Parco Sud con aree naturali? No Grazie
La destra è assolutamente contro.
E la Regione Lombardia dice sproloqui

6 febbraio 2021. Lo scorso 4 febbraio il Consiglio della Città Metropolitana ha votato la delimitazione delle aree a Parco Naturale all’interno del Parco Agricolo Sud Milano.
Dopo quello dell’Assemblea dei sindaci del Parco Sud, anche in questo caso il voto è stato a stato a favore: 15 per il sì e 6 contrari, tutti del centro destra: Ettore Fusco – vice sindaco di Opera, Marco Ballarini – sindaco Corbetta, Vito Bellomo – Consigliere comunale Melegnano, Cocucci Vera Fiammetta Silvana Solange – Consigliere Mediglia, Raffaele Cucchi – Sindaco Parabiago e Angelo Antonio di Lauro – consigliere comunale Cinisello Balsamo.
Ora la proposta passa alla Regione Lombardia, che a giudicare dalle dichiarazioni di Fabio Rolfi, assessore all’alimentazione, agricoltura e sistemi verdi, non l’ha certo presa bene: ““Milano con Expo è stata capitale mondiale del cibo prodotto grazie a una agricoltura sostenibile. La città metropolitana invece ha una visione ‘agrifobica’ che strizza l’occhio a un ambientalismo ideologico e che intende criminalizzare e punire l’agricoltura del Parco agricolo sud, eliminandola dai confini di Milano. Ci aspettiamo una presa di posizione del sindaco del capoluogo, visto che all’epoca è stato a capo della macchina organizzativa di Expo. Spero non si rimangi tutti i messaggi mandati allora”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, in merito alla approvazione, da parte del Consiglio della Città metropolitana di Milano, della proposta di perimetro per l’istituzione del parco naturale nel territorio del Parco agricolo sud.
Una forzatura istituzionale
“La Città metropolitana – ha ricordato l’assessore – sta sbagliando nel contenuto, nei tempi e nelle modalità. Non c’era l’esigenza di una forzatura istituzionale sul Parco agricolo Sud Milano, soprattutto in un percorso che deve portare alla nascita di un unico grande parco urbano e agricolo milanese, in attuazione della legge 28. Questo deve essere l’obiettivo condiviso da tutti”.
Non è il momento delle divisioni
“Non è il momento delle divisioni – ha aggiunto – e delle azioni da campagna elettorale e non è il momento delle imposizioni. Si deve trovare una condivisione dei temi tra tutti gli attori che ruotano intorno al parco, anche con le aziende agricole che con la loro attività già ampiamente sostenibile a livello ambientale contribuiscono a creare una cintura verde intorno alla città”.
Regione disponibile al confronto
“La Regione Lombardia – ha concluso l’assessore Rolfi – è ancora disponibile al confronto e a una mediazione, ma non saremo certo noi ad avallare una proposta sbagliata e una visione anti impresa che mira a punire il mondo agricolo. Le associazioni di categoria hanno già raccolto più di mille firme, segno della contrarietà del territorio. Consiglierei ai sindaci che hanno votato questa proposta una riflessione ulteriore e una interlocuzione più approfondita”.
È il caso di ricordare che il centrodestra non è solo il partito dei cacciatori: gli ambientalisti e gli animalisti del centrodestra non hanno qualcosa da dire?

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