Cascina Ronco è in pericolo
fai un piccolo gesto
per salvaguardarla

Quando all’incompetenza viene lasciata la libertà di agire, si arriva al disastro annunciato. Ieri, 31 maggio, è arrivata l’ordinanza comunale di messa in sicurezza di un’ala della storica Cascina Ronco a San Donato, ordinanza che consisteva nel togliere alcune tegole e nell’abbattimento della colonnina d’angolo leggermente pendente sulla strada: senza che fosse delimitata alcuna area di cantiere, senza neppure la chiusura della strada e senza preavviso alla cittadinanza, con un mezzo pesante sono stati demoliti diversi pilastri verso l’interno dell’edificio.

Cascina Ronco è in pericolo
fai un piccolo gesto
per salvaguardarla

Quando all’incompetenza viene lasciata la libertà di agire, si arriva al disastro annunciato. Ieri, 31 maggio, è arrivata l’ordinanza comunale di messa in sicurezza di un’ala della storica Cascina Ronco a San Donato, ordinanza che consisteva nel togliere alcune tegole e nell’abbattimento della colonnina d’angolo leggermente pendente sulla strada: senza che fosse delimitata alcuna area di cantiere, senza neppure la chiusura della strada e senza preavviso alla cittadinanza, con un mezzo pesante sono stati demoliti diversi pilastri verso l’interno dell’edificio. Lo scempio sarebbe continuato fino alla demolizione completa dell’ala se non fosse intervenuto l’architetto comunale e i vigili urbani, che hanno bloccato la demolizione e fatto transennare il tutto, lasciando comunque la desolazione.

Una lunga storia

Cascina Ronco, parte integrante della frazione di Poasco, è una tipica cascina lombarda dalla classica forma rettangolare chiusa. Le parti più antiche risalgono alla fine del 1500, come anche il mulino per la pilatura del riso. La maestosa casa padronale è stata invece edificata alla fine del 1700. Attualmente la cascina è abitata dalle famiglie che conducono i lavori agricoli.
Pur rimanendo prevalentemente azienda agricola, negli ultimi anni la cascina ha aperto le porte a iniziative che puntano a connettere la cultura contadina con le nuove generazioni.  
Incredibilmente al di fuori del Parco Agricolo Sud Milano, nel giugno 2012, il Consiglio provinciale di Milano ha deliberato il suo inserimento nel Parco, con l’impegno assunto da Podestà di procedere in tal senso (a un anno di distanza non è ancora accaduto nulla).
Essendo proprietà privata, il Piano di Governo del Territorio (Pgt) approvato dalla precedente giunta di centrodestra, prevede un piano di recupero con trasformazione residenziale per 300 abitanti. Nel frattempo, però, la Giunta di San Donato è cambiata. Così, nell’aprile del 2012, appena prima della sua elezione, si era espresso in merito il neosindaco di centrosinistra Checchi: “La messa in sicurezza di Cascina Ronco non deve essere la sua distruzione quindi chiedo che il controllo del Comune si intensifichi per tutelarla effettivamente. Cascina Ronco non deve morire per ignoranza o distrazione. Io voglio che continui a vivere come Cascina. È veramente incomprensibile come questa Giunta di centrodestra, a pochi giorni dalla fine del suo mandato, ancora intenda mettere le mani sulla città! Un piano di recupero così importante necessita un pieno coinvolgimento dei cittadini e il passaggio democratico in Consiglio Comunale. I cittadini di San Donato vogliono tutelare l’attività agricola all’interno del Piano di Recupero di Cascina Ronco, subordinando l’attuazione del piano stesso alla realizzazione delle opere necessarie agli agricoltori per la continuità e la salvaguardia della loro attività. Il progetto attuale voluto dall’intera Giunta di centrodestra non garantisce nulla di tutto questo!
I cittadini chiedono di salvaguardare l’intero edificio dell’antico mulino di Cascina Ronco e destinarlo a Museo dell’Agricoltura, creando un punto di interesse storico e didattico per gli studenti e di richiamo in vista dell’Expo 2015, il cui tema chiave è legato all’alimentazione e all’agricoltura. E che sia realizzata una palazzina da destinare a servizi per i cittadini, anziché una palazzina per residenza così come proposto dal centrodestra.”

Scriviamo una mail

In attesa che il sindaco dia coerenza alle sue parole con i fatti, per chi ritiene opportuno salvaguardare questo gioiello della cultura contadina lombarda, scriva al Comune.
Le mail personalizzate sono le migliori: se volete potere copiare e spedire a questi indirizzi:

checchisindaco@comune.sandonatomilanese.mi.it
assessore.rullo@comune.sandonatomilanese.mi.it
assessore.battocchio@comune.sandonatomilanese.mi.it
assessore.papetti@comune.sandonatomilanese.mi.it
comitato.poasco@comune.sandonatomilanese.mi.it
g.biolzi@comune.sandonatomilanese.mi.it

il seguente testo “La messa in sicurezza di Cascina Ronco non deve essere la sua distruzione quindi chiedo che il controllo del Comune si intensifichi per tutelarla effettivamente.
Cascina Ronco non deve morire per ignoranza o distrazione. Io voglio che continui a vivere come Cascina.”

 

Cascina Ronco in pericolo

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