Il Golfo Agricolo di Segrate?
È inaccessibile e avrà
solo il 10% di cemento!

A sostenere queste “verità” è Paolo Bertolone, consigliere PDL di Segrate. Ecco come ce la raccontava lo scorso anno dal suo blog, subito dopo l’approvazione del PGT del suo Comune: “Ieri sera il Piano di Governo del Territorio (PGT) è stato approvato a larga maggioranza dal Consiglio comunale della nostra Città, dopo innumerevoli commissioni (con un lavoro di preparazione durato due anni e mezzo) ed una estenuante seduta durata ben tre giorni”.  Relativamente all’area di nostro interessa ci informava: “Il cosiddetto Golfo Agricolo è area interamente privata, e quindi inaccessibile, e solo sulla carta zona agricola: con il PGT approvato, il Comune di Segrate acquisirà il 70% (pari a 500.000 mq) dell’area in questione, che sarà destinata a parco pubblico, in cambio della concessione a costruire al privato per una percentuale minima (pari al 10%) con l’obbligo per il privato stesso di adibire a verde privato con uso comune (sul modello di Milano 2) anche il restante 20%”.

Il Golfo Agricolo di Segrate?
È inaccessibile e avrà
solo il 10% di cemento!

A sostenere queste “verità” è Paolo Bertolone, consigliere PDL di Segrate. Ecco come ce la raccontava lo scorso anno dal suo blog, subito dopo l’approvazione del PGT del suo Comune: “Ieri sera il Piano di Governo del Territorio (PGT) è stato approvato a larga maggioranza dal Consiglio comunale della nostra Città, dopo innumerevoli commissioni (con un lavoro di preparazione durato due anni e mezzo) ed una estenuante seduta durata ben tre giorni”.  Relativamente all’area di nostro interessa ci informava: “Il cosiddetto Golfo Agricolo è area interamente privata, e quindi inaccessibile, e solo sulla carta zona agricola: con il PGT approvato, il Comune di Segrate acquisirà il 70% (pari a 500.000 mq) dell’area in questione, che sarà destinata a parco pubblico, in cambio della concessione a costruire al privato per una percentuale minima (pari al 10%) con l’obbligo per il privato stesso di adibire a verde privato con uso comune (sul modello di Milano 2) anche il restante 20%. L’acquisizione al Comune di questa area e di altre ancora, basandosi sugli stessi principi, permetterà alla città di Segrate di completare il sistema dei Parchi, collegando il cosiddetto Golfo Agricolo con il Centro Parco per arrivare alla cintura di verde che parte dall’Idroscalo; il tutto sarà poi arricchito da piste ciclabili e da ponti verdi. Viene così realizzato quanto promesso ai cittadini di Segrate durante la campagna elettorale. Questi sono fatti e non vecchia politica!

La verità vista con gli occhi dei giovani

A voi pare che, guardando la cartina ufficiale qui a lato pubblicata, l’area destinata all’edilizia sia davvero “una percentuale minima (pari al 10%)”? Che dire poi in merito alla dichiarazione “Il Golfo Agricolo è area interamente privata, e quindi inaccessibile”?
Leggete invece cosa riporta La Repubblica, che qualche giorno fa ha pubblicato un articolo svolto dalla redazione degli alunni della media di Milano 2 intitolato Le ragioni del Comitato Golfo Agricolo e di noi giovani.
“Il Golfo Agricolo è un’ampia area verde che si trova nel Comune di Segrate, a nord della Cassanese, tra Milano 2 e Rovagnasco fino ai confini di Vimodrone. Un’oasi meravigliosa che offre ai cittadini l’opportunità di passeggiare nella tranquillità, alle famiglie permette di scoprire la natura. La presenza di vecchie cascine permette agli anziani di ritrovare l’atmosfera di un tempo, ma può essere anche un luogo perfetto per fare jogging. Si tratta di un’area di poco meno di 100 ettari che storicamente era utilizzata per coltivare in quanto si tratta di un terreno molto fertile. Questo esteso territorio rischia con il Pgt, approvato dal Comune, di essere cancellato per sempre e trasformato in una gettata di cemento. Migliaia di cittadini si sono organizzati in un Comitato per difenderlo e hanno chiesto a professionisti quali agronomi, biologi ed economisti ambientali, di analizzare l’area. Dalle loro relazioni scopriamo un complesso ecosistema caratterizzato da biodiversità caratteristiche: nelle rogge sono presenti molte specie di pesci e anfibi, mentre gli alberi e i cespugli sono rifugio di civette, pipistrelli, picchi rossi, gallinelle d’acqua, fagiani, beccaccini, aironi grigi, colombacci, tordi, fringuellidi, silvie e falchetti. Ci sono anche molti ricci, talpe e minilepri. Inoltre i prati fungono da corridoio di passaggio per un migliaio di ovini che ogni anno transumano da Clusone in pianura. I professionisti hanno voluto solo accennare alla moltitudine di piccolissimi esseri presenti nell’area, ma hanno sottolineato l’utilità di questa area per l’uomo in particolare perché essa rappresenta un polmone verde che, se fosse seminato a mais, abbatterebbe 6 milioni di metri cubi di Co2 all’anno, ma già ora permette di avere in media due/tre gradi di temperatura in meno in confronto alla vicinissima città di Milano. Nel Pgt hanno deciso di edificare 281.631 mq. Ulteriore spazio sarà occupato da parcheggi, strade, centrali di cogenerazione e altri servizi. La vegetazione preesistente è stata già abbattuta per attuare il “Preverdissement”, cioè la piantumazione di nuovi alberi e arbusti, come stabilito dal Piano di Governo del Territorio e da successive delibere di Giunta. Tuttavia, almeno il 50% delle nuove piante sarà eliminato per consentire le edificazioni. Le relazioni dei professionisti, le osservazioni e le firme dei cittadini tutte depositate in Comune, sono sempre state respinte dalla Giunta. Sono rimaste inascoltate le proposte di riportare il Golfo alla sua antica attività, anche sotto la spinta delle nuove economie agricole appoggiate con finanziamenti sia dalla Comunità Europa sia dall’imminente Expo 2015. Attività che risulterebbero molto redditizie per il proprietari del fondo e per la collettività. Si immaginano agricolture biologiche, mercati a kilometro zero, turismo gastronomico… Anche le osservazioni di un mercato immobiliare in continua recessione non sembrano scalfire il Comune che forse non ricorda che il successo immobiliare della nostra città è legato solo al fatto che si sceglie di venire ad abitare nel verde nonostante la scarsità di servizi e di collegamenti, problemi ancora oggi presenti. La speranza dei giovani e del Comitato è legata alla possibilità di far conoscere questo problema ad un più ampio pubblico, che si possa sensibilizzare il Comune verso scelte meno forti dal punto di vista ambientale”.

Sosteniamo il ricorso al TAR

Ricordiamo che Segrate Nostra sostiene il ricorso al TAR firmato da WWF Martesana, Legambiente Lombardia e da 50 cittadini per salvare il Golfo Agricolo. Sostienilo anche tu. Versa un contributo, anche di pochi euro.
Contatta il Comitato Golfo Agricolo – salviamoilgolfoagricolo@gmail.com o Segrate Nostra – segratenostra@gmail.com per sapere come fare.

Golfo agricolo, verità dei giovani

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