Falchi pellegrini di casa nel Lodigiano
2 coppie si sono riprodotte con successo
su strutture di centrali elettriche

Annata straordinaria per i falchi pellegrini nidificanti in provincia di Lodi, in località non distanti dal Parco Agricolo Sud Milano. Entrambe le coppie presenti in questo territorio si sono riprodotte con successo nel mese di maggio, nei siti monitorati da anni dal Gruppo Ricerche Ornitologiche Lodigiano (GROL).
La prima coppia è quella presente sulla centrale elettrica Sorgenia di Turano/Bertonico. Nella cassetta nido in legno, costruita e posizionata dai soci del Grol a 85 metri d’altezza in una finestra della struttura che contiene i due camini, sono nati 2 pulli dalla femmina della coppia già osservata dal 2012. L’ultima riproduzione, portata a termine con successo risaliva al 2016.
La seconda coppia, presente sulla centrale di Montanaso/Tavazzano, è formata probabilmente da nuovi falchi, in quanto il sito di nidificazione era stato disertato dai rapaci per alcuni anni (l’ultima riproduzione risaliva al 2014). A Tavazzano il nido, una semplice struttura di mattoni riempiti di argilla espansa, installato nel 2013 sul camino in disuso della centrale termoelettrica a 250 metri di altezza, è servito alla nuova coppia per portare a termine la cova che ha visto la nascita di 2 pulli (vedi foto).
La notizia della nascita dei quattro falchi è stata resa pubblica solo ora, in quanto ormai i giovani rapaci si sono involati con successo.

Vita da pellegrini, vita non facile

Pur essendo una specie abbastanza diffusa in tutta Europa, ha conosciuto un drammatico declino sin dagli anni ’50, principalmente a causa dell’inquinamento. Spettacolare è la sua tecnica di caccia, costituita da picchiate diagonali di centinaia di metri effettuate ad ali chiuse. In tale maniera si nutre di uccelli di taglia media, che cattura in volo.
Nidifica soprattutto in scogliere e pareti rocciose, e la sua presenza in Pianura Padana è rara, anche se da qualche anno c’è una coppia che nidifica sul grattacielo Pirellone di Milano, che viene monitorata da telecamere.
“L’auspicio è –commenta Ivano Adami, presidente del GROL- che anche in questo caso possano essere collocate due webcam nei pressi dei nidi in modo da poter consentire a tutti gli appassionati di osservare la nidificazione, senza arrecare alcun disturbo agli uccelli”.

Nidificazioni di falchi pellegrini
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