900 tagliaerba ecologici in azione
e volontari a riempire sacchi di rifiuti:
avanza la presa di possesso di Porto di Mare

20 novembre 2017. I cartelli di lavori in corso non ci sono, in compenso non mancano coloro che ci mettono le braccia, come anche il proprio tempo libero. E da qualche giorno è arrivato un gruppo di supporto davvero notevole:  900 pecore (cosa avevate capito per tagliaerba ecologici?), con annesso pastore, cani e asini.
A meno di due mesi dalla prima entrata in massa a Porto di Mare, in occasione di Puliamo il Mondo, l’incerto e stretto sentiero si è consolidato per permettere il passaggio di trattori e camioncini. E, come nei vecchi western, a dar man forte è arrivata la cavalleria sotto forma di uno stuolo imponente di pecore (scusate la pessima qualità della foto) che, pazientemente, hanno dato avvio a una campagna di diradamento e pulizia dei vasti camponi centrali dove le alte erbacce creavano una barriera insuperabile.
“Trovare un pastore non è stato facile -afferma Silvio Anderloni, presidente …

900 tagliaerba ecologici in azione
e volontari a riempire sacchi di rifiuti:
avanza la presa di possesso di Porto di Mare

20 novembre 2017. I cartelli di lavori in corso non ci sono, in compenso non mancano coloro che ci mettono le braccia, come anche il proprio tempo libero. E da qualche giorno è arrivato un gruppo di supporto davvero notevole:  900 pecore (cosa avevate capito per tagliaerba ecologici?), con annesso pastore, cani e asini.
A meno di due mesi dalla prima entrata in massa a Porto di Mare, in occasione di Puliamo il Mondo, l’incerto e stretto sentiero si è consolidato per permettere il passaggio di trattori e camioncini. E, come nei vecchi western, a dar man forte è arrivata la cavalleria sotto forma di uno stuolo imponente di pecore (scusate la pessima qualità della foto) che, pazientemente, hanno dato avvio a una campagna di diradamento e pulizia dei vasti camponi centrali dove le alte erbacce creavano una barriera insuperabile.
“Trovare un pastore non è stato facile -afferma Silvio Anderloni, presidente del Centro di Forestazione Urbana, che gestisce l’imponente opera di togliere dal degrado e restituire ai cittadini- ed è stato essenziale per facilitare la presa di possesso della vasta area centrale. Le pecore stanno facendo un lavoro più accurato dei mezzi meccanici, che avrebbero rischiato di impantanarsi nelle numerose zone umide, dove la falda sfiora il livello di campagna. Inoltre questi animali non triturano insetti e uova come le macchine, e non impoveriscono così la grande biodiversità di quest’area, che probabilmente rappresenta la più vasta area milanese naturale e indisturbata da decenni, toccata solo ai suoi margini dal degrado”.

Il lento svuotamento dei rifiuti

Sparite grazie ad Amsa le montagne di rifiuti raccolte da 250 volontari a fine settembre nella campagna Puliamo il Mondo, il lavoro di rimozione continua incessante, ma ha cambiato modalità. Ora si va a battere il terreno palmo a palmo e tra rovi e arbusti si va a ripulire il fitto ginepraio da plastica, lattine, vetri. Una lenta e necessaria raccolta di quintali di schifezze che avanza palmo a palmo.
“Noi siamo presenti tutti i giorni –prosegue Silvio Anderloni- e abbiamo già ripulito tutto il bordo verso sud, che costeggia per un chilometro via Sant’Arialdo: abbiamo tolto tanti rifiuti, oltre a rami e sterpaglie in via cautelativa per la prevenzione degli incendi. Il prossimo passo è creare un nuovo percorso da nord, che da Parco Cassinis si addentri nella parte centrale. Ciò permetterà l’accesso ad aree ‘inesplorate’ per ripulirle e avviare la creazione un sentiero ad anello”.
La presenza dei volontari è preziosa e permette di partecipare alla scoperta di un territorio con caratteristiche uniche o quasi. Tra chi ha deciso di sporcarsi le mani (solo figurativamente, in quanto vengono forniti guanti robusti ai volontari) domenica scorsa era presente anche Massimiliano Cannata, funzionario del settore Verde e Agricoltura del Comune di Milano: una presenza che testimonia come interpretare il proprio ruolo non burocraticamente, ma in termini concreti e con il cuore.
E’ possibile dare una mano ogni mercoledì mattina dalle 9 alle 12, fino al 20 dicembre: con lo sfalcio della vegetazione infestante, la creazione di percorsi di attraversamento del parco, la rimozione di rifiuti abbandonati e l’avvio dei censimenti faunistici, si può prendere parte alla realizzazione di un nuovo grande parco. Gli appuntamenti sono alle ore 9 nel parcheggio del Parco Cassinis. Per adesioni e info 02.4522401.

 

Pecore porto mare

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