Bocconi avvelenati della legge ammazzasuolo:
nuovi progetti edilizi deturperanno il Municipio 5
e il Parco Ticinello. Pur con i caseggiati deserti!

14 luglio 2017. Il video che qui proponiamo, realizzato nel novembre scorso da Michele Schena e pubblicato su ilcielosumilano.it, descrive impietosamente la desolazione di fabbricati e caseggiati deserti e degradati nel Municipio 5, frutto avvelenato delle foghe costruttive dell’ex palazzinaro Salvatore Ligresti e dei compiacenti amministratori politici, che hanno avallato tutto ciò.
Bene, una nuova ondata edificatoria sta per abbattersi nella zona sud di Milano, e più precisamente nel suo Municipio 5. Il merito non è questa volta delle logiche speculative della “Milano da Bere”, ma della legge regionale 31/2014 che, lungi dal limitare il consumo di suolo come afferma il suo titolo, ha dato mano libera ai costruttori di attuare tutte le previsioni dell’ipertrofico PGT (Piano di Governo del Territorio). E le immobiliari si sono portate avanti: nel rischio di vedere sfumare nel tempo una simile cuccagna, hanno intasato gli uffici comunali milanesi di Piani Attuativi, ovvero i progetti di avvio ai lavori.
Nel Municipio 5 sono almeno tre i progetti di peso, tutti sui confini del Parco Agricolo Sud Milano: Vaiano Valle, Cascina Basmetto e Bellarmino. Ci concentriamo su quest’ultima area non perché le altre siano meno impattanti (anzi), ma perché i piani edilizi sui terreni tra via Dudovich e via Bellarmino vanno a impattare pesantemente con il Parco del Ticinello e la sua Cascina Campazzo…

 

Bocconi avvelenati della legge ammazzasuolo:
nuovi progetti edilizi deturperanno il Municipio 5
e il Parco Ticinello. Pur con i caseggiati deserti!

14 luglio 2017. Il video che qui proponiamo, realizzato nel novembre scorso da Michele Schena e pubblicato su ilcielosumilano.it, descrive impietosamente la desolazione di fabbricati e caseggiati deserti e degradati nel Municipio 5, frutto avvelenato delle foghe costruttive dell’ex palazzinaro Salvatore Ligresti e dei compiacenti amministratori politici, che hanno avallato tutto ciò.
Bene, una nuova ondata edificatoria sta per abbattersi nella zona sud di Milano, e più precisamente nel suo Municipio 5. Il merito non è questa volta delle logiche speculative della “Milano da Bere”, ma della legge regionale 31/2014 che, lungi dal limitare il consumo di suolo come afferma il suo titolo, ha dato mano libera ai costruttori di attuare tutte le previsioni dell’ipertrofico PGT (Piano di Governo del Territorio). E le immobiliari si sono portate avanti: nel rischio di vedere sfumare nel tempo una simile cuccagna, hanno intasato gli uffici comunali milanesi di Piani Attuativi, ovvero i progetti di avvio ai lavori.
Nel Municipio 5 sono almeno tre i progetti di peso, tutti sui confini del Parco Agricolo Sud Milano: Vaiano Valle, Cascina Basmetto e Bellarmino. Ci concentriamo su quest’ultima area non perché le altre siano meno impattanti (anzi), ma perché i piani edilizi sui terreni tra via Dudovich e via Bellarmino vanno a impattare pesantemente con il Parco del Ticinello e la sua Cascina Campazzo.

Diritti acquisiti e aree verdi danneggiate

Sappiamo di certo che la proprietà dell’area, riconducibile alla società assicurativa Unipol (rilevata grazie al fallimento Ligresti), ha presentato recentemente un Piano attuativo su un’area di 170mila mq, di cui 60mila edificabili. Il progetto non è attualmente ancora disponibile alla cittadinanza, ma il dato certo è che il PGT milanese permette in quest’area la realizzazione di ben 300mila mc di residenziale. L’impatto dei nuovi edifici sarà quindi ragguardevole e si riverbererà sul limitrofo Parco del Ticinello, su cui l’Amministrazione comunale ha investito e continua a investirci parecchio: addirittura, non è da escludere che l’ombra dei nuovi caseggiati vada a coprire i tetti della Cascina Campazzo, cuore del parco urbano e porta d’accesso al Parco Sud.
Non a caso la precedente amministrazione milanese, e segnatamente l’ex vicesindaca Lucia De Cesaris, aveva avuto contatti con la proprietà per spostare i diritti edificatori su aree meno impattanti. Ma, evidentemente, senza successo. E ora il progetto passa all’assessore Pierfrancesco Maran, che dovrà ottemperare ai diritti acquisiti dei costruttori, spalleggiati dalla legge regionale “ammazzasuoli”: punterà i piedi sulla tutela di un’area verde strategica, amata -e difesa tante volte dagli sfratti di Ligresti- dai cittadini del quartiere. Sappiamo che il progetto, per via delle imponenti dimensioni, è soggetto alla procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica), che prescrive il coinvolgimento dei cittadini e dei portatori di interessi, anche quelli diffusi. Tra questi ci sarà certamente l’Associazione per il Parco Sud Milano e, con il forte seguito locale, il Comitato per il Parco Ticinello.
Assessore, se dovesse sentirsi solo ci faccia un fischio. Sì, ci faccia sognare. In tanto ci permettiamo di ricordarle che in zona, di aree dismesse e abbandonate ve ne sono in abbondanza, e che il suolo è un bene primario, non riproducibile. Magari si potrebbero quantomeno raddoppiare gli oneri di urbanizzazione da chiedere alle immobiliari, se proprio vogliono costruire su territori verdi! Lo suggerisce anche l’INU (Istituto Nazionale Urbanistica) che sottolinea “Il nostro sistema è incredibilmente sbilanciato sul guadagno privato piuttosto che sul ritorno pubblico!”. Ovvero, si svendono territori rilasciando concessioni edilizie a prezzi stracciati, con esorbitanti ritorni per le immobiliari: il Comune di Milano incassa solo l’8% del valore del costruito mentre a Monaco di Baviera l’amministrazione ne ricava circa il 30%.

progetti edilizi Municipio 5

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *