Considerazioni per il nuovo anno e Auguri

Cari Amici del Parco Sud,


ci lasciamo alle spalle un anno di rivolgimenti e per il prossimo non mancano le sfide.
L’aspetto più importante riguarda la legge regionale, approvata pochi giorni fa, che modifica profondamente il governo del Parco Agricolo Sud Milano. Le proteste di sindaci e associazioni hanno permesso di stralciare il punto peggiore: la nomina del Direttore da parte della Giunta Regionale (e non dal Presidente come in tutti gli altri Parchi). Ma il Consiglio direttivo del Parco sarà comunque sbilanciato, con la presenza di ben tre membri nominati dalla Regione. Ente che da decenni si contraddistingue per una strategia di sviluppo dissennata, che prima ha colpito la zona est del Parco con l’autostrada TEEM (Tangenziale Est Esterna di Milano) e oggi si spende per realizzare superstrade a ovest (la Vigevano-Malpensa) e a sud (una nuova autostrada al posto della provinciale Binasco-Melegnano). Ed è la stessa Regione che da ben due anni trattiene ferma nei propri uffici la proposta di perimetrazione del Parco Naturale del Parco Sud, regalando ai suoi amici cacciatori la possibilità sparare anche nelle aree del parco più ricche di biodiversità.
Per fortuna, il Parco Sud è sempre più vissuto, apprezzato. (altro…)

l.r. 130/22: gli effetti sul Parco Sud

Parco Sud: siamo a una svolta.
Ma dietro la curva c’è il baratro?

Lo scorso 1° dicembre il Consiglio regionale ha approvato una legge che modifica profondamente l’assetto istituzionale del Parco Agricolo Sud Milano.
Nonostante 44 sindaci del Parco e gran parte dell’associazionismo lombardo abbiano espresso la loro contrarietà arrivando a manifestare due volte sotto il pirellone, nonostante l’ostruzionismo dai banchi dell’opposizione in aula consiliare, la maggioranza politica al governo della Lombardia ha voluto cocciutamente varare una legge sbagliata.
A trentadue anni dalla sua istituzione, il Parco non sarà più gestito da Città Metropolitana (C.M.) ma da un nuovo ente di diritto pubblico totalmente autonomo, giuridicamente e finanziariamente.
E questo rappresenta un problema? (altro…)

Approvata nuova governance del Parco Sud

I presìdi di sindaci, cittadini e associazioni funzionano
la legge di governo del Parco Sud passa
ma lo scippo della Regione si ridimensiona

2 dicembre 2022. Due presìdi sotto il Pirellone, migliaia di firme di cittadini, lettere di 44 sindaci del Parco Sud (sui 60 totali), documenti sottoscritti da 50 associazioni di tutti i tipi (dalle ambientaliste alla Camera del Lavoro), una minoranza in Consiglio regionale pronta all’ostruzionismo totale( 322 gli emendamenti depositati e oltre 900 ordini del giorno): tutto questo e altro è servito a ridimensionare gli effetti negativi del progetto di legge discusso e approvato ieri in Regione.
Nella sostanza, le pressioni hanno costretto la maggioranza di centro-destra a cedere su un punto dirimente: con il testo approvato la nomina del direttore del Parco viene effettuata dal presidente dell’Ente, e non -come scritto in precedenza- dalla Giunta regionale. In cambio, nel nuovo testo aumenta il peso della Regione nella gestione del Parco, nominando ben tre, (invece di 1, come negli altri parchi) degli 11 consiglieri del consiglio di gestione. Hanno votato a favore i partiti della maggioranza: Forza Italia, Lega Lombarda Salvini, Fratelli d’Italia, Lombardia ideale Fontana presidente. Contraria la minoranza: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Azione-Italia Viva-FGC, Parte del gruppo misto.
“La Regione, con questa nuova legge, mantiene il tentativo di occupare il Parco Sud -commenta Renato Aquilani dell’Associazione Parco Sud Milano- sindaci, amministratori, associazioni devono mantenere l’unità di azione raggiunta in questi giorni e rintuzzare qualunque tentativo regionale di riproporre uno sviluppo insostenibile, basato su autostrade e centri logistici”.

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22.11.2022: Grande manifestazione sotto il Pirellone

La pioggia non ferma la protesta sotto il Pirellone

Sindaci e Associazioni: Giù le mani della Regione

il Parco Sud deve rimanere vicino ai cittadini

22 novembre 2022. Questa mattina un folta rappresentanza di cittadini, associazioni e sindaci hanno manifestato all’entrata del grattacielo Pirelli la loro ferma contrarietà al progetto di legge del centro-destra regionale per la presa di possesso del Parco Agricolo Sud Milano, finora governato da Città Metropolitana e dai sindaci dei 60 Comuni dell’area protetta.
Fasce tricolori e bandiere, striscioni e cartelli erano la colorata rappresentazione della protesta. Tanti anche gli interventi degli Amministratori locali, che non accettano lo “scippo” dell’area protetta, che in 32 anni ha fatto da barriera alle spinte speculative e allo smodato consumo di suolo verde e agricolo.
Le associazioni hanno ribadito la volontà di non permettere lo svilimento di un territorio ricco di agricoltura, natura e retaggi storici. Sono intervenuti anche i rappresentanti delle forze politiche regionali di opposizione -Pd e Movimento 5Stelle- decise a dare battaglia in aula per il rinvio dell’approvazione e
per avviare un confronto per arrivare a una nuova forma condivisa di governo del Parco.
Ci si è lasciati pronti a ritornare a protestare quando il progetto
di legge entrerà in aula consiliare il primo dicembre.
Non demordiamo.