Corsico vuole inserire
15 ettari nel Parco Sud
Raramente succede che un Comune si privi di una fetta di territorio, potenziale fonte di reddito tramite gli oneri di urbanizzazione, per “donarlo” a un Parco, in questo caso a quello Agricolo Sud Milano.
Corsico ha preso questa decisione, anche se, soffermandosi sul suo livello di urbanizzazione, si potrebbe affermare che si tratta quasi di un atto dovuto. Infatti, il territorio di questo Comune è già ricoperto da edifici e strade per l’86,7% è (dati Istituto Nazionale Urbanistica, Legambiente Politecnico di Milano).
Sicché, anche il PGT a consumo di suolo zero di Corsico – un piano che non concede più costruzioni su terreno vergine, né permette di fare varianti per rendere un terreno agricolo edificabile – assume un rilievo ben diverso rispetto alla medesima scelta fatta da Pregnana Milanese (Comune del Parco Sud), che si pone a un livello di urbanizzazione pari al 54%.

Approvazione di parcheggi, pareri sui Pgt, sulle varianti urbanistiche, sulla compatibilità ambientale (!!?), ampliamenti di strade. Ma quando il Consiglio direttivo dell’Ente Parco metterà all’ordine del giorno la valorizzazione del Parco, dell’agricoltura, della fruibilità?
Chi lo dice che chi si dichiara amico della terra non possa anche essere un amante del cemento, anche quello inutile, devastante, che va a sotterrare suolo fertile, ricco di vegetazione, di boschi, di bellezza paesistica? Eppure, i rappresentanti lombardi degli Amici della Terra, associazione di stampo ambientalista (in effetti, Friends of the Earth International a livello mondiale è molto apprezzata ed effettivamente sviluppa attività encomiabili), sembrano essere più amici del cemento: al quotidiano Il Giorno, recentemente ha rilasciato dichiarazioni quantomeno sconcertanti in merito al Pgt di Basiglio, dove l’associazione Parco Sud, unitamente al Comitato per cittadino per la tutela del territorio di Basiglio, si sta impegnando per scongiurarne la realizzazione di 300mila mc di nuovo cemento ed è anche ricorsa alla promozione di un referendum per consentire alla cittadinanza di scegliere tra verde e cemento.
Strappati per sempre alle bellezze del paesaggio, caduti nella polvere e triturati dalle assordanti seghe elettriche, centinaia di secolari tigli e pioppi cipressini sono spariti nella furia di una mattanza vegetale. Una strage, quella avvenuta nell’area del Parco del Trenzanesio, voluta da Regione, Provincia, Comuni. È ormai noto il perché: allargamento delle carreggiate per accorciare i tempi di percorso da Milano alla Bre.be.mi e alla Tem, autostrade che arricchiranno i soliti pochi e impoveriranno, insieme alle nostra risorse economiche, il nostro territorio.
Il 5 luglio si è consumato l’ultimo atto che ha decretato la condanna definitiva alla cementificazione dei 100mila mq nel Parco Agricolo Sud Milano “regalata” alla Sogemar per il suo ampliamento a Vignate.