Mercato terra luglio

A luglio, il Mercato della Terra
cambia orario e si fa serale
per invitarvi a una spesa più fresca

28 giugno 2018. Il Mercato della Terra di Milano a filiera corta si svolge nel piazzale di Fabbrica del Vapore ogni primo e terzo sabato del mese e realizzato nell’ambito delle azioni previste dalla Food Policy del Comune di Milano, con Slow Food e Parco Agricolo Sud Milano, uniti per valorizzare l’agricoltura sostenibile.
I consumatori trovano bevande e cibi sani, sicuri e con un’origine chiara, avendo la possibilità di conoscere i produttori e chiedere loro informazioni sui prodotti acquistati.
È anche un mercato dedicato alle giovani generazioni per far conoscere i criteri di sostenibilità ambientale, l’importanza della biodiversità e gli stili alimentari più corretti, e promuovere il patrimonio agroalimentare del territorio.
Il Mercato della Terra di Milano è inoltre luogo per laboratori didattici dove poter condividere la cultura del cibo sano attraverso concreti esempi di come, con scelte mirate, si può diminuire l’impatto sull’ambiente e favorire la conservazione delle risorse naturali e del territorio.
Orario:
dalle ore 09.00 alle ore 14.00 (tranne mese di luglio ore 17.30-22.30 lunedì). Ingresso libero.

Piazza d’Armi è un bene comune e il nuovo PGT di Milano deve tenere conto che il verde ha più valore del cemento

Piazza d’Armi è un bene comune
e il nuovo PGT di Milano deve tenere conto
che il verde ha più valore del cemento

26 giugno 2018. La conferenza stampa organizzata ieri a Milano dalle Giardiniere, tra i gruppi più attivi nella tutela dei 330.000 mq di verde di Piazza d’Armi, ha offerto spunti di riflessione e di focalizzazione delle azioni di pressione sul Comune e sulle scelte urbanistiche che, in occasione della revisione del Piano di Governo del Territorio, si appresta a fare.
Due i peccati di origine di questa area: il primo è stato la scelta del Governo nazionale di cedere due anni fa queste aree demaniali alla società immobiliare pubblica INVIMIT SGR Spa al fine della loro valorizzazione, vale a dire la messa in vendita sul mercato immobiliare con gli standard edificatori previsti del PGT milanese. Il secondo è stata la scelta del Piano di Governo del Territorio (PGT) –stilato dall’ex sindaca Moratti e revisionato in corso d’opera da Pisapia- che ha identificato quest’area come ATU (Ambito di Trasformazione Urbana), con la possibilità di costruire 290.000 mq di superficie lorda di pavimento, cioè circa 4000 alloggi di medie dimensioni (pari a circa 10mila abitanti). Certo, le casse dello Stato sono dissestate, ma per le associazioni e comitati che difendono Piazza d’Armi il valore che questo ecosistema porta alla città è ben superiore a quanto può portare la scelta irreversibile di costruirci su. “Così si distrugge valore, non lo si aumenta”…

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Solidarietà a Antonella Violi, sindaca di Lacchiarella destinataria di una lettera minatoria in stile mafioso Possibile piste: slot machine e speculazione urbanistica

Solidarietà a Violi, sindaca di Lacchiarella
destinataria di una lettera di minacce mafiose
Le piste: slot machine e speculazione urbanistica

23 giugno 2018. Minacce, insulti e intimidazioni: è questo il contenuto di una lettera minatoria, recapitata in questi giorni ad Antonella Violi, sindaca di Lacchiarella. Che nei primi giorni del suo mandato era stata esplicita: “Ci impegneremo nella lotta antimafia con tutte le nostre forze”.
E in questi quattro anni non è stata certo con le mani in mano, nel suo e nei comuni limitrofi. Ultima iniziativa dieci giorni fa, quando Lacchiarella aveva ospitato, secondo Comune dopo Roma, una tappa di “Avviso Pubblico”, l’associazione nata nel 1996 per riunire gli amministratori impegnati a promuovere la cultura della legalità.
Secondo le voci che circolano in paese, due le possibili ragioni dietro la minacciosa missiva. Il comune, seguendo altre amministrazioni del sud Milano, intenderebbe emettere un’ordinanza che limita gli orari di utilizzo delle slot machine, macchine mangiasoldi e rovinafamiglie onnipresenti nei bar di tanti e troppi comuni.
Ma non si può escludere che il movente sia da ricercare nelle importanti scelte territoriali che il comune si appresta a effettuare, con l’avvio delle procedure di rinnovo del Piano di Governo Territoriale (PGT) che, come già scritto (clicca qui), sta riaccendendo i riflettori della speculazione edilizia.
Alla sindaca Violi la più convinta solidarietà nostra e di tutti i cittadini che pongono la legalità al primo posto.

i Punti Parco (3)

Familiarizzare con il turismo rurale
con l’apporto dei 27 Punti Parco
sparsi per la città e per la campagna

 

23 giugno 2018. Come conoscere, fruire e apprezzare il Parco Agricolo Sud Milano?

A piedi oppure in bicicletta, il Parco offre una buona rete di percorsi e stradine secondarie non troppo trafficate, tenendo conto che le aree naturalistiche hanno regole d’accesso dovute alla salvaguardia e tutela ambientale: la fruizione di queste aree può avvenire tramite visite guidate, attività didattiche e laboratori per scolaresche e gruppi. Vi sono poi un numero rilevante di bellezze ricche di storia -castelli, abbazie, cascine, musei ecc- che costituiscono un vero patrimonio architettonico del Parco.

Da questo mese, con l’ingresso de La Cavetta du Cusago”, Cascina Linterno e Cascina Merlata a Milano, i Punti Parco sono saliti a 27: vi possono aiutare a scoprire tutte le bellezze di questo particolare territorio tutto da scoprire e amare… ecco gli indirizzi

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Le promesse mancate del Bilancio Partecipativo il restauro del tetto della chiesetta di Campazzo “dimenticato” dal Comune di Milano

Le promesse mancate del Bilancio Partecipativo
il restauro del tetto della chiesetta di Campazzo
“dimenticato” dal Comune di Milano

21 giugno 2018. La lettera inviata oggi dalla nostra associazione e dal Comitato per il Parco Ticinello all’assessore di Milano alla Partecipazione Lorenzo Lipparini esprime una giusta indignazione: tre anni di totale silenzio e neanche una tegola mossa sul tetto della piccola chiesetta di Cascina Campazzo (foto Archivio Comitato Ticinello) sono decisamente troppi.

Eppure il primo Bilancio Partecipativo di Milano, varato il 30 giugno 2015, era stato un gran successo. Stanziati 9 milioni di euro, le Zone di Milano (oggi Municipi) avevano raccolto molti bei progetti dal basso. Tra tutti, si era imposto il Progetto 26 di Zona 5, votato da una valanga di cittadini: ben 3277 voti avevano premiato la proposta, che aveva come punto qualificante la riqualificazione di un edificio amato dal quartiere e non solo. Un plebiscito a cui non è stato dato alcun seguito.

“Conto, Partecipo, Scelgo”: questo lo slogan del primo Bilancio partecipativo. I cittadini hanno fatto la loro, il Comune no.
Il restauro avrebbe dovuto essere inserito nel piano delle opere pubbliche da sviluppare già dal 2016 ed essere concluso entro il 2017: ad oggi non è successo nulla.
Nel sito del comune…

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La Svizzera chiude le centrali nucleari ma Terna va avanti sul progetto Interconnector con costi per i cittadini e degrado del territorio

La Svizzera chiude le centrali nucleari
ma Terna va avanti sul progetto Interconnector
con costi per i cittadini e degrado del territorio

19 giugno 2018. Progetto vecchio di 30 anni, tecnologie obsolete ancora legate al nucleare, in dismissione in Svizzera (a un referendum del 2017 con quesito “chiudere o meno le centrali nucleari” i cittadini svizzeri hanno risposto a larga maggioranza che vanno chiuse): eppure il progetto di Terna vuole aumentare l’importazione di energia elettrica che scaturisce da centrali nucleari svizzere, con conseguente degrado del paesaggio, con consumo di suolo agricolo e con costi che ricadono sulla collettività! È la sintesi del progetto di Terna denominato Realizzazione Rete ad Alta Tensione Interconnnector Valformazza-Italia Svizzera. Sul versante italiano, l’opera interessa la Valle Formazza e la Valle Antigorio. Poi ci sono tutti i Comuni del lato piemontese del Lago Maggiore da Baveno fino ad Arona, il novarese fino al Parco del Ticino e infine il Parco Agricolo Sud Milano, in particolare la pianura lombarda dei fontanili e la fertile campagna attorno alla città di Milano. Non si può nemmeno dimenticare che l’opera compromette anche una fetta alpina importante della Svizzera, lungo il bacino superiore del Rodano. 

Relativamente al Parco Sud (nella foto: l’area dove Terna vuole costruire la centrale elettrica, con capannoni alti 15 metri)…

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