Dopo le denunce dei Comuni del Parco
Città Metropolitana, per i rifiuti
si affida alla tecnologia spaziale

1 dicembre 2018. Certo il rilevamento dei cambiamenti climatici, la scoperta di pianeti non appartenenti al sistema solare, l’approfondimento delle immense esplosioni cosmiche sono tematiche che nella quotidianità del singolo cittadino possono essere ritenute scarsamente coinvolgenti. Però, se con lo stesso sistema si possono “acchiappare” visualmente gli scaricatori di rifiuti (categoria numerosa) ai bordi dei parchi e in ogni dove, il ricorso a strumenti supertecnologici quali i satelliti dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), beh, allora a noi che poco guardiamo le stelle (non è vero!) e ben più alle discariche abusive, l’iniziativa di ricorrere a un tale sofisticato sistema non dispiace proprio. È quanto Città Metropolitana (CM), in seguito alle denunce del marzo 2017 dei Comuni dell’area Est del Parco Sud-Est (tra cui Carpiano, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, Melegnano, Mediglia, Segrate, Settala, Tribiano, Vizzolo, Paullo) sta realizzando, con l’accordo raggiunto tra CM e ASI in cui si prevede il monitoraggio satellitare, che consentirebbe di avere immagini dai luoghi in cui è stato scaricato il solito materasso e ben di più. E speriamo che l’accordo possa essere ampliato a tutte le aree: non è solo a Sud-Est che si trovano rifiuti piazzati abusivamente.

Rifiuti tecnologia spaziale

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