Le periferie al centro della progettualità
Milano vince un bando Ue
per riqualificare Porto di Mare-Nosedo

Non sono ancora noti tutti i dettagli del progetto presentato dal Comune di Milano all’Ue e che ha vinto il bando Urban Innovative Actions (UIA), il cui obiettivo è di offrire alle autorità urbane risorse per testare nuove idee per affrontare i problemi relativi allo sviluppo urbano sostenibile. Di certo si sa che riguarda la zona a sud est di Milano e coinvolge la problematica area di Porto di Mare fino a raggiungere la Cascina comunale Nosedo, che dallo scorso anno è stata affidata in gestione a un gruppo di associazioni del territorio. Coltivazioni acquaponiche; sviluppo di nuovi modelli per la logistica dell’ultimo miglio; coinvolgimento di PMI e start-up nella gestione della filiera dell’agrifood; produzione e innovative modalità di consumo alimentare: sono questi gli elementi che hanno permesso a Milano di vincere il bando. Il budget totale stanziato dall’Ue per l’iniziativa UIA ammonta a 372 milioni di euro circa, di cui il progetto di Milano ne riceverà 6,2 milioni. Ben al di sotto della media, considerato che …

Le periferie al centro della progettualità
Milano vince un bando Ue
per riqualificare Porto di Mare-Nosedo

Non sono ancora noti tutti i dettagli del progetto presentato dal Comune di Milano all’Ue e che ha vinto il bando Urban Innovative Actions (UIA), il cui obiettivo è di offrire alle autorità urbane risorse per testare nuove idee per affrontare i problemi relativi allo sviluppo urbano sostenibile. Di certo si sa che riguarda la zona a sud est di Milano e coinvolge la problematica area di Porto di Mare fino a raggiungere la Cascina comunale Nosedo, che dallo scorso anno è stata affidata in gestione a un gruppo di associazioni del territorio. Coltivazioni acquaponiche; sviluppo di nuovi modelli per la logistica dell’ultimo miglio; coinvolgimento di PMI e start-up nella gestione della filiera dell’agrifood; produzione e innovative modalità di consumo alimentare: sono questi gli elementi che hanno permesso a Milano di vincere il bando.
Il budget totale stanziato dall’Ue per l’iniziativa UIA ammonta a 372 milioni di euro circa, di cui il progetto di Milano ne riceverà 6,2 milioni. Ben al di sotto della media, considerato che in totale sono state 378 le proposte pervenute per il bando provenienti da tutti i Paesi dell’Unione Europea (di cui ben 104 da regioni italiane).
La somma, secondo quanto si legge nel comunicato del comune di Milano, sarà investita per realizzare un polo agricolo d’eccellenza all’interno dell’area di Porto di Mare -ai confini della frangia urbana, tra il Parco Agricolo Sud Milano e il quartiere Mazzini-, in grado di coniugare cultura, miglioramento del sistema alimentare e imprenditoria giovanile.
Cuore del progetto è la riqualificazione della Cascina Nosedo, che diventerà il nuovo centro per l’innovazione aperta (Open Innovation Hub). L’antica struttura rurale, dopo anni di occupazioni abusive e lo sgombero del 2015, è oggi affidata ad associazioni territoriali che svolgono attività di presidio e di natura sociale. Grazie a Openagri, la cascina potrà ritrovare la sua antica vocazione, diventando punto di riferimento di un polo agricolo di innovazione. Volto a integrare competenze e nuove forme di imprenditorialità nel campo dell’agricoltura periurbana, Openagri coinvolgerà centri di ricerca, acceleratori di impresa, think tank per l’innovazione, valorizzando spazi urbani e agricoli. L’obiettivo sarà quindi quello di favorire processi di inclusione sociale e agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro di persone in difficoltà (ad esempio giovani in cerca di occupazione, stranieri…) oltre che promuovere l’uso in chiave culturale degli spazi.

Le periferie al centro delle sfide

Circa 359 milioni di persone – il 72% della popolazione totale dell’UE – vivono in città, paesi e sobborghi. Le aree urbane devono affrontare molteplici e interconnesse sfide legate al mondo del lavoro, la migrazione, la demografia, l’acqua e l’inquinamento del suolo … Ma, sono anche i motori di nuove idee e soluzioni, luoghi dinamici dove i cambiamenti avvengono su scala più ampia e ad un ritmo veloce.
Per rispondere alle sfide sempre più complesse che devono affrontare, le autorità urbane devono andare oltre le politiche dei servizi tradizionali – hanno bisogno di essere audaci e innovative.
Infatti, anche per il progetto di Milano, è fondamentale il coinvolgimento di piccole e medie imprese e start-up: le nuove tecnologie applicate alla produzione agricola, alla trasformazione e al consumo alimentare, la distribuzione dei prodotti e la gestione degli scarti di lavorazione saranno i principali ambiti di sperimentazione.
Ente capofila del progetto è il Comune di Milano con gli Assessorati alle Politiche del Lavoro, Attività produttive, Commercio e all’Urbanistica, Verde e  Agricoltura, cui si affiancano la Camera di Commercio, Industria e Agricoltura di Milano, Fondazione Politecnico di Milano, Fondazione Parco Tecnologico Padano e 12 partner tra Università, operatori privati selezionati tramite avviso pubblico e associazioni del territorio, con a capofila La Strada.
Così, mentre Milano riconferma la sua attenzione ai temi dell’agricoltura e del territorio periubano, spiace constatare che, ancora una volta, l’Ente Parco Agricolo Sud Milano non sia tra i soggetti proponenti (o quantomeno partecipanti) di questo progetto.

13 ottobre 2016

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