Rapporto Eea European environment agency
smog: Italia maglia nera in Europa
e prima per morti da biossido azoto
11 dicembre 2019. Secondo l’Air quality in Europe — 2019 report pubblicato dall’European environment agency (Eea), «L’aria dell’Europa sta diventando sempre più pulita ma l’inquinamento persistente, specialmente nelle città, danneggia ancora la salute delle persone e l’economia». La nuova analisi dell’eea dimostra che «nel 2016, l’esposizione all’inquinamento atmosferico ha causato circa 400.000 morti premature nell’Unione europea».
Presentando il rapporto, il direttore esecutivo dell’Eea, Hans Bruyninckx, ha detto che «L’Europa ha ora un’opportunità unica per stabilire un’agenda ambiziosa che affronti le cause sistemiche delle pressioni ambientali e dell’inquinamento atmosferico. Stiamo facendo progressi, ma è tempo di accelerare i cambiamenti nei nostri sistemi energetici, alimentari e della mobilità per metterci sulla traiettoria della sostenibilità e di un ambiente sano».
Il rapporto evidenzia che “La scarsa qualità dell’aria continua a danneggiare la salute degli europei, specialmente nelle aree urbane, con il particolato (PM), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono a livello del suolo (O3) che causano il danno maggiore”. Da solo, il particolato fine (PM2,5) “ha causato circa 412.000 morti premature in 41 paesi europei nel 2016. Circa 374.000 di questi decessi si sono verificati nell’Unione europea (Ue). L’italia è il primo in Europa per morti premature da biossido di azoto (NO2) con circa 14.600 vittime all’anno e ha il numero più alto di decessi per ozono (3.000) e il secondo per il particolato fine PM2,5 (58.600). (altro…)