A Zibido non c’è il gas metano!
Ora Apennine deve bonificare l’area
Aiutiamo il Comitato locale a pagare il TAR

7 luglio 2017. È lo stesso Comune a darne notizia ufficiale, pur se anticipazioni si erano avute da parte dell’Associazione Cittadini di Zibido San Giacomo.
Nel sito del Comune si legge “Da un comunicato sintetico, diffuso dalla società Apennine Energy è giunta la conferma che la ricerca di gas metano prevista dall’autorizzazione ministeriale del pozzo Moirago 1dir si è conclusa. L’azienda ha raggiunto la profondità finale di 4.472 metri. Sono state registrate presenze di gas, accompagnate tuttavia da fuoriuscita di acqua e fanghi. Gli indicatori fin qui registrati suggeriscono una concentrazione di gas che la società giudica non sfruttabile commercialmente”.  Anche se, sempre nella nota, si legge che…

A Zibido non c’è il gas metano!
Ora Apennine deve bonificare l’area
Aiutiamo il Comitato locale a pagare il TAR

7 luglio 2017. È lo stesso Comune a darne notizia ufficiale, pur se anticipazioni si erano avute da parte dell’Associazione Cittadini di Zibido San Giacomo.
Nel sito del Comune si legge “Da un comunicato sintetico, diffuso dalla società Apennine Energy è giunta la conferma che la ricerca di gas metano prevista dall’autorizzazione ministeriale del pozzo Moirago 1dir si è conclusa. L’azienda ha raggiunto la profondità finale di 4.472 metri. Sono state registrate presenze di gas, accompagnate tuttavia da fuoriuscita di acqua e fanghi. Gli indicatori fin qui registrati suggeriscono una concentrazione di gas che la società giudica non sfruttabile commercialmente”.  Anche se, sempre nella nota, si legge

che “La società intende effettuare ulteriori valutazioni, ma se queste dovessero confermare quanto ipotizzato, saranno probabilmente seguite dalla chiusura delle operazioni sul pozzo Moirago 1 dir”.

La parola al sindaco di Zibido

Cosa succederà? “Fin dalle prime fasi, quando siamo stati informati della concessione ministeriale – sottolinea il sindaco Piero Garbelli – abbiamo avviato una consultazione tra i cittadini, partecipato a tutti i tavoli tecnici durante i quali sono state poste le osservazioni raccolte e avanzate delle specifiche richieste, sia di salvaguardia del territorio sia di impegno in opere o attività di mitigazione e compensazione. Per la prima tranche, quella di ricerca, era stato previsto un investimento a carico della società di circa 800.000 euro che dovrà essere garantito”.
In particolare, interventi sulla viabilità e la sicurezza urbana, la sistemazione di alcune aree verdi, la riqualificazione di alcuni impianti del campetto polivalente e opere quali: la realizzazione di un impianto fotovoltaico per il plesso scolastico e la riqualificazione energetica di alcuni edifici pubblici (Centro civico San Pietro, Centro civico Badile e Comune) oltre a forniture per la protezione civile. Ora l’azienda dovrà ripristinare i luoghi, smantellando tutti gli impianti, riqualificando e bonificando l’area”.

L’Associazione Cittadini di Zibido ha bisogno del supporto di tutti noi

Non dimentichiamoci del molto lavoro svolto da questa Associazione per tentare di scongiurare l’apertura dei pozzi della società Appennine. Non ultimo il ricorso al TAR. Purtroppo,  lo scorso 11 ottobre il TAR Lombardia ha rigettato il ricorso presentato dall’Associazione Cittadini Zibido San Giacomo, condannandola a pagare anche 6000 euro più oneri (1.560) per un totale di 7.560 euro divisi equamente per 2 tra Apennine Energy SpA e regione Lombardia.
L’Associazione è stata dai Giudici “non legittimata” a presentare il ricorso. 
”Non intendiamo questionare sul fatto se la sentenza del Tar sia corretta o meno -spiega Vincenzo Lepori, portavoce dell’associazione-, ma è evidente che non sia entrato nel merito, non avendo risposto ai quesiti posti dal nostro avvocato. Si è limitato a rispondere che la nostra associazione non ha la legittimazione ad agire in giudizio in quanto non riconosciuta tra quelle di protezione ambientale, che devono possedere determinate caratteristiche, quali: ‘lo stabile collegamento col territorio, consolidatosi nel tempo e la rappresentatività della collettività locale di riferimento, requisito quest’ultimo, che non può prescindere dalla considerazione, quanto meno indiziaria, del numero delle persone fisiche costituenti l’associazione’. Di fatto il Tar non si è pronunciato sui nostri quesiti e quindi neppure sul fatto che il decreto della Regione Lombardia relativo al permesso di ricerca sia effettivamente corretto”.
Arrivare a pagare 7.560 euro per una “non sentenza che sia entrata nello sppecifico” ci sembra un paradosso. Ma  si deve saldare il conto.
Qui di seguito troverete i dati necessari a chi vuole fare un’offerta per aiutare l’associazione cittadini Zibido San Giacomo a pagare quanto richiesto dal TAR Lombardia.
Per chi vuole contribuire con un bonifico l’IBAN è BANCO POPOLARE SOCIETÀ COOPERATIVA
C/C: ASSOCIAZIONE CITTADINI ZIBIDO SAN GIACOMO IBAN: IT11X0503433680000000005289 Causale: Spese Sentenza Tar

Appennine se ne va

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