Il Foia ignoranza di Stato

Il Foia, questo sconosciuto
amplia il diritto di sapere per i cittadini
ma rimane un’Ignoranza di Stato

11.4.2017. Negli Stati Uniti è in vigore dal 1966 ed è una norma applicata in oltre 90 Paesi nel mondo. In Italia lo è solo dallo scorso dicembre: si tratta del Freedom of Information Act (Foia), che amplia il diritto all’informazione e mette la riservatezza e il segreto solo in casi eccezionali. Più semplicemente: tutti i cittadini possono fare richieste di informazioni o di atti pubblici senza doverle giustificare dal punto di vista giuridico, ovvero senza dover fornire alcuna motivazione. Una norma che ha fatto compiere un balzo storico all’Italia nell’RTI Rating, la graduatoria internazionale dell’accesso alle informazioni stilata in base all’analisi delle leggi sulla trasparenza di oltre 100 Paesi: l’Italia è passata dall’essere tra i dieci peggiori alla 55esima posizione.
Ma per ora è solo sulla carta. Come viene confermato dal rapporto dell’organizzazione non governativa (ong) Diritto di Sapere, che ha misurato sul campo l’applicazione della nuova legge, stilando il rapporto intitolato Ignoranza di Stato. Ed è semplice capire il perché…. 

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Mafie, a Rozzano è tutta un’altra storia

Mafie, a Rozzano è tutta un’altra storia
tante persone a visitare la villa dei boss
per raccogliere idee sul suo riutilizzo sociale

 

10 aprile 2017. Una due giorni, quella di venerdì e sabato scorsi, che ha coinvolto persone di ogni età: in tanti hanno raccolto l’invito di Circola (vedi sito e pagina Fb), giovane associazione nata anche per contrastare le mafie nei nostri territori e hanno messo piede per la prima volta nella villa confiscata alla criminalità organizzata dal lontano 2002.

 

L’obiettivo è stato quello di far esplorare ai cittadini di Rozzano e non l’imponente struttura di 270 mq, circondata da un giardino di quasi 650 mq, e raccogliere idee e proposte sul come riutilizzare a fini sociali gli ampi spazi della villa: dall’orto botanico al cineforum all’aperto, da casa famiglia fino a un centro aggregativo per giovani.

I prossimi passi…

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Carugate, oltre 1.550 firme per il referendum sul non ampliamento del centro Carosello Ma la commissione, a sorpresa, lo ha bocciato

Carugate, oltre 1.550 firme per il referendum
sul non ampliamento del centro Carosello
Ma la commissione, a sorpresa, lo ha bocciato

8 aprile 2017. I cittadini avrebbero voluto, con una partecipazione democratica, fermare l’ampliamento del centro commerciale Carosello pari a circa 31.000 mq di nuova edificazione, di cui 22.000 mq di Superficie lorda pavimentabile (Slp) a Carugate e 9.000 mq di Slp a Cernusco. Ma ieri, la commissione per la valutazione dell’ammissibilità del quesito referendario ha negato e stracciato la proposta firmata da 1551 cittadini (2 voti a 1), molti di più del minimo necessario (1190) per consentire lo svolgimento del referendum.
Un avvenimento che fa il paio, in quanto a rispetto della democrazia, con quanto successo lo scorso febbraio a Cernusco, dove il sindaco Eugenio Comincini (già vicesindaco della Città Metropolitana in era Pisapia) ha revocato l’incarico di assessore a Rita Zecchini di Sinistra x Cernusco perché aveva espresso, in aula di Consiglio, voto contrario all’ampliamento del centro commerciale Carosello: attenzione! espresso, non da lei, bensì dal capogruppo Danilo Radaelli di Sinistra x Cernusco.
Tornando al referendum di Carugate, come spiega…

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Anche dalla Città Metropolitana l’OK a procedere

Anche dalla Città Metropolitana
l’OK a procedere: Parco Sud e Nord
possono integrarsi (e forse fondersi)

5 aprile 2017. Mai come oggi si sono sentite tante volte le parole “opportunità” e “preoccupazione”. È successo stamani al Consiglio Metropolitano, dove è stata votata a maggioranza la volontà di procedere per integrare le aree protette della Città Metropolitana (tranne i grandi parchi fluviali del Ticino e dell’Adda), approvando a maggioranza -17 a favore, 4 contrari- quanto uscito dal Direttivo dell’Ente Parco Agricolo Sud Milano e ratificato dall’assemblea dei sindaci del Parco Sud.
Si accondiscende così ai dettami della legge regionale di riordino dei Parchi n° 28/2016 e dando quindi il placet a procedere. Ma i timori di un processo di perdita d’identità dei Parchi, di un allontanamento dal loro territorio e dai cittadini, di una burocratizzazione centralizzata sono stati evocati un po’ in tutti gli interventi, favorevoli (PD e FI) e contrari (LN, M5S e Lista civica La Città dei Comuni): segno che le preoccupazioni nostre e degli Amici del Parco Nord toccano problemi reali e non sono pretestuose (leggi la dichiarazione congiunta).
Tra i favorevoli, la più esplicita…

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Teem e Brebemi, i deserti con rossi da capogiro. Lo Stato regala 3,5 miliardi ad autostrade private ma per le metropolitane non ci sono mai i fondi

Teem e Brebemi, i deserti con rossi da capogiro.
Lo Stato regala 3,5 miliardi ad autostrade private
ma per le metropolitane non ci sono mai i fondi

5 aprile 2017. Autostrade sì, metropolitane no! È basato sul cemento il trait d’union tra il centro destra e il centro sinistra. Lo conferma anche l’ormai beffarda storia delle due autostrade (tralasciamo di citare Pedemontana, che rientrerebbe a pieno titolo nella beffa) Tangenziale est esterna Milano e Brebemi, che, non solo hanno seminato cemento nelle migliaia di ettari inutilmente occupati, ma hanno anche usufruito o, meglio, abusato di abbondanti finanziamenti pubblici a fondo perduto, pur se le società sono in gran parte private: rispettivamente 330 milioni Teem e 340 milioni Brebemi.
E comunque non è bastato perché le due società registrano ancora perdite importanti. E comunque non è bastato perché le due società registrano ancora perdite importanti -10,2 milioni Teem  e -8 milioni Brebemi (lo “specificava” Sias relativamente a queste società soggette a controllo congiunto in un primo comunicato, poi modificato). Dimezza le perdite Teem, che aveva chiuso il 2015 a -21,3 milioni. Eppure, di traffico qui se ne vede davvero poco.
Intanto Brebemi, per scongiurare il fallimento…

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UNITA’ NELLA DIVERSITA’ SALVANDO IL RAPPORTO COL TERRITORIO

Unità nella diversità
salvando il rapporto con il territorio

 

Dichiarazione congiunta delle associazioni per il Parco Sud Milano e degli Amici Parco Nord in merito alla legge regionale 28/2016 e alla intenzione di istituire un Gestore Unico di tutti i parchi dell’area metropolitana.

Le associazioni che sottoscrivono la presente dichiarazione sono, e da sempre, sostenitrici della necessità di integrare e interconnettere i parchi lombardi, ma il modo come oggi viene promossa è portatore di un evidente rischio di decadimento della qualità dei parchi, di burocratizzazione e di sradicamento dalla comunità viva dei cittadini e delle associazioni, che finora sono stati il vero motore del “miracolo” dei parchi lombardi.

La Regione Lombardia parte da una premessa condivisibile: semplificare e razionalizzare i troppi regimi di tutela delle aree protette lombarde; connetterle tra loro, creando un sistema integrato delle aree verdi; ridurre gli organi di gestione, condividere competenze e accrescere servizi. Ma questo processo viene attivato: