Chi vuole la cementificazione della Lombardia?
Comuni, partiti di destra e non pronti a favorirla
la legge 31/14 in Aula regionale il 16 maggio

Quando lo scorso 13 aprile abbiamo pubblicato la notizia che la Regione Lombardia, a scrutinio segreto, aveva chiesto la votazione per apportare modifiche urgenti all’articolo 5 della l.r. 28 novembre 2014, n. 31 “Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato”, qualcuno dei nostri lettori ci ha chiesto di conoscere i nomi dei consiglieri che hanno votato a favore.
È evidente che, essendo stato scelto lo scrutinio segreto (vale a dire che qualcuno si vergogna di far sapere cosa vota), è impossibile indicare i nomi. Ma qualcosa in più si può evincere dall’audio pubblicato online dalla Regione.
Come ricorderete, il risultato del voto è stato di 18 i no, 1 astenuto e 40 a favore (mancavano all’appello 20 consiglieri). In realtà, già ben sapete, qualcuno in più era presente (in totale i consiglieri regionali sono 80), perché scorrendo le varie votazioni del giorno gli “assenti” aumentano o diminuiscono a seconda dell’argomento in discussione. Comunque a favore si è espresso…

Chi vuole la cementificazione della Lombardia?
Comuni, partiti di destra e non pronti a favorirla
la legge 31/14 in Aula regionale il 16 maggio

Quando lo scorso 13 aprile abbiamo pubblicato la notizia che la Regione Lombardia, a scrutinio segreto, aveva chiesto la votazione per apportare modifiche urgenti all’articolo 5 della l.r. 28 novembre 2014, n. 31 “Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato”, qualcuno dei nostri lettori ci ha chiesto di conoscere i nomi dei consiglieri che hanno votato a favore.
È evidente che, essendo stato scelto lo scrutinio segreto (vale a dire che qualcuno si vergogna di far sapere cosa vota), è impossibile indicare i nomi. Ma qualcosa in più si può evincere dall’audio pubblicato online dalla Regione. Come ricorderete, il risultato del voto è stato di 18 i no, 1 astenuto e 40 a favore (mancavano all’appello 20 consiglieri). In realtà, già ben sapete, qualcuno in più era presente (in totale i consiglieri regionali sono 80), perché scorrendo le varie votazioni del giorno gli “assenti” aumentano o diminuiscono a seconda dell’argomento in discussione.

M5S no cemento, Pd favorevole

Il presidente del Consiglio ha dato la parola al rappresentante di un gruppo “contrario” e a uno “favorevole”:  il consigliere Gianmarco Corbetta del M5S esprime un No, mentre Jacopo Scandella del PD si pronuncia a favore.
In sintesi, non ci è dato di conoscere i nomi dei singoli politici che hanno votato Sì/No, però ora sappiamo che, alla posizione favorevole della maggioranza in Regione si oppone il M5S, mentre il PD è in accordo. Non è certo una novità: quest’ultimo, ormai è palese da anni, è abituato ad allearsi con il centrodestra. Talvolta però con evidenti contraddizioni (vedi a fondo pagina le precedenti dichiarazioni del PD). Inoltre, sapendo che i gruppi Consiliari sono così suddivisi:

Ambrosoli Presidente – 4 consiglieri

Fratelli d’Italia – 2 consiglieri

Forza Italia – 11 consiglieri

Gruppo Fuxia – 1 consigliere

Lombardia Popolare – 8 consiglieri

Lega – 15 consiglieri

Maroni presidente – 11 consiglieri

M5S – 9 consiglieri

PD – 17 consiglieri

Pensionati – 1 consigliere

Sel – 1 consigliere

ma in aula per questa votazione, che mancavano 20… Beh, vedete voi se riuscite a riconoscere da dove arrivano i voti favorevoli!

Fatto sta che, il prossimo 16 maggio le legge 31/14 andrà in aula e sarà nuovamente modificata: in pratica, ai 30 mesi, che scadono il primo giugno, si offre un ulteriore anno di tempo alle immobiliari per presentare i cosiddetti Piani Attuativi, che altrimenti verrebbero congelati.
La richiesta di proroga proviene in particolare dall’ANCI Lombardia (Associazione nazionale comuni d’Italia), appoggiata evidentemente da quasi tutti i partiti. L’Anci, però, stando a quanto si legge nel suo sito spiega così le sue ragioni: “… Anci Lombardia, ha avanzato delle proposte di modifica della Legge regionale 31 sul consumo di suolo, con l’obiettivo di permettere ai Comuni di poter effettivamente operare revisioni dei propri strumenti urbanistici al fine di rendere possibili gli interventi miranti alla riduzione del consumo di suolo… Ci auguriamo che il Consiglio regionale possa recepire la proposta di Anci Lombardia per rendere effettive le possibilità di ridurre il consumo di suolo”. Ognuno la legga come gli pare: per quanto ci riguarda, la interpretiamo come un “dateci la libertà di favorire l’edificazione”.

Parole in libertà di Scandella & Co

Lascia perplessi la lettura del blog del consigliere Scandella, di cui abbiamo selezionato solo alcuni post relativi al consumo di suolo e alla legge 31/14:
Scandella e Alloni (PD): “No alla cementificazione del Parco Sud. Maroni spieghi”
Milano, 5 agosto 2016. “Questi sono proprio gli effetti della legge regionale sul consumo di suolo che noi abbiamo ampiamente contestato, ma non c’è stato verso di farsi ascoltare e rimediare”, sono trancianti Jacopo Scandella e Agostino Alloni, consiglieri regionali del PD, che per anni hanno portato avanti una battaglia vera contro il consumo di suolo in Lombardia.
Il caso cui si riferiscono è quello di Basiglio, il Comune dove un progetto di un operatore immobiliare facente capo alla famiglia Berlusconi, vorrebbe cementificare, con 180.000 metri cubi di residenze, il limitare del Parco Sud di Milano.
“La legge sul consumo di suolo voluta da Maroni e dal centrodestra lo consente – insistono Scandella e Alloni -. In più, la Regione, che predica bene e razzola male, ci mette del suo per peggiorare la situazione, nominando un commissario per andare avanti nel progetto”.
I due consiglieri PD annunciano per settembre delle azioni contro questa decisione: “Maroni dovrà venire in Aula a spiegarci che cosa intende fare e se davvero vuole sacrificare ancora l’ambiente naturale lombardo per favorire la cementificazione e l’arricchimento di alcuni”.

 

Gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Lombardia – Comunicato Stampa
Consumo di Suolo, Scandella(PD): “In Lombardia numeri alle stelle, ma la Regione non permette ai comuni di fare varianti ai pgt”
Il PD presenta un proprio progetto di legge
Milano, 12 novembre 2015. Tra il 1999 e il 2012 in Lombardia si sono consumati ben 470 milioni di metri quadrati di aree agricole. 530 milioni sono i metri quadrati di nuovo consumo di suolo previsti nei piani di governo del territorio già approvati dai comuni lombardi. Questi sono i dati inseriti all’interno del documento economico e finanziario regionale votato nel pomeriggio in Commissione Territorio del Consiglio regionale con il solo voto favorevole della maggioranza. Il Partito democratico non ha partecipato al voto. “La Regione certifica che il consumo di suolo in Lombardia ha raggiunto cifre da record, ma fa poco o nulla per limitarne davvero l’abuso – dichiara il consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella -. Il quadro drammatico delineato all’interno del documento regionale si scontra infatti con l’inefficacia della legge regionale 31 approvata un anno fa. Il provvedimento, nato per contrastare l’abuso del suolo e riqualificare le aree dismesse, paradossalmente mette un freno ai comuni più virtuosi che in autonomia vorrebbero fare modifiche in riduzione ai pgt vigenti. Un evidente e pericoloso controsenso che abbiamo cercato di sanare con un emendamento ad hoc presentato alla legge di semplificazione un mese fa ma che la maggioranza ha bocciato senza appello”.
Di oggi è anche la pubblicazione del rapporto Ispra del 2015 che classifica la Lombardia, con l’11% di suolo consumato, al primo posto quale regione più cementificata d’Italia. Il Partito democratico ha depositato un proprio progetto di legge che mira a modificare questa stortura della legge regionale 31. “Lo chiedono gli enti locali attenti alla tutela del territorio soffocati dalla burocrazia – conclude Scandella, primo firmatario del provvedimento –. E’ un atto dovuto per chi ha a cuore il futuro dei cittadini lombardi”.

 

Gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Lombardia – Comunicato stampa
Suolo,  Scandella(PD): “Bocciato emendamento che corregge stortura legge. I comuni non possono fare modifiche in riduzione ai pgt”
Milano, 1 ottobre 2015. Questo pomeriggio la Commissione Territorio del Consiglio regionale è stata chiamata a votare un emendamento
del Partito democratico alla legge di semplificazione mirato a sanare un errore inserito nella legge regionale 31 del 2014 relativa alle
disposizioni per la riduzione del consumo di suolo. L’emendamento, con prima firma del consigliere regionale Jacopo Scandella, è stato
bocciato dalla maggioranza di centrodestra. “La legge regionale 31 – spiega Scandella –  paradossalmente mette un freno ai comuni più
virtuosi che in autonomia vorrebbero fare modifiche in riduzione ai pgt vigenti. Con l’emendamento abbiamo tentato di sanare questo
stortura nello spirito della legge stessa nata per contrastare l’abuso del suolo e riqualificare le aree dismesse. Ad oggi, nonostante la
circolare emanata dalla Giunta nei mesi scorsi, questo problema permane. Noi non molliamo la presa – aggiunge – al contrario
ripresenteremo l’emendamento in Aula in occasione della votazione della legge”.


Ma poi il PD vota a favore del via libera al nuovo cemento! Costanza logica di pensiero e nelle azioni. È proprio quanto ci si aspetterebbe da un partito e dal singolo politico. Meglio non avere
aspettative. Ma continuiamo a tentare di difendere il territorio. Ci stiamo organizzando… tenetevi liberi per la mattina del 16 maggio!



Chi vuole la cementificazione della Lombardia?

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