Quando un sindaco virtuoso
chiama a raccolta per salvare
il patrimonio del paese

Che meraviglia! Cari sindaci del Parco Sud
e di tutta Italia, prendete esempio da Nicola Lamberti,
che per salvare il patrimonio storico di Borgarello,
un paese di neppure 3mila anime a ridosso
della Certosa di Pavia, ha messo in moto una catena
di volontariato da non credere, per realizzare
un progetto per il bene della collettività.
Ma partiamo dall’inizio. A Borgarello sorge una grande villa
del ’700 di rilevante valore storico, che fu residenza estiva dei Mezzabarba, nobile famiglia di Pavia.
Di proprietà privata, lo scorso mese di novembre
l’immobile -di circa 2mila mq- viene messo all’asta.
Il Comune non ha i soldi per acquistare il bene,
che vorrebbe destinare a uso pubblico, ma…

Quando un sindaco virtuoso
chiama a raccolta per salvare
il patrimonio del paese

Che meraviglia! Cari sindaci del Parco Sud e di tutta Italia, prendete esempio da Nicola Lamberti, che per salvare il patrimonio storico di Borgarello, un paese di neppure 3mila anime a ridosso della Certosa di Pavia, ha messo in moto una catena di volontariato da non credere, per realizzare un progetto per il bene della collettività.
Ma partiamo dall’inizio. A Borgarello sorge una grande villa del ’700 di rilevante valore storico, che fu residenza estiva dei Mezzabarba, nobile famiglia di Pavia. Di proprietà privata, lo scorso mese di novembre l’immobile -di circa 2mila mq- viene messo all’asta. Il Comune non ha i soldi per acquistare il bene, che vorrebbe destinare a uso pubblico, ma si mette di traverso facendo valere il diritto di prelazione. “Un diritto -come ci spiega Nicola Lamberti- che è possibile esercitare, in quanto si tratta di un bene di interesse storico e artistico, su cui intendiamo far apporre vincoli della soprintendenza”. Così, l’asta prosegue comunque (viene infatti aggiudicata a una società immobiliare per circa 760mila euro), ma il Comune ha a disposizione sessanta giorni di tempo, a partire dall’assegnazione formale del bene, per trovare i soldi. Ovvero entro il 15 febbraio 2015.

Condivisione del potere

Il sindaco ha tanta volontà di salvare il patrimonio storico, ma anche le idee chiare. E avvia un percorso di  crowdfunding tra i suoi concittadini, ma non solo, con l’obiettivo di costituire una fondazione indipendente, che riunisca tutti i soggetti che hanno contribuito economicamente (e fortunatamente sono tanti, anche non cittadini di Borgarello) alla sua costituzione. In parallelo, parte la ricerca di come “fare” per realizzare questo progetto: ed ecco che avvocati, economisti, paesaggisti, storici dell’arte e tanti altri professionisti anche di fama, si mettono a disposizione per occuparsi, ognuno con la propria competenza, per concretizzare il tutto.
“La fondazione -aggiunge Lamberti- avrà una vocazione museale, culturale, ma anche sociale e di valorizzazione del territorio, intesa, tra l’altro, come tradizione gastronomica, che significa ancora cultura. E, non dimentichiamo che a meno di un km da Borgarello sorge la Certosa, un luogo che ogni anno richiama migliaia e migliaia di turisti. La fondazione potrà quindi anche divenire un luogo di ristorazione, dove si proporrebbero i piatti della tradizione, cucinati con i frutti delle nostre terre”. C’è dunque anche un risvolto occupazionale! Ma non tramite il centro commerciale che, su 32.700 metri quadrati agricoli, farebbe cambiare volto al piccolo paese (un’altra battaglia che da anni Lamberti sta combattendo, di cui abbiamo scritto tempo fa.

Estimatori di “peso”

Venuto a conoscenza del progetto, Massimo Bray, già ministro dei Beni Culturali, ha dichiarato “Sono sicuro che Villa Mezzabarba abbia i numeri per diventare un modello e un buon esempio per tanti altri casi simili – presenti in tutta Italia – che vogliano tentare di uscire dalla condizione di abbandono e trascuratezza in cui troppo spesso si trovano. Ho notato che, quando hanno successo, queste esperienze condividono alcune caratteristiche precise: una di queste è la comunione di intenti tra cittadinanza attiva e amministratori virtuosi, motivati dalla volontà di tutela e la valorizzazione di un bene culturale percepito come elemento intorno al quale si riconosce una comunità”.
L’associazione per il Parco Sud Milano (ma sarà discusso nella prossima riunione) potrebbe essere tra i tanti soggetti che contribuiranno alla creazione della fondazione. E voi?

 

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