Mattarella e magistratura danno torto alle obiezioni
di agricoltori sviati da due loro associazioni
Intanto da due anni tutto è bloccato in Regione

26 gennaio 2023. È di questi giorni la (buona) notizia: il Presidente della Repubblica ha respinto sette ricorsi contro il Parco Naturale che dovrebbe essere istituito all’interno del Parco Sud. Corretto il lavoro di Parco Agricolo Sud Milano nel perimetrare 8.326 ettari di aree naturali pregiate dove non sarà possibile cacciare: Fontanile Nuovo di Bareggio-Bosco di Cusago; Campagna di Buccinasco-Noviglio-Zibido, Zona Umida di Pasturago e corso del Ticinello; Oasi di Lacchiarella e il lago di Basiglio, Lambro e Addetta, Carengione e Muzzetta; Parco dei Fontanili di Rho e Bosco in Città; Lambro Meridionale.

Antefatto 1. Il perché del Parco Naturale nel Parco Agricolo Sud Milano

In Lombardia la caccia è ammessa anche all’interno dei Parchi Regionali. Per contro la legge nazionale sulle aree protette (legge che chiama “naturali” tutti i parchi regionali) non lo consente. Questa ragione per cui i parchi lombardi non erano e non sono riconosciuti dallo Stato.
Per ovviare in parte a questo inconveniente la Lombardia, nel lontano 1996, decise di ricavare all’interno dei vasti parchi regionali delle aree ristrette più pregiate che, ognuno con una sua distinta legge istitutiva, sarebbero diventati “parchi regionali naturali” in osservanza alla legge statale.

Antefatto 2. Il blocco in Regione

La maggior parte dei parchi regionali (14 su 24) già da molti anni ha individuato al suo interno le aree in cui vietare la caccia (parco naturale) e il Consiglio Regionale ha conseguentemente provveduto ad approvare le singole leggi istitutive: la prima nel 2002 (Parco Naturale del Monte Barro) e l’ultima nel 2011 (Parco Naturale delle Groane, all’interno dell’omonimo Parco Regionale). Il Parco Sud, dopo un incomprensibile ritardo di anni, nel novembre 2020 ha finalmente ufficializzato l’individuazione del suo “parco naturale”, ha ottenuto l’assenso del 70 % dei Comuni e quindi, dopo il voto del Consiglio Metropolitano del marzo 2021, ha trasmesso alla Regione la sua proposta di perimetro. Regione che avrebbe dovuto completare l’iter con il varo della legge istitutiva. Da due anni è tutto fermo.

Antefatto 3. I ricorsi avversi

Nonostante l’individuazione del perimetro delle future aree in cui sarà vietata la caccia sia stata preceduta da uno studio tecnico interno all’ente parco e poi da un secondo studio tecnico commissionato a esperti del Politecnico, nonostante siano state eseguite numerosissime consultazioni di tutte le parti interessate – associazioni sindacali agricole in primis – che hanno portato anche a modificare la prima proposta di perimetro, nonostante il larghissimo consenso dei Comuni, nonostante tutto questo, ben 38 aziende agricole hanno impugnato gli atti del Parco presentando sette ricorsi al Presidente della Repubblica.

Fatto

Nei giorni scorsi, supportato dal parere decisivo del Consiglio di Stato, il Presidente della Repubblica, con proprio decreto, ha respinto tutti e sette i ricorsi, confermando che la proposta di perimetrazione dell’istituendo Parco Agricolo Naturale Regionale Sud Milano è perfettamente legittima e non danneggia nel modo più assoluto l’attività economica delle imprese agricole. Grande vittoria dell’ente Parco Sud, e grande vittoria di coloro che hanno sempre sostenuto che le rimostranze di una parte degli agricoltori fossero prive di motivazioni “serie”.
Ora resta da attendere che il TAR respinga anche l’ultimo ricorso ancora in itinere, quello proposto da Federcaccia che però, incrociamo le dita, dopo il respingimento degli altri sette, non ha grandi speranze di essere accolto.

Commento 1

Già da molti anni, nel mondo economico che opera in agricoltura, alcuni settori hanno fatto grandi passi avanti verso la modernizzazione legata a una modalità di produzione più sostenibile, e non stiamo parlando solo di agricoltura biologica, bensì di tutte le modalità produttive che fanno riferimento a quella nuova disciplina chiamata “agroecologia”.
Accanto a questi settori però, purtroppo, persiste una larghissima fetta di agricoltori che confonde il proprio campo con il proprio giardino di casa e che stenta a modernizzarsi culturalmente, probabilmente anche poco aiutata in questo dalle proprie organizzazione sindacali.

Commento 2

Ci aspettiamo che il prossimo Consiglio Regionale e la prossima Giunta, una volta eletti e insediati, non perdano altro tempo e istituiscano il Parco Agricolo Naturale Regionale Sud Milano. Ora non ci sono più scuse.

Paolo Lozza

Bocciati i ricorsi contrari al Parco naturale del Parco Sud

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