appennine Energy di una sospensione temporale del permesso di ricerca Badile. Sarà a causa dell’abbassamento dei prezzi degli idrocarburi?
E dunque, il Parco Sud, già tanto martoriato dall’asfalto di autostrade quali Tem e Brebemi, è anche un piccolo Texas, che richiama compagnie petrolifere da ogni parte del mondo per offrirsi come terreno per le trivelle?
A chi conviene tutto ciò? Ai cittadini? All’ambiente? Allo Stato? Pare proprio che il vantaggio sia solo per le lobby petrolifere. Ma le energie rinnovabili non dovevano essere il futuro? Che fine ha fatto l’obiettivo dell’Ue di abbattere del 20% le emissioni di anidride carbonica entro il 2020 attraverso politiche ambientali, culturali e infrastrutturali adeguate? Le risposte dobbiamo chiederle ai nostri politici e amministratori.

Tante le adesioni in difesa del territorio e dell’ambiente

Ed è proprio per salvaguardare il territorio e l’ambiente dalle trivelle e dalla legge Sblocca Italia che viene organizzata, per la mattina di sabato 14 marzo, una manifestazione nazionale: ritrovo alle 10 davanti al luogo della futura trivellazione a Zibido San Giacomo e al Christian café, per poi partire in corteo verso piazza Roma, davanti al municipio. Ci sarà un momento conviviale, con un risotto in piazza Roma, poi una serie di interventi. L’organizzazione è dell’associazione Cittadini di Zibido San Giacomo e dei NoTriv.
Ecco le associazioni che hanno aderito all’iniziativa:
ASSOCIAZIONE CITTADINI ZIBIDO SAN GIACOMO (MI),  COORDINAMENTO NO TRIV LOMBARDIA, FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA, ASSOCIAZIONE STOP AL CONSUMO DI SUOLO, ASSOCIAZIONE SALVIAMO IL PAESAGGIO, COMITATO OCCHI APERTI ROZZANO, ASSOCIAZIONE PER IL PARCO SUD MILANO,  LEGAMBIENTE LOMBARDIA,  COMITATO NO TRIVELLAZIONE A RIPATRANSONE (AP), COORDINAMENTO COMITATI AMBIENTALISTI LOMBARDIA, MEDICINA DEMOCRATICA ONLUS – MILANO, MOVIMENTO NAZIONALE STOP AL CONSUMO DI SUOLO, ASSOCIAZIONE BED AND BREAKFAST “PARCO MAIELLA COSTA TRABOCCHI”- ORTONE (CH),  RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO – COLLEFERRO (RM),  FONDAZIONE LORENZO MILANI ONLUS – TERMOLI (CB), COMITATO NO ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA – PICCIANO (PE), ORGANIZZAZIONE LUCANA AMBIENTALISTA, COMITATO ACQUA E BENE COMUNE – FAENZA E COMPRENSORIO, ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO CIRCOLO CULTURALE CIBO E CULTURA – MILANO, COORDINAMENTO NO TRIV NAZIONALE,  ESPELEOCLUB RESALTES,  MEETUP ANCONA, MOVIMENTO NAZIONALE STOP AL CONSUMO DI SUOLO

 

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