Ibis in Parco Sud

Bande di “alieni” scorrazzano nel Parco Sud
arrivati chissà come gli ibis sacri
si trovano bene tra campi e zone umide

Nessuno sa esattamente come sono arrivati, ma è certo lo zampino dell’uomo: dai territori piemontesi del Parco del Ticino questi uccelli alloctoni (più familiarmente esotici, non delle nostre terre) sembrano essersi ben ambientati nelle aree sud-ovest del Parco Agricolo Sud Milano e, con il loro inconfondibile aspetto (più piccoli di una cicogna, più grandi e tozzi di un airone bianco, ma soprattutto con un lungo becco nero ricurvo) sono visibili in gruppi composti da qualche singolo sino a una ventina di individui.
E’ un fenomeno relativamente recente, di cui è al momento estremamente difficile stabilire che impatto abbia con la avifauna autoctona (locale, nostrana).
Ma da dove cavolo viene? E la sua presenza è un bene o un male per la nostra fauna…?

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Ecosistema rischio

Ecosistema rischio: in Lombardia 1.224 Comuni
sottoposti a pericolosità idrogeologica.
E continua a cementificare anche in queste aree

23 novembre 2017. La Lombardia non è esente dal rischio idrogeologico, basti pensare al Seveso, che solo per i danni provocati dalle esondazioni del 2014, ha sostenuto costi pari a 120 milioni. Perché è vero che i cambiamenti climatici stanno portando non solo siccità, ma sempre più frequentemente anche eventi estremi di precipitazioni piovose. Secondo l’ultima classificazione stilata dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), nella nostra Regione sono 1.224 su 1.523 i Comuni classificati a elevato rischio, vale a dire l’80,4% del totale. Si tratta di territori sui quali insistono attività produttive, aree residenziali, strutture sensibili e ricettive in aree a rischio esondazioni e frane. Vale la pena di ricordare che, tra le Regioni italiane, la Lombardia, nel 2016 è stata in testa con un consumo di 648 ettari di suolo vergine: di questi, lo 0,7% in aree a pericolosità idraulica e da frana molto elevata (P4) e dello 0,3% in aree a pericolosità elevata (dati ISPRA).

Anche quest’anno…

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Rozzano 2

Legge ammazzasuolo: aleggia lo spettro
del mega quartiere Città Nuova di Rozzano
il progetto è stato depositato al Comune: e ora?

21 novembre 2017. La pioggerella uggiosa non ha fermato i cittadini di Rozzano presenti alla serata organizzata dall’Associazione culturale Rozzano Oggi e dal periodico di informazione web Piazzafoglia lo scorso 9 novembre.
Si è parlato di consumo del suolo e di riqualificazione del centro urbano, ma il piatto forte è stato il ritorno di fiamma del progetto Città Nuova, un milione di metri cubi che il faraonico Piano di Governo del Territorio (PGT) di Rozzano ha pianificato di ficcarli nell’unico territorio agricolo di rilievo dell’ipertrofico comune: un’area vasta ma strettamente delimitata da barriere funzionali: a ovest l’autostrada dei Fiori, a nord la tangenziale ovest e a est il Naviglio e la trafficata ex Statale dei Giovi. Per capire l’impatto di questo quartiere misto (terziario+residenziale) riprendiamo l’elaborazione grafica di Paolo Lozza (esperto di Legambiente e rappresentante degli ambientalisti nel direttivo dell’Ente Parco Agricolo Sud Milano) che in termini efficaci dà un’idea delle cubature che verranno costruite, espresse in un’innovativa unità di misura: in pratica, calcoli alla mano, ci costruiranno qualcosa come sei grattacieli Pirelli di Milano! Il risveglio del cemente dormiente…

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Festa albero

Giornata nazionale degli alberi,
pur se persi oltre 140mila ettari per incendi.
Tante iniziative per rinverdire la Lombardia

21 novembre 2017. Oggi si celebra la Giornata nazionale degli alberi, introdotta dalla legge per gli spazi verdi urbani, la n.10 del 2013. Anche se, mai come in questo anno ci sarebbe poco da festeggiare: secondo i dati elaborati da Legambiente (aggiornati al 30 ottobre scorso) sono andati in fumo, solo in Italia, ben 140.430 ettari di superfici boschive, pari al 293,0% del totale della superficie bruciata in tutto il 2016 (47.926 ettari).
Il 2017 verrà ricordato come un anno orribile per la devastazione prodotta dal fuoco che ha divorato anche gran parte del patrimonio della natura italiano, tra cui anche la fauna. Le regioni italiane più colpite risultano essere la Sicilia con 42.872 ettari distrutti dal fuoco, e con uno stillicidio di roghi in quasi tutte le province, la Calabria con 35.241 ettari, la Campania 19.284, il Lazio 13.284, la Sardegna 7.255, la Puglia 4.650, l’Abruzzo 4.558, il Piemonte 4.212, la Liguria 2.425, la Basilicata 2.316, la Toscana 2.111, la Lombardia 681, le Marche 621, il Molise 388, l’Umbria 367 e l’Emilia Romagna 165 ettari. Anno dopo anno gli incendi boschivi causano la perdita di migliaia di ettari di questo immenso patrimonio e la Protezione Civile stima che negli ultimi 30 anni sia andato perso addirittura il 12% del patrimonio forestale del nostro Paese.
In Lombardia, Legambiente promuove l’iniziativa “Il bosco di Lorenzo”: nuovi boschi in ricordo di Lorenzo Corioni…

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Pecore porto mare

900 tagliaerba ecologici in azione
e volontari a riempire sacchi di rifiuti:
avanza la presa di possesso di Porto di Mare

20 novembre 2017. I cartelli di lavori in corso non ci sono, in compenso non mancano coloro che ci mettono le braccia, come anche il proprio tempo libero. E da qualche giorno è arrivato un gruppo di supporto davvero notevole:  900 pecore (cosa avevate capito per tagliaerba ecologici?), con annesso pastore, cani e asini.
A meno di due mesi dalla prima entrata in massa a Porto di Mare, in occasione di Puliamo il Mondo, l’incerto e stretto sentiero si è consolidato per permettere il passaggio di trattori e camioncini. E, come nei vecchi western, a dar man forte è arrivata la cavalleria sotto forma di uno stuolo imponente di pecore (scusate la pessima qualità della foto) che, pazientemente, hanno dato avvio a una campagna di diradamento e pulizia dei vasti camponi centrali dove le alte erbacce creavano una barriera insuperabile.
“Trovare un pastore non è stato facile -afferma Silvio Anderloni, presidente …

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peschiera

Peschiera Borromeo svende la sua storia
La morte annunciata delle antiche cascine
che dovrebbero valorizzare il Parco Agricolo

 

 

19 novembre 2017. C’è un comune del Parco Agricolo, con circa il 61% di territorio compreso nel perimetro del Parco Agricolo Sud Milano: è Peschiera Borromeo, che presenta ancora un patrimonio rurale e paesaggistico enorme costituito da 13 cascine, pur se quasi tutte in condizioni fatiscenti. Si tratta di edifici storici privati, tranne una di proprietà del Comune – una vecchissima cascina in mezzo alle case di Linate – che ha lasciato praticamente marcire.
Qualche anno fa, Edoardo Musci, che già da tempo ha fondato l’associazione Peschiera Borromeo Sostenibile, per mostrare e cercare di salvare quel patrimonio ha girato un video che illustrava quanto andrebbe salvato e valorizzato. E non fatto oggetto di speculazione. È fondamentale tutelare le aree delle cascine. Innanzitutto deve essere chiaro l’aspetto ecologico: i terreni agricoli e naturali sono fondamentali per la salute del pianeta, per il ciclo dell’acqua e per quello dell’ossigeno. Oggi viviamo in un mondo sempre più sovrapopolato e i terreni fertili stanno lentamente scomparendo. Il cambio climatico è solo un segnale che ci dovrebbe obbligare a rivedere tutto il nostro modello di sviluppo.

 

A distanza di tre anni dalla data in cui ha girato il video, abbiamo chiesto a Musci di raccontarci se il miracolo è in via di concessione… o se le concessioni sono solo edilizie.
“È fondamentale tutelare le aree delle cascine. Innanzitutto deve essere chiaro l’aspetto ecologico: i terreni agricoli e naturali sono fondamentali per la salute del pianeta, per il ciclo dell’acqua e per quello dell’ossigeno. Oggi viviamo in un mondo sempre più sovrappopolato e i terreni fertili stanno lentamente scomparendo. Il cambio climatico è solo un segnale che ci dovrebbe obbligare a rivedere tutto il nostro modello di sviluppo. Dobbiamo continuare nell’obiettivo di salvare le cascine, partendo dalla cascina Deserta: significa tutelare il nostro territorio e la sostenibilità futura, ma qui, silenziosamente, si sta distruggendo, devastando e impoverendo per sempre anche questo luogo. Se solo si volesse seguire la strada della sostenibilità e valorizzazione del nostro territorio poi, ci sarebbero una montagna di fondi europei, regionali, e anche comunali a cui attingere per realizzare progetti locali, che porterebbero lavoro, reddito e valore nel territorio. Ciò non significa che non ci siano progetti di speculazione” commenta Musci. “Anzi. Aspettano solo di essere…

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