Trezzano s/Naviglio vuole 350mila mq del Parco Sud

 

L’esosa Trezzano s/Naviglio
vuole 350mila mq del Parco
ma la Provincia non approva

Spesso è uno sconforto esaminare i Piani di Governo del Territorio dei Comuni, ma con Trezzano si scende alla “depressione acuta”. Raramente si è visto un Comune pianificare il proprio sviluppo urbanistico con tale spregio delle norme basilari del Parco Sud, come la tutela dell’agricoltura, proponendosi di arraffare ben 350mila mq di aree protette, oltre a sfregiarle con la viabilità, vale a dire, la solita devastante strada Parco, proposta da numerosi Comuni nei loro PGT.
Al punto che l’Ente Parco e la Provincia di Milano, pur connotati dalla medesima maggioranza politica  che regge Trezzano (Pdl-Lega), bocciano le pesanti intromissioni nei territori del Parco.

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Abbazia Mirasole, tornano i monaci

 

Nell’abbazia di Mirasole
tornano i monaci

Attualmente vi è un’unica inquilina: la custode. Ma entro Natale, nell’antica abbazia di Mirasole di Opera (nella foto), a cinquecento anni di distanza dalla partenza dei frati Umiliati, ultimi inquilini religiosi, arriveranno 14 monaci dell’ordine dei Premostratensi, che faranno rifiorire questo luogo di culto. È quanto concordato dalla Fondazione Policlinico, proprietaria del complesso monastico, che ha affidato lo storico complesso di Mirasole in comodato gratuito per 99 anni a questo ordine: il contratto prevede che siano i monaci a occuparsi della manutenzione dell’edificio e a sostenerne le spese, ridando in questo modo vita al luogo di culto.
I monaci, dopo i lavori di ristrutturazione, ne faranno la loro casa. Tra i loro compiti, oltre a quello di aprire quotidianamente il complesso come luogo di accoglienza spirituale, vi sarà anche quello di farne una meta turistica e culturale.

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Lacchiarella, fotocronaca morte cascina Adelina

 

Di giorno in giorno si cancella

il patrimonio del Parco Sud

 
Dal 1999 al 2010, Lacchiarella ha “seminato” cemento su oltre 1,3 milione di metri quadrati di aree verdi e agricole. Per bloccare un ulteriore tentativo di speculazione di 45 mila metri quadrati, su suolo agricolo, per far spazio a ben 17 palazzine, Legambiente, insieme ad un comitato locale, aveva presentato un ricorso al TAR della Lombardia. Il pesante intervento urbanistico, a pochi metri dal Parco Agricolo Sud Milano, in una zona di interesse naturale in ambito rurale, è l’ennesimo sfregio al polmone di verde di Milano e provincia. Nel merito del ricorso dell’associazione ambientalista, si denunciava la mancanza di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), l’inadempimento delle prescrizioni imposte dalla Provincia per il contenimento del consumo di suolo, l’alterazione dell’alveo di due corsi d’acqua minori, nonché l’assenza della valutazione sul paesaggio da parte della Soprintendenza e l’illegittimità dello strumento urbanistico adottato.
Il ricorso è stato bocciato dal TAR, ma Legambiente ha presentato un immediato ricorso al Consiglio di Stato. Attendiamo gli esiti.

Agricoltura vince cemento


Inversione dei ruoli!
Ora l’agricoltura
mangia il cemento

Comuni che modificano i Piani regolatori per trasformare aree destinate a industria e residenza in zone esclusivamente agricole: questa è la notizia. Ma arriviamoci con alcuni passaggi logici.

La crisi edilizia, sfociata nella giornata della collera, ha messo sul tavolo dati impressionanti, non solo economicamente, ma anche in termini di perdita di posti di lavoro, calcolati, includendo l’indotto, intorno a 550mila disoccupati. Ovviamente non si può che essere solidali con i lavoratori oggi senza impiego, ma non si può neppure ignorare che il settore è in crisi anche a causa dell’eccesso di offerta di abitazioni e di capannoni.

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Nemici Parco Sud A. Calaminici

 

I nemici del Parco
non muoiono mai

Riceviamo da Arturo Calaminici, portavoce del Coordinamento Associazioni Parchi Lombardi e consigliere PD in Provincia, questa analisi sui nemici del Parco agricolo Sud Milano. Un documento che merita attenzione, ma soprattutto invita all’azione di difesa di questo nostro territorio, sempre più attaccato da “nemici che non muoiono mai”. Aggiungiamo che se il Parco oggi esiste non lo si deve alle istituzioni, che al Parco sottraggono molto più di quello che mettono, ma lo si deve a quei cittadini e quelle realtà culturali, imprenditoriali e associative che credono e puntano sulla qualificazione dell’agricoltura e dell’ambiente, sul mantenimento del paesaggio agricolo e sulla valorizzazione del patrimonio storico e culturale di questi territori. Se oggi il Parco vive, lo si deve a queste persone che resistono in una lotta per certi versi assurda e ridicola, poiché semplicemente chiedono che vengano rispettati i principi ispiratori del Parco, che dovrebbero essere i fondamenti dell’azione amministrativa di chi lo governa, nei comuni come nella provincia.
L’Associazione per il Parco sud crede si possano affrontare in maniera unitaria i rischi che incombono su questo territorio, non solo perché insieme è più facile, ma anche perché lavorare insieme è necessario per mantenere unito e vivo il Parco.

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D’Avolio e urbanistica

 

L’urbanistica secondo D’Avolio,
sindaco di Rozzano e ora candidato

La faccia tosta di certi politici non finisce mai di stupire. Massimo D’Avolio, da otto anni sindaco di Rozzano e presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Parco Agricolo Sud Milano (dove si sono prese negli ultimi anni decisioni devastanti per il Parco), si candida alle regionali. Nulla di strano: da amministratore di un importante comune avrà acquisito certamente dei meriti e delle sensibilità, che in effetti elenca sul suo sito.
Se si fosse limitato ai primi 5 temi (lavoro, istruzione, casa, sicurezza e sanità) non staremmo qui a parlarne, ma al sesto posto appare un argomento che proprio non ci aspettavamo: l’urbanistica.

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