Discorso Anno 2019

Parco Agricolo Sud Milano, l’anno che verrà

 

Le luminarie e la corsa agli acquisti possono eccitare o deprimere. Lo stesso dicasi se ci si mette a fare il punto sullo stato del Parco Agricolo Sud Milano: i nuvoloni non mancano, ma c’è anche tanta energia positiva che scorre.
Partiamo dalla delimitazione dei confini del Parco Naturale nel Parco Agricolo Sud Milano. Per l’Ente Parco doveva essere una passeggiata, un atto previsto dalle leggi regionali e, a 28 anni dalla istituzione del Parco Sud, un atto dovuto. Si sta invece trasformando nella messa in discussione del nostro Parco. C’è, neanche troppo sotto traccia, un massiccio passaparola di fake news (bufale) che sta sobillando gli agricoltori: …nel costituendo Parco Naturale non potrete continuare a fare l’agricoltura che volete e chissà quali nuove vessazioni… E in tanti, troppi comuni, gli agricoltori stanno incontrando i sindaci, chiedendo di bloccare l’iter. Alcune associazioni agricole stanno cavalcando il malcontento della base, fomentandolo a loro volta. Forse perché in questo contesto politico, stanno cercando nuovi interlocutori politici, forse per questioni di concorrenza interna. Insomma, il Parco Sud è improvvisamente diventato il focalizzatore di tutte le pretese inefficienze e imposizioni: …le autorizzazioni non arrivano mai…non si può dare la caccia alle nutrie… Ci aspettiamo dall’Ente Parco parole chiare, che mettano fine a questa ondata emotiva e al mare di falsità circolanti.

Anche sui megaprogetti di viabilità, i nuvoloni non contano. E stiamo forse di fronte a una nuova emergenza, legata alla nascita come funghi di nuovi poli logistici. Terreni agricoli vengono spazzati via da alti capannoni, vasti ognuno decine di migliaia di metri quadri, con annessi megaparcheggi per tir e furgoni. Qualche nome? A Lacchiarella ci hanno messo l’occhio Carrefour (il polo che serve tutta l’Alta Italia) e Zust-Ambrosetti, ma quasi ogni operatore è ormai presente o ha mire in un’ampia fascia del sud Milano, da Carpiano a Calvignasco, e ancor più nel nord Pavese, dove diversi altri comuni stanno cambiando letteralmente faccia. E volete che la Regione, con i nostri soldi pubblici, non corra a supportare con nuove superstrade la distruzione di campi e natura? Bisogna, da parte dei cittadini avveduti, mantenere alta la pressione, come hanno fatto coloro che continuano a battersi al Tar per bloccare la Vigevano Malpensa. Certo, la logistica serve –meglio se inserita nelle aree industriali dismesse- come pure la riqualificazione delle strade esistenti per risolvere i problemi di mobilità esistenti. Ma il Parco Sud ha ben altre vocazioni di sviluppo.

Parlavamo di cittadini sensibili, e il pensiero corre ai gruppi che si sono costituiti in Sentinelle del Parco Sud. Il degrado del territorio è ampio, ma loro -con determinazione e fiducia- si danno da fare e qualche risultato lo si porta anche a casa: lo sa ad esempio qualche carrozziere che ha smesso, grazie a multe salate, di far “smaltire” i suoi rifiuti in campagne e rogge. Un grazie di cuore alle Sentinelle, unitamente a coloro che, in veste istituzionale, danno loro un grande aiuto: le GEV, le guardie venatorie, le polizie locali, sino a coloro che gestiscono i corsi d’acqua e reti fognarie, ascoltando le richieste dei cittadini e cercando di porre rimedio. Per meglio focalizzare la lotta al degrado ambientale, nei primi mesi del prossimo anno organizzeremo degli incontri per arrivare a definire proposte operative su come combattere le mini discariche o l’avvelenamento delle acque delle rogge: metteremo le esperienze dal basso al servizio dei decisori politici.

La fine di quest’anno ha visto infine l’avvio della collaborazione a un progetto scuola lavoro con due classi del liceo artistico milanese Boccioni. Ci confronteremo per i prossimi tre anni con dei giovanissimi e cercheremo di far comprendere loro l’importanza e le tante sfaccettature del territorio del sud Milano. Forse daremo più sensibilità a futuri architetti e urbanisti, ma anche se non arriveremo a tanto, sarà una bella occasione per metterci in gioco, per cercare di comprendere i giovani, che potranno mantenere lo status quo o modificare in maniera sostanziale l’atteggiamento verso ciò che ci circonda: la natura, il creato, il prossimo.

Troppe speranze? Forse, ma siamo a Natale e a fine anno. E poi qualche segnale potrebbe esserci. Come quello di questo video, dove una voce giovanissima, quasi infantile, ha parlato con autorevolezza ai leader mondiali e alle nostre coscienze. Il 2019 sarà un anno di sfide: affrontiamole insieme. Intanto, un caro augurio a voi e ai vostri cari.

Regione Lombardia: “entro il 2050 stop al consumo di suolo”

Regione Lombardia: “entro il 2050
stop al consumo di suolo”
Ovvio, altrimenti mangeremo solo cemento


20 dicembre 2018. Riduzione del consumo di suolo agricolo e riqualificazione delle aree dismesse e degradate. Sono questi i capisaldi dell’Integrazione al Ptr, Piano territoriale regionale della Lombardia, approvato lo scorso agosto. L’adozione definitiva del documento, che porterà la Lombardia “a essere la prima Regione italiana ad aver adottato uno strumento urbanistico che recepisce le linee guida della Ue sull’azzeramento del consumo di suolo entro i prossimi trent’anni, spetterà al Consiglio regionale ed è prevista entro la fine del 2018”. Beh, noi abbiamo cercato a lungo nel sito della Regione, ma dell’adozione dello stop al consumo di suolo in Lombardia entro il 2050 non abbiamo trovato traccia (ma siamo solo al 20 di dicembre).
E, comunque, se 30 anni per continuare a depredare il suolo vi sembrano pochi… basti vedere la sequenza di immagini realizzate da Legambiente e Coldiretti per capire la voracità con cui la nostra regione inghiotte ettari di agricoltura. Lombardia e Veneto regioni record per consumo di suolo…

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Parcheggi in Parco Sud Ospedale di San Donato

Marcia indietro sui parcheggi nel Parco Sud
dell’Ospedale di San Donato Milanese
Niente più forzature e irregolarità dal Comune?

9 dicembre 2018. C’è voluto più di un anno e mezzo, ma alla fine dal comune di San Donato Milanese è arrivato un segno di ravvedimento: il nuovo parcheggio dell’Ospedale Policlinico non si farà più nel Parco Sud. In un articolo del quotidiano Il Cittadino del 2 dicembre scorso, la presa di posizione del vice-sindaco Gianfranco Ginelli è netta: “La quadra è stata trovata sul progetto da circa 800 posti auto, tutti di superficie. In pratica, l’attuale parcheggio sarà mantenuto e verrà esteso su lotto attiguo, di proprietà dell’ospedale, non soggetto a vincolo del Parco Sud”.
È una dichiarazione netta e apprezzabile, perché mette fine a una forzatura continua e maldestra delle norme urbanistiche, tesa ad ampliare su aree protette i parcheggi dell’ospedale di San Donato. E non è certo la prima volta che per questa struttura privata, che tratta i terreni del Parco Sud come il proprio giardinetto condominiale, l’amministrazione comunale ha forzato la mano sulle regole urbanistiche: ecco il campionario…

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Cerro al Lambro insiste: “residenziale sui 43mila mq dell’ex Saronio

Il sindaco di Cerro al Lambro insiste:
“residenziale sui 43mila mq dell’ex Saronio”
Ok per la bonifica, ma un bosco è più sicuro

8 dicembre 2018. Apprendiamo da Il Giorno di ieri che il sindaco Sassi insiste a voler costruire residenziale sulle aree della ex fabbrica militare Saronio, ricca di antichi veleni, in particolare arsenico, risalenti a prima della seconda guerra mondiale. I costi della bonifica si aggirerebbero intorno ai 10 milioni che dovrebbero essere stanziati dalla Regione Lombardia. Quindi, il comune prenderebbe gratuitamente in carico l’area per realizzarvi abitazioni.
Noi, insieme a Italia Nostra, rimaniamo della nostra idea, per quanto valga: piantumare l’area con un sano bosco comporta certamente minori rischi per la salute rispetto ai box e cantine condominiali. E sarebbe anche una giusta compensazione alla sopraffazione del cemento arrivato colato su questo comune con l’arrivo della Tangenziale est esterna e il quadruplicamento delle corsie dell’autostrada A1.
Riportiamo l’articolo di circa un anno fa, quando siamo andati a incontrare il sindaco di Cerro, che chiarisce le opposte e inalterate posizioni sull’area. “Arrivando da Melegnano, passando per la frazione di Riozzo di Cerro al Lambro, si ha un sussulto per lo scempio del paesaggio dovuto alle mega campate della costosissima e inutile Teem. Un’autostrada che…

 

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Vigevano-Malpensa interrogazione parlamentare

Sulla Vigevano-Malpensa attaccatevi al TAR
In risposta a un’interrogazione parlamentare
il Governo rimane ancorato su posizioni antiche

5 dicembre 2018. Andare a Milano velocemente è la richiesta dei pendolari dell’area. Ma la superstrada Vigevano-Malpensa, basata su un progetto sbagliato e superato, non risolverà i loro problemi, perché non conduce al capoluogo. Anzi creerà danni ai paesaggi agricoli ancora autentici, cancellando decine di ettari di territorio di pregio e facendo spezzatino dei parchi lombardi Agricolo Sud Milano e del Ticino. Contro la delibera CIPE, approvata in coda alla scorsa legislatura, che dà il via ai cantieri, si sono rivolti al TAR comitati e associazioni ambientaliste, tra cui anche la nostra, le amministrazioni comunali di Albairate, Cassinetta di Lugagnano e Boffalora e, cosa più importante, i due Parchi Regionali e la Città Metropolitana di Milano.
A livello nazionale, ieri Rossella Muroni, parlamentare di LeU, ha sottoposto un’interrogazione su questo tema al ministro delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) Danilo Toninelli: la risposta, purtroppo, non si discosta molto dal pensiero distruttivo del suolo del precedente ministro Delrio…

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Rifiuti tecnologia spaziale

Dopo le denunce dei Comuni del Parco
Città Metropolitana, per i rifiuti
si affida alla tecnologia spaziale

1 dicembre 2018. Certo il rilevamento dei cambiamenti climatici, la scoperta di pianeti non appartenenti al sistema solare, l’approfondimento delle immense esplosioni cosmiche sono tematiche che nella quotidianità del singolo cittadino possono essere ritenute scarsamente coinvolgenti. Però, se con lo stesso sistema si possono “acchiappare” visualmente gli scaricatori di rifiuti (categoria numerosa) ai bordi dei parchi e in ogni dove, il ricorso a strumenti supertecnologici quali i satelliti dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), beh, allora a noi che poco guardiamo le stelle (non è vero!) e ben più alle discariche abusive, l’iniziativa di ricorrere a un tale sofisticato sistema non dispiace proprio. È quanto Città Metropolitana (CM), in seguito alle denunce del marzo 2017 dei Comuni dell’area Est del Parco Sud-Est (tra cui Carpiano, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, Melegnano, Mediglia, Segrate, Settala, Tribiano, Vizzolo, Paullo) sta realizzando, con l’accordo raggiunto tra CM e ASI in cui si prevede il monitoraggio satellitare, che consentirebbe di avere immagini dai luoghi in cui è stato scaricato il solito materasso e ben di più. E speriamo che l’accordo possa essere ampliato a tutte le aree: non è solo a Sud-Est che si trovano rifiuti piazzati abusivamente.