Ippica di San Siro: proprietà vuole togliere il vincolo
ma Palazzo Marino mette in campo i suoi avvocati
per mantenere le tutele dell’ampio spazio verde

5 giugno 2020. Sull’area di San Siro si gioca una partita urbanistica molto complessa e delicata per l’area del Parco Sud che comprende il nord-ovest cittadino: riguarda non solo il progetto stadio e coinvolge diversi attori presenti sul territorio con differenti interessi, affidabilità, obiettivi. In sostanza, si contrappongono gli interessi dei cittadini, che vogliono il mantenimento e la valorizzazione del verde, e le immobiliari, tese allo sfruttamento delle loro proprietà.
Uno di questi soggetti è Snaitech, proprietaria dell’Ippodromo del galoppo, che ha presentato ricorso al Consiglio di Stato chiedendo l’annullamento del vincolo monumentale apposto sulle sue aree nel lontano 2004: 1,5 milioni di mq di verde ippico e pregiate scuderie, uno straordinario patrimonio per l’ecosistema urbano non a caso incluso nel perimetro del Parco Sud Milano.
Ieri, in Consiglio comunale, l’assessore Maran, rispondendo a un’interrogazione del consigliere verde Enrico Fedrighini, ha comunicato la decisione del Comune di Milano di costituirsi in giudizio al Consiglio di Stato contro Snaitech. La deliberà passerà in Giunta Comunale oggi stesso.
“Una scelta opportuna e importante in difesa dell’interesse pubblico –afferma Enrico Fedrighini-. Un’ottima notizia per chi ritiene che la tutela del meraviglioso polmone verde ippico di San Siro rappresenti un obiettivo strategico per il nord ovest milanese”. E, aggiungiamo noi, di tutto il Parco Sud. Lo testimonia l’impegno della nostra e altre associazioni ambientaliste (soprattutto Italia Nostra) per ottenere il vincolo della Sovrintendenza su questa area.

Comune di Milano a difesa del verde del galoppatoio

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