Fisico e docente universitario Usa
Maria Rita D’Orsogna arriva a Zibido:
cosa c’è dietro esplorazioni e royalties?

Un’altra importante iniziativa organizzata dell’attivissima Associazione cittadini di Zibido San Giacomo per richiamare l’attenzione sul tema delle trivellazioni nel nostro territorio, cui la Regione ha dato il consenso senza neppure richiedere che l’azienda petrolifera (Apennine Energy spa) effettui la Valutazione di Impatto Ambientale: lunedì 13 luglio, alle ore 21, a Zibido si svolgerà un convegno che aiuterà a comprendere cosa ci cela dietro il business delle trivelle. A svelarlo sarà Maria Rita D’Orsogna, fisico e docente universitario della California State University di Los Angeles (qui sotto un suo breve profilo).
Un tema che dovrebbe interessare non solo noi cittadini, ma anche gli amministratori di Milano, Assago, Zibido San Giacomo, Basiglio, Gudo Gambaredo, Binasco, Lacchiarella, Casarile, Rozzano, Vernate, Noviglio, Pieve Emanuele, i comuni del Parco Agricolo Sud Milano (altri sono nella provincia di Pavia) coinvolti nel permesso di ricerca di idrocarburi denominato Badile, esteso su 154,5 kmq.
Come sopra scritto, nonostante le numerose attività di mobilitazione da parte dei comitati locali e delle associazioni ambientaliste, unitamente ad alcuni esponenti politici “trasversali” (M5S, FI, PD), cui si aggiunge il parere negativo dell’Ente Parco Agricolo Sud Milano, la Regione Lombardia ha deciso che l’Apennine Energy possa iniziare i lavori senza stabilire se le trivellazioni in un’area così delicata e con tutt’altra vocazione, possa produrre, come sarebbe logico aspettarsi, un effetto rilevante sullo stato di qualità delle componenti ambientali, inteso sia come ambiente antropizzato sia come ambiente naturale. Ma anche gli amministratori locali non hanno brillato per il loro impegno nella difesa del territorio.
Infatti, come noto, l’Associazione cittadini di Zibido San Giacomo, che prova tutte le strade per fermare le trivelle nel Parco Sud, ha dato vita a un ricorso al Tribunale amministrativo Regionale (TAR) della Lombardia: il tentativo di coinvolgere anche le singole amministrazioni locali ha visto l’adesione del solo comune di…

Fisico e docente universitario Usa
Maria Rita D’Orsogna arriva a Zibido:
cosa c’è dietro esplorazioni e royalties?

Un’altra importante iniziativa organizzata dell’attivissima Associazione cittadini di Zibido San Giacomo per richiamare l’attenzione sul tema delle trivellazioni nel nostro territorio, cui la Regione ha dato il consenso senza neppure richiedere che l’azienda petrolifera (Apennine Energy spa) effettui la Valutazione di Impatto Ambientale: lunedì 13 luglio, alle ore 21, a Zibido si svolgerà un convegno che aiuterà a comprendere cosa ci cela dietro il business delle trivelle. A svelarlo sarà Maria Rita D’Orsogna, fisico e docente universitario della California State University di Los Angeles (qui sotto un suo breve profilo).
Un tema che dovrebbe interessare non solo noi cittadini, ma anche gli amministratori di Milano, Assago, Zibido San Giacomo, Basiglio, Gudo Gambaredo, Binasco, Lacchiarella, Casarile, Rozzano, Vernate, Noviglio, Pieve Emanuele, i comuni del Parco Agricolo Sud Milano (altri sono nella provincia di Pavia) coinvolti nel permesso di ricerca di idrocarburi denominato Badile, esteso su 154,5 kmq.
Come sopra scritto, nonostante le numerose attività di mobilitazione da parte dei comitati locali e delle associazioni ambientaliste, unitamente ad alcuni esponenti politici “trasversali” (M5S, FI, PD), cui si aggiunge il parere negativo dell’Ente Parco Agricolo Sud Milano, la Regione Lombardia ha deciso che l’Apennine Energy possa iniziare i lavori senza stabilire se le trivellazioni in un’area così delicata e con tutt’altra vocazione, possa produrre, come sarebbe logico aspettarsi, un effetto rilevante sullo stato di qualità delle componenti ambientali, inteso sia come ambiente antropizzato sia come ambiente naturale. Ma anche gli amministratori locali non hanno brillato per il loro impegno nella difesa del territorio.
Infatti, come noto, l’Associazione cittadini di Zibido San Giacomo, che prova tutte le strade per fermare le trivelle nel Parco Sud, ha dato vita a un ricorso al Tribunale amministrativo Regionale (TAR) della Lombardia: il tentativo di coinvolgere anche le singole amministrazioni locali ha visto l’adesione del solo comune di Pieve Emanuele. Un disinteresse simile da parte di tutte le altre amministrazioni non può che lasciare l’amaro in bocca, per utilizzare un eufemismo!
Non facciamo come loro: interessiamoci a quanto può accadere al nostro territorio. Al Parco agricolo sud Milano.

Maria Rita D’Orsogna si racconta

Sono nata e cresciuta nel Bronx ed ho trascorso l’infanzia fra la tolleranza e la curiosità di New York City e la serenità e il verde di Lanciano, in provincia di Chieti. Mi sono laureata a Padova in Fisica nel 1996 e dopo aver trascorso del tempo a Milano, Parigi, Chicago e Washington sono approdata a Los Angeles, dove vivo stabilmente dal 1999.
È una città che ancora mi sorprende e che adoro, per tutta la sua ricchezza umana e culturale e non solo per il sole splendente della California.
Nel 2007 venni a sapere che l’ENI intendeva trasformare i vigneti di Ortona, lungo la costa teatina, in un campo di petrolio con annessa raffineria. Non so cosa sia scattato dentro di me ma, sebbene lontana, non potevo accettare che l’ENI portasse via un angolo d’Abruzzo e così, in un misto di amore italiano e di razionalità americana, ho dato tutto quello che avevo per salvare la contrada Feudo dalle grinfie dei petrolieri.
Grazie a una mobilitazione popolare senza precedenti in Abruzzo, ci siamo riusciti: l’ENI nel 2010 ha abbandonato quello che aveva sbandierato ai suoi investitori come il suo progetto più ambizioso in Italia.
Da allora non ho smesso mai. Ci sono concessioni petrolifere da Vercelli fino a Pantelleria, tutte in piccoli paradisi naturali. Cerco di usare tutto quello che il web offre per informare il cittadino comune, per rompere le scatole e per ricordare a petrolieri e politici che l’Italia non è l’Arabia Saudita.
Vengo in Italia frequentemente per conferenze e per sfatare i miti di Assomineraria e compari. Spesso mi dicono di essere ‘la pasionaria del petrolio’, invece il mio è soltanto un profondo senso di giustizia sociale e del dovere, sentimento stancante ma da cui non ci si può sottrarre.

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