l.r. 130/22: gli effetti sul Parco Sud

Parco Sud: siamo a una svolta.
Ma dietro la curva c’è il baratro?

Lo scorso 1° dicembre il Consiglio regionale ha approvato una legge che modifica profondamente l’assetto istituzionale del Parco Agricolo Sud Milano.
Nonostante 44 sindaci del Parco e gran parte dell’associazionismo lombardo abbiano espresso la loro contrarietà arrivando a manifestare due volte sotto il pirellone, nonostante l’ostruzionismo dai banchi dell’opposizione in aula consiliare, la maggioranza politica al governo della Lombardia ha voluto cocciutamente varare una legge sbagliata.
A trentadue anni dalla sua istituzione, il Parco non sarà più gestito da Città Metropolitana (C.M.) ma da un nuovo ente di diritto pubblico totalmente autonomo, giuridicamente e finanziariamente.
E questo rappresenta un problema? (altro…)

Approvata nuova governance del Parco Sud

I presìdi di sindaci, cittadini e associazioni funzionano
la legge di governo del Parco Sud passa
ma lo scippo della Regione si ridimensiona

2 dicembre 2022. Due presìdi sotto il Pirellone, migliaia di firme di cittadini, lettere di 44 sindaci del Parco Sud (sui 60 totali), documenti sottoscritti da 50 associazioni di tutti i tipi (dalle ambientaliste alla Camera del Lavoro), una minoranza in Consiglio regionale pronta all’ostruzionismo totale( 322 gli emendamenti depositati e oltre 900 ordini del giorno): tutto questo e altro è servito a ridimensionare gli effetti negativi del progetto di legge discusso e approvato ieri in Regione.
Nella sostanza, le pressioni hanno costretto la maggioranza di centro-destra a cedere su un punto dirimente: con il testo approvato la nomina del direttore del Parco viene effettuata dal presidente dell’Ente, e non -come scritto in precedenza- dalla Giunta regionale. In cambio, nel nuovo testo aumenta il peso della Regione nella gestione del Parco, nominando ben tre, (invece di 1, come negli altri parchi) degli 11 consiglieri del consiglio di gestione. Hanno votato a favore i partiti della maggioranza: Forza Italia, Lega Lombarda Salvini, Fratelli d’Italia, Lombardia ideale Fontana presidente. Contraria la minoranza: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Azione-Italia Viva-FGC, Parte del gruppo misto.
“La Regione, con questa nuova legge, mantiene il tentativo di occupare il Parco Sud -commenta Renato Aquilani dell’Associazione Parco Sud Milano- sindaci, amministratori, associazioni devono mantenere l’unità di azione raggiunta in questi giorni e rintuzzare qualunque tentativo regionale di riproporre uno sviluppo insostenibile, basato su autostrade e centri logistici”.

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22.11.2022: Grande manifestazione sotto il Pirellone

La pioggia non ferma la protesta sotto il Pirellone

Sindaci e Associazioni: Giù le mani della Regione

il Parco Sud deve rimanere vicino ai cittadini

22 novembre 2022. Questa mattina un folta rappresentanza di cittadini, associazioni e sindaci hanno manifestato all’entrata del grattacielo Pirelli la loro ferma contrarietà al progetto di legge del centro-destra regionale per la presa di possesso del Parco Agricolo Sud Milano, finora governato da Città Metropolitana e dai sindaci dei 60 Comuni dell’area protetta.
Fasce tricolori e bandiere, striscioni e cartelli erano la colorata rappresentazione della protesta. Tanti anche gli interventi degli Amministratori locali, che non accettano lo “scippo” dell’area protetta, che in 32 anni ha fatto da barriera alle spinte speculative e allo smodato consumo di suolo verde e agricolo.
Le associazioni hanno ribadito la volontà di non permettere lo svilimento di un territorio ricco di agricoltura, natura e retaggi storici. Sono intervenuti anche i rappresentanti delle forze politiche regionali di opposizione -Pd e Movimento 5Stelle- decise a dare battaglia in aula per il rinvio dell’approvazione e
per avviare un confronto per arrivare a una nuova forma condivisa di governo del Parco.
Ci si è lasciati pronti a ritornare a protestare quando il progetto
di legge entrerà in aula consiliare il primo dicembre.
Non demordiamo.

Mani della Regione Lombardia sul Parco Sud

Centro-destra vota compatto in commissione regionale
la proposta di legge-scippo
ma sindaci e cittadini non ci stanno

6 novembre 2022. Terminati in un binario morto i tentativi di mediazione per arrivare a un accordo su una
legge condivisa di riorganizzazione del Parco Agricolo Sud Milano, la maggioranza di centrodestra tira dritto
in commissione regionale e approva un testo che darà alla Regione uno strapotere mai visto. Tanto per
focalizzarci sui soli punti più eclatanti: alla giunta regionale spetterà la nomina del Direttore del Parco (in
tutti gli altri parchi regionali la nomina è competenza del Presidente del Parco) e nel consiglio di gestione saranno
inseriti due consiglieri nominati dalla Regione (negli altri Parchi vi è un unico rappresentante).
Questa riorganizzazione produrrà risultati potenzialmente devastanti. “Un direttore così nominato
prenderà le direttive dal Presidente del Parco o dal Governatore della Lombardia? -si chiede Renato
Aquilani, rappresentante delle associazioni ambientaliste nell’Ente Parco- Non è una domanda da poco,
vista la logica di sviluppo che la Regione persegue, basata sulla distruzione di territori agricoli per far posto
ad autostrade e poli logistici”.

Il territorio non ci sta
Determinante sarà il voto definitivo in aula del Consiglio regionale. La consigliera Elisabetta Strada, della
lista d’opposizione Civici Europeisti, ha ottenuto che la discussione del progetto di legge non avrà tempi
limitati. Tutti i gruppi d’opposizione avranno la possibilità di presentare emendamenti migliorativi.
E’ la speranza di tanti sindaci e cittadini del Parco Sud, che vogliono far sentire le loro voci, con comunicati,
prese di posizioni e, perché no, con un presidio sotto il Pirellone, in concomitanza con la discussione in aula.
Intanto si è fatto sentire il comitato promotore di una petizione che, contro il progetto di legge, ha raccolto
questa estate quasi 4mila firme. Nel documento, intitolato significativamente GIU’ LE MANI DAL
PARCO AGRICOLO SUD MILANO, si legge “Siamo di fronte a un’ingerenza regionale nella gestione ordinaria
del Parco, che non trova riscontro in nessun altro parco regionale…. e che respinge le richieste delle migliaia
di cittadini che hanno firmato questa ed altre petizioni, dei 43 sindaci (il 70%) dei comuni interessati e della
totalità dei municipi di Milano inclusi nel Parco”.
Seguiremo passo passo le prese di posizione, gli aggiornamenti e i preparativi del presidio.
Occhio al nostro sito per ogni aggiornamento. Non arrendiamoci!

Per chi volesse firmare la petizione, ecco il link