Distretti rurali in evoluzione

 

Distretti rurali,
nuovi strumenti e nuovi stili
per far vivere l’agricoltura

Calano vistosamente i consumi alimentari ed è anche per questa ragione che il settore agricolo sta mutando letteralmente pelle. Se sino ad ora l’agricoltore operava individualmente, convinto che “chi fa per sé fa per tre”, da qualche anno nei nostri territori si assiste alla creazione di distretti rurali o agricoli che, con il loro approccio consortile e solidale, rappresentano un nuovo fenomeno in forte ascesa.
Il convegno Prospettive per l’agricoltura del nostro territorio: generazioni a confronto, tenutosi il 7 marzo ad Albairate ed organizzato da Acli Terra, ha fornito testimonianze di prima mano a una vasta platea, costituita in gran parte da agricoltori del Parco Sud e di quello del Ticino.

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Appello agricoltura Europa

 

Europa, firma anche tu
per un’agricoltura sostenibile

Questo mese, i membri del Parlamento europeo dovranno prendere decisioni fondamentali per il futuro degli agricoltori e della natura. Inviando una e-mail migliaia di persone stanno chiedendo ai politici di smettere di sprecare i loro soldi per una politica agricola che favorisce l’inquinamento dell’ambiente,  per sostenere invece gli agricoltori che stanno attuando buone pratiche per la tutela della natura e la vitalità delle comunità rurali.

Puoi firmare una petizione rivolta ai parlamentari europei a questo link http://it.farmingfornature.eu

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Sondaggio stadio Inter a San Donato


Vuoi lo stadio dell’Inter
a ridosso di Chiaravalle?

Il quotidiano Il Cittadino propone un sondaggio in merito alla scelta di San Donato per costruire lo stadio dell’Inter. Noi, consci di essere in minoranza, abbiamo comunque espresso la nostra opinione in un precedente articolo: pur se amanti dello sport, del calcio e non solo di quello dell’Inter, riteniamo quanto meno stridente posizionare un mega stadio con centro commerciale, palestre, servizi e quant’altro a ridosso dell’antica abbazia di Chiaravalle e all’interno della Valle dei Monaci, un’area che è invece da valorizzare per la sua testimonianza storica e per la cultura contadina. Senza trascurare il fatto che San Donato ha già un pressante problema di traffico. Basti sapere che ogni giorno entrano nella cittadina ben 22mila pendolari. A cui si aggiungerebbero quelli che vanno al centro commerciale e a fare sport. Vi invitiamo a esprimere la vostra opinione.

http://www.ilcittadino.it/p/opinioni/sondaggi/2013/03/07/ABnvpiFC-stadio_debba_ospitare_donato.html

Cascina Linterno è da salvare

 

Cascina Linterno,
arrivano i grandi dell’arte
per salvarla dal degrado

“La memoria che la Lombardia ha del proprio passato è una delle più fiacche dell’Occidente. Una battaglia ben fatta per cascina Linterno è un punto di partenza per espiare la figuraccia di Expo”. È questa l’opinione del critico d’arte Philippe Daverio, che lancia la sua idea: “Serve la volontà di creare un comitato, che al Comune di Milano proponga di salvare alcune cascine, scegliendo quelle di maggiore nobiltà storica”. E Cascina Linterno, tra le realtà storiche di maggior pregio del Parco Agricolo Sud Milano, vi rientra a pieno titolo. Secondo la tradizione storica, infatti, è considerata la casa del poeta Francesco Petrarca nei suoi anni milanesi (1353-61), ed è stata dichiarata monumento di interesse nazionale nel 1999.

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Stadio a San Donato

 

L’Inter vuole il suo stadio
“preghiamo” che non sia
a San Donato Milanese

L’Inter vuole uno stadio tutto suo. Sul dove le ipotesi non mancano: dopo mesi e mesi di indiscrezioni, rimangono sul tavolo tre localizzazioni: Assago, Rho e San Donato Milanese.
Non entriamo nel merito della necessità che ogni squadra di calcio debba avere il proprio stadio, considerato che San Siro è sufficientemente capiente per ospitare due squadre del calibro di Milan e Inter, oltre a eventi di ogni genere.

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Cartellonistica e tutele Ente Parco

 

 

L’ente Parco tutela il paesaggio?
Non lo fa nemmeno
per i cartelloni pubblicitari

Certo, tra le tante nefandezze che quotidianamente accadono nel Parco Sud, quella della cartellonistica pubblicitaria lungo le sue strade, comunque vietata dalla legge, è “piccola cosa”, pur se deturpa, e non poco, il paesaggio. Ma è scoppiato un caso: la Procura di Milano, a seguito di varie denunce, ha avviato da tempo un’inchiesta per fare chiarezza su presunti abusi (irregolarità nella rimozione dei cartelli non in regola, differenti trattamenti a seconda degli impresari pubblicitari nel rilascio delle autorizzazioni e nelle sanzioni, canoni non pagati e anche sospetti di mazzette) nelle strade extraurbane. E la Provincia di Milano ha addirittura deciso di istituire una commissione d’inchiesta interna.
In tutto questo, leggiamo con disappunto una dichiarazione di Pasquale Cioffi, direttore dell’Ente Parco Agricolo Sud Milano, rilasciata al Corriere della Sera del 28 febbraio.

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