Continua il boom del bio, che incassa 5,6 milioni.
Aumentano del 6,3% i campi coltivati:
la Lombardia, al primo posto, sale del 21,4%
11 settembre 2018. Crescono le superfici coltivate, aumentano i consumi, si differenzia l’offerta: da mercato di nicchia a mercato di massa, è questa la rivoluzione degli ultimi 30 anni per il mondo del biologico e del naturale.
Con 1,9 milioni di ettari di terreni a coltura bio (+6,3% sul 2016, il 15,4% sul totale): in termini assoluti, nell’ultimo anno, sono stati coltivati con metodo biologico oltre 110 mila ettari in più. Ottimi i dati in arrivo dalla Sicilia (427.294 ettari), dalla Puglia (252.341 ettari) e dalla Calabria (202.119 ettari), che insieme detengono il 46% delle superfici coltivate a biologico.
L’Emilia-Romagna si posiziona tra le prime cinque Regioni con 134.509 ettari totali, mentre la Lombardia è la Regione che cresce di più (+21,4%): dati che indicano come la produzione vegetale biologica interessi sempre di più l’intero territorio nazionale.
A fine 2017 il biologico è arrivato a interessare il 15,4% della superficie agricola italiana, in crescita di un punto percentuale rispetto al 2016. Le aziende inserite nel sistema di certificazione per l’agricoltura biologica sono quasi 76.000, con un incremento del 5,2%.
Purtroppo, i fondi pubblici messi in campo dall’unione europea a favore dell’agricoltura va quasi al 100% a chi produce ricorrendo ai pesticidi: 97.7%. Al biologico le briciole: dei 41,5 miliardi destinati all’Italia, all’agricoltura biologica vanno solo 963 milioni. Non sarà che forse gli “illuminati al potere” abbiano un debole per le multinazionali dei pesticidi? Eppure molti studi scientifici hanno dimostrato la loro dannosità per la salute e per l’ambiente…