Pecore porto mare

900 tagliaerba ecologici in azione
e volontari a riempire sacchi di rifiuti:
avanza la presa di possesso di Porto di Mare

20 novembre 2017. I cartelli di lavori in corso non ci sono, in compenso non mancano coloro che ci mettono le braccia, come anche il proprio tempo libero. E da qualche giorno è arrivato un gruppo di supporto davvero notevole:  900 pecore (cosa avevate capito per tagliaerba ecologici?), con annesso pastore, cani e asini.
A meno di due mesi dalla prima entrata in massa a Porto di Mare, in occasione di Puliamo il Mondo, l’incerto e stretto sentiero si è consolidato per permettere il passaggio di trattori e camioncini. E, come nei vecchi western, a dar man forte è arrivata la cavalleria sotto forma di uno stuolo imponente di pecore (scusate la pessima qualità della foto) che, pazientemente, hanno dato avvio a una campagna di diradamento e pulizia dei vasti camponi centrali dove le alte erbacce creavano una barriera insuperabile.
“Trovare un pastore non è stato facile -afferma Silvio Anderloni, presidente …

(altro…)

peschiera

Peschiera Borromeo svende la sua storia
La morte annunciata delle antiche cascine
che dovrebbero valorizzare il Parco Agricolo

 

 

19 novembre 2017. C’è un comune del Parco Agricolo, con circa il 61% di territorio compreso nel perimetro del Parco Agricolo Sud Milano: è Peschiera Borromeo, che presenta ancora un patrimonio rurale e paesaggistico enorme costituito da 13 cascine, pur se quasi tutte in condizioni fatiscenti. Si tratta di edifici storici privati, tranne una di proprietà del Comune – una vecchissima cascina in mezzo alle case di Linate – che ha lasciato praticamente marcire.
Qualche anno fa, Edoardo Musci, che già da tempo ha fondato l’associazione Peschiera Borromeo Sostenibile, per mostrare e cercare di salvare quel patrimonio ha girato un video che illustrava quanto andrebbe salvato e valorizzato. E non fatto oggetto di speculazione. È fondamentale tutelare le aree delle cascine. Innanzitutto deve essere chiaro l’aspetto ecologico: i terreni agricoli e naturali sono fondamentali per la salute del pianeta, per il ciclo dell’acqua e per quello dell’ossigeno. Oggi viviamo in un mondo sempre più sovrapopolato e i terreni fertili stanno lentamente scomparendo. Il cambio climatico è solo un segnale che ci dovrebbe obbligare a rivedere tutto il nostro modello di sviluppo.

 

A distanza di tre anni dalla data in cui ha girato il video, abbiamo chiesto a Musci di raccontarci se il miracolo è in via di concessione… o se le concessioni sono solo edilizie.
“È fondamentale tutelare le aree delle cascine. Innanzitutto deve essere chiaro l’aspetto ecologico: i terreni agricoli e naturali sono fondamentali per la salute del pianeta, per il ciclo dell’acqua e per quello dell’ossigeno. Oggi viviamo in un mondo sempre più sovrappopolato e i terreni fertili stanno lentamente scomparendo. Il cambio climatico è solo un segnale che ci dovrebbe obbligare a rivedere tutto il nostro modello di sviluppo. Dobbiamo continuare nell’obiettivo di salvare le cascine, partendo dalla cascina Deserta: significa tutelare il nostro territorio e la sostenibilità futura, ma qui, silenziosamente, si sta distruggendo, devastando e impoverendo per sempre anche questo luogo. Se solo si volesse seguire la strada della sostenibilità e valorizzazione del nostro territorio poi, ci sarebbero una montagna di fondi europei, regionali, e anche comunali a cui attingere per realizzare progetti locali, che porterebbero lavoro, reddito e valore nel territorio. Ciò non significa che non ci siano progetti di speculazione” commenta Musci. “Anzi. Aspettano solo di essere…

(altro…)

Pesticidi nel piatto

Trovate alte concentrazioni di sostanze chimiche
nelle urine di una normale famiglia italiana
La campagna per abbattere la chimica nel piatto

 

15 novembre 2017. Basta una ‘semplice’ analisi delle urine e una normale famiglia italiana di quattro persone scopre di essere pesantemente contaminata dai pesticidi. Per tre dei membri alte concentrazioni di glifosato, l’erbicida per cui in queste settimane l’Europa deve decidere o meno la possibilità di utilizzo nei prossimi anni. Soprattutto uno dei genitori registra 0,26 microgrammi per litro (mg/l), mentre il bambino più piccolo arriva 0,19 rispetto a una media generale di 0,12 microgrammi per litro. Lo stesso bambino, solo 7 anni di età, registra oltre 5 microgrammi di clorpirifos per grammo di creatinina, un valore altissimo rispetto alla media della popolazione che è 1,5 (mg/g). Quest’insetticida provoca – tra i tanti altri danni – particolari effetti sulla capacità di apprendimento e di attenzione. Infine, due prodotti della contaminazione da piretroidi (Cl2CA e m-PBA) sono consistemente presenti nella famiglia. In particolare, m-MPA arriva nella mamma a concentrazioni di circa 3,4 microgrammi per grammo: un record che si trova solo nel 5% delle statistiche finora analizzate.
Parte oggi la campagna #ipesticididentrodinoi, con un video che mostra il grado di contaminazione della famiglia D. – romana, con abitudini alimentari nella media – rispetto ad alcuni tra i pesticidi ed erbicidi più utilizzati in agricoltura: glifosato, clorpirifos e…

(altro…)

Luisa Carminati

Luisa Carminati, la donna che già dagli anni ’70,
grazie al suo amore per la terra,
ha contribuito alla nascita del Parco agricolo Sud

15 novembre 2017. Lei manca alla vista già dal 1986. Ma le sue battaglie a difesa del mondo contadino dal cemento, le sue opere d’arte, i suoi manoscritti, le sue fiabe e la realizzazione del Museo contadino, rimangono tra le pietre miliari per la nascita del Parco Agricolo Sud Milano. La figlia Elisabetta, nel voler mantenere viva la sua memoria, ci propone una sintesi della breve vita di sua madre, cui il Comune di San Giuliano dedicherà, il prossimo 19 novembre, dedicherà un evento.
E c’è anche un altro obiettivo particolarmente rilevante che Elisabetta cerca di raggiungere: reperire un nuovo luogo dove poter rendere ancora visibitabile il Museo di civiltà contadina Luisa Carminati, un patrimonio di memorie unico nel suo genere, che merita di essere conservato, valorizzato e divulgato. Chi è in grado di aiutarla proponendo…

(altro…)

Caccia airone

Nei campi tra Zibido e Buccinasco
i cacciatori senz’anima hanno ammazzato
anche un airone cinerino

13 novembre 2017. Anche nei nostri campi agricoli del Parco Sud, questa volta tra Zibido e Buccinasco, in un’area con divieto di caccia, grazie alla nostra sentinella Tony Bruson, ieri pomeriggio è stato trovato, ucciso da una fucilata, un Airone cinerino, uccello tra le specie protette.
È senza dubbio un bollettino di guerra quello che ci racconta la LIPU: “la politica ha azzerato i controlli e i bracconieri giocano e fanno della natura quel che vogliono! La natura e gli animali selvatici, come recita la legge 157 del 1992, sono di tutti, ma per salvarli, la strada è una salita più ripida del solito e non possiamo essere ottimisti. Lasciamo da parte la rabbia ma denunciamo ogni presunto illecito alle autorità competenti. Province e Carbineri Forestali”. spiegano dalla LIPU.
“La massa, i cacciatori della domenica, non ci capisce niente -diceva Giorgio Celli, per lungo tempo alla guida della LIPU-. Dovremmo prendere esempio dai paesi europei dove per ottenere la licenza bisogna seguire un corso di etologia. Ad ogni modo, esistono a mio giudizio delle attività superate dalla storia. Una di queste è la caccia. Sono contrario per ragioni di difesa del territorio ma anche morali: è vero, siamo onnivori, la carne fa parte del nostro menu. Ma uccidere per divertimento è deplorevole. Peggiora la natura umana. Così come peggiora la natura umana il possesso di un’arma. Sembrerà un paradosso, ma sono contrario alla caccia anche per difendere i cacciatori: senza un’arma, il loro animo sarebbe migliore”.
Come non essere d’accordo. Ma il bollettino di guerra riguarda anche la specie umana: nella stagione di caccia 2016/17 hanno perso la vita 31 persone e ne sono state ferite, anche gravemente, 48.

Cusago ristrutturazione

Castello di Cusago, il restauro procede.
Ci sarà il rilancio del progetto Merito et tempore
che ne prevede un uso di attività socioculturali?

12 novembre 2017. Il castello di Cusago, già dallo scorso anno è tornato nella mani della famiglia Rappo, capofila de Il Castello di Cusago srl. E ha avviato i lavori di recupero della decadente dimora, che -pur nella sua magnificenza- da decenni era a rischio di crollo. Finalmente, e davvero sembra essere la volta buona, si è intervenuti per mettere in sicurezza il tetto, i cui buchi sono ormai enormi falle e poi si passerà al rifacimento della facciata rivolta sulla piazza. Il progetto era già pronto da anni, ma venne stoppato con l’arrivo della società Finscott che, nuovamente, si era fatta avanti, nel 2016, per acquisirne la proprietà. Finscott, già in precedenza, nel 2012 aveva annunciato di volere acquisire il bene e investire 20 milioni nel recupero di quella che fu tra le più prestigiose residenze dei Visconti, per trasformarlo in un polo di eccellenza del made in Italy, senza escludere la possibilità di farne la sede del Parco Agricolo Sud Milano. Ma poi non se ne fece niente. Come nuovamente è successo del 2016. 
Con il ritorno della proprietà alla società Il Castello di Cusago srl -la stessa cordata di imprenditori che nel 2003 aveva acquistato il maniero dall’immobiliare Coriasco- da fine marzo di quest’anno sono partiti i lavori di recupero. Che stanno riportando alla bellezza di un tempo l’antico maniero, bene architettonico di altissimo valore storico e culturale. Venne, infatti, realizzato nel 1350 da Bernabò Visconti come residenza di campagna, in un territorio…

(altro…)