Presidio a Città Metropolitana: analisi subito
ai campi agricoli di Colturano
irrigati da 40 anni con acque inquinate
Mercoledì 25 giugno, ore 15, presidio a via Vivaio 1, Milano, per sensibilizzare i decisori pubblici.
C’è un grave caso di inquinamento di una roggia irrigua, denominata roggia Colturana, nel territorio del comune di Colturano. Grave, non solo per le conseguenze di avvelenamento da un cocktail di veleni industriali di un corso d’acqua che irriga campi coltivati, ma anche perché il fatto si è protratto per decenni, con la latitanza di chi doveva controllare. È un caso incontrovertibile: la quasi totalità delle decine di aziende operanti nel polo industriale di Colturano hanno per decenni scaricato liquami delle proprie lavorazioni industriali non al depuratore consortile di CAP, ma li hanno sversati nella roggia che passa sotto i capannoni, per poi riversarsi alle acque di irrigazione.
Lo stato di inquinamento era ed è drammaticamente palese: quando nel febbraio 2022 su segnalazione dell’allora Assessore comunale all’Ambiente e dei cittadini attivi (Sentinelle dell’Associazione Parco Sud) arrivarono le autorità preposte, le GEV verbalizzarono la “presenza di reflui maleodoranti e, in corrispondenza di un salto di quota, di schiuma di colore biancastro tendente al marrone/grigio”.
In questi tre anni, le associazioni scriventi hanno operato in spirito collaborativo per la soluzione del problema, ma si sono trovate davanti un’inerzia spaventosa, con negazioni, minimizzazioni e travisamento dei fatti.
Ci sono voluti tre anni di contatti reiterati, di assemblee, di diffide e un esposto alla Procura della Repubblica: per sopperire alle inadempienze pubbliche, le associazioni sono giunte al punto, a loro spese, di prelevare -in presenza di pubblici ufficiali- campioni di acque-fanghi-terreni agricoli, di farli analizzare da un laboratorio chimico certificato e di peritarli tramite un consulente chimico forense accreditato: gli ampi sforamenti degli inquinanti rispetto ai limiti di legge sono un dato incontrovertibile.
Grazie alle pressioni citate e all’azione della Magistratura, gli Enti pubblici hanno tardivamente superato le inerzie, e finalmente possiamo affermare che la quasi totalità degli scarichi è cessata.
Ma c’è una ragione impellente per cui noi cittadini e associazioni ambientaliste manife Città Metropolitana Milano, stiamo.
Non conoscere lo stato di contaminazione dei terreni significa mettere a rischio la salute di cittadini e consumatori. Nonostante le richieste, reiterate dal lontano aprile 2023, né la proprietà (Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e ) né gli Enti pubblici hanno proceduto ad analizzare i terreni.
I cittadini di Colturano e le associazioni ambientaliste WWF Sud Milano-Martesana, Legambiente Lombardia e Associazione per il Parco Sud Milano chiedono ai consiglieri metropolitani e alle istituzioni tutte di attivarsi, affinché si chiuda definitivamente questa scandalosa vicenda.
Per saperne di più….
INQUINAMENTO IDRICO-AMBIENTALE DEL POLO INDUSTRIALE DI VIA DELLE INDUSTRIE A COLTURANO (MI)
Cronistoria sintetica
Gennaio 2022: Christian Blundo, allora assessore all’Ambiente del comune di Colturano, viene a conoscenza, su segnalazione di un agricoltore, di uno sversamento maleodorante nella roggia irrigua Colturana, proveniente dal polo industriale del paese. L’assessore si confronta nei giorni successivi con l’ufficio tecnico e il Sindaco Giulio Guala, avendo come risposta di non preoccuparsi perché i terreni erano privati.
Febbraio 2022: L’assessore Blundo contatta Tony Bruson, responsabile delle Sentinelle dell’Associazione Parco Sud Milano.
17 febbraio 2022: Blundo e Bruson procedono ad un sopralluogo nel luogo indicato e chiamano i tecnici di ARPA Lombardia e di CAP Holding, società pubblica che gestisce il ciclo delle acque prevalentemente nel Milanese (vedi foto a, b, c, d).
25 febbraio 2022: con nota di protocollo n. 1041/2022 (allegato A) ARPA inoltra al Comune di Colturano il verbale di sopralluogo di emergenza del 17/02/2022 per segnalazione di scarico anomalo in cavo irriguo tombinato presso Via delle Industrie. In tale documento si legge “…giunti in corrispondenza del cavo segnalato è stato accertato che lo stesso era interessato dalla presenza di reflui maleodoranti e, in corrispondenza di un salto di un salto di quota, di schiuma di colore biancastro tendente al marrone/grigio, probabilmente a reflui fognari. Si è proceduto a prelevare un campione di refluo la prova istantanea con il reattivo di Nessler che ha immediatamente riconosciuto la presenza di ammoniaca in concentrazione significativa (colorazione arancione).
Si è poi proceduto a prelevare un campione da sottoporre ad analisi chimica a titolo conoscitivo del quale siamo in attesa del referto da parte del Laboratorio ARPA di Parabiago…”. Purtroppo, nonostante esplicite richieste, non ci sono mai stati forniti i dati del referto di queste analisi chimiche.
Si legge ancora “…si resta in attesa delle risultanze della video ispezione per definire gli ulteriori accertamenti tecnici amministrativi finalizzati a individuare violazioni alla normativa vigente in materia di acque e gli interventi necessari a ripristinare le condizioni originarie del cavo irriguo…”. E, a seguire: “…Tenuto conto che l’agglomerato è servito da pubblica fognatura a sensi dell’articolo 5 comma 4 della l.r n6 del 29 marzo 2019 dovrà essere ordinato mediante provvedimento sindacale l’immediata disattivazione di tutti gli scarichi di acque reflue non autorizzate nel tratto di cavo irriguo tombinato e il conseguente allacciamento degli stessi alla rete fognaria in osservanza all’obbligo di cui al comma 1 dello stesso articolo…”.
15 e 16 marzo 2022: come richiesto da Arpa Lombardia nel suo verbale del 25/02/2022, CAP Holding effettua, mediante periscopio, una verifica della pubblica fognatura il cui esito, relazionato nella nota datata 04.04.2022 prot. 3297 – protocollo Comune Colturano n.1831/2022 (allegato B1, B2), ha evidenziato che alla rete di pubblica fognatura collegata alla stazione di sollevamento risultavano allacciate solo 2 utenze su 50 (in data odierna le aziende allacciate sarebbero 5). Tutti gli altri insediamenti industriali della via sono risultati collegati alla “rete acque bianche” e sversano quindi direttamente nella roggia Colturana, che attraversa e irriga campi coltivati a mais del territorio e le cui acque sboccano nel canale a elevata valenza naturale dell’Addetta. Nel testo della nota di CAP Holding si legge “…tenuto conto, inoltre, degli odori lamentati da alcuni utenti presenti nel comparto, si fa presente che in sede di istanza di allacciamento ed eventualmente con sopralluoghi mirati, lo scrivente gestore del servizio idrico procederà ad un approfondimento sull’eventuale origine industriale di acque di scarico dagli edifici presenti nella via delle Industrie…”.
27 giugno 2022: il Sindaco di Colturano emette n. 45 ordinanze (allegato C) in cui prescrive ai titolari degli scarichi con recapito nella rete acque bianche di allacciarsi alla rete di pubblica fognatura, realizzata nei pressi del polo industriale sin dal 2011. Ai proprietari degli immobili che insistono sulla via è stato ordinato di presentare, entro e non oltre 120 giorni, richiesta di allacciamento alla rete fognaria di acque reflue domestiche, ai sensi del Regolamento Regionale n. 6/2006 art. 22.
Nell’ordinanza sindacale non è stata altresì ordinata l’immediata disattivazione di tutti gli scarichi di acque reflue non autorizzati nel tratto di cavo irriguo tombinato.
27 ottobre 2022: scadono le ordinanze sindacali di allaccio alla rete fognaria, senza che siano state rispettate e che il comune di Colturano abbia fatto alcunché: quindi gli scarichi non autorizzati di acque reflue industriali in cavo irriguo sono a tutt’oggi attivi. I reflui continuano ad essere maleodoranti, con presenza di schiuma e patina di colore grigio e nero sulla superficie dell’acqua della roggia.
30 dicembre 2022: le associazioni ambientaliste Associazione per il Parco Sud Milano, Legambiente Lombardia e WWF Lombardia emettono un comunicato stampa dal titolo “La roggia Colturana è costantemente inquinata da industrie che non rispettano la legge. Tuteliamo la salute dei cittadini, l’ambiente e l’agricoltura” in cui manifestano preoccupazione e chiedono “…alle autorità competenti di procedere al più presto per sanare questa situazione insostenibile e fuori legge…” (allegato D).
28 febbraio 2023: ATO -Ambito Territoriale ottimale di Città Metropolitana Milanese- scrive al comune di Colturano sulla regolarizzazione degli scarichi in cavo irriguo tombinato presso Viale delle industrie (allegato E). “…la presente autorità evidenzia che gli scarichi di cui trattasi devono essere conferiti in pubblica fognatura nel rispetto delle disposizioni vigenti e rimette a Codesto spettabile comune l’adozione di eventuali provvedimenti che riterrà necessari, conseguenti alle ordinanze sindacali già emesse…”.
26 aprile 2023: a seguito della mancanza di riscontri concreti, l’Associazione per il Parco Sud Milano e il WWF Martesana Sud Milano presentano una diffida al Sindaco (allegato Diffida Comune di Colturano), avvalendosi del supporto dell’avvocatessa Veronica Dini.
Specificato che la situazione è in contrasto con le leggi e norme in materia ambientale, si contestano la violazione di norme di tutela ambientale e sanitaria che interessano terreni agricoli e si chiede “anche alla luce del d.lgs. 1985/2005- il Comune di Colturano a provvedere, entro e non oltre 10 giorni dal ricevimento della presente, a:
1. dare piena e completa esecuzione alle ordinanze trasmesse il 24/6/2022;
2. dar conto dell’attività di vigilanza attuata dalla Polizia Locale,
3. dar conto dell’attività istruttoria compiuta dagli Uffici comunali, anche in relazione all’origine e al tipo di scarichi che riversano in roggia, e della corrispondenza intercorsa con le Autorità ambientali e sanitarie competenti;
4. trasmettere le analisi del campione di acqua raccolto da Arpa il 17/2/2022;
5. provvedere alla caratterizzazione delle acque e dei terreni pubblici;
6. attivarsi presso i proprietari privati dei terreni di via Delle Industrie che si trovano in prossimità della roggia Colturana affinché provvedano ai medesimi adempimenti, anche ai fini di quanto previsto dagli artt. 94, 133 e 137 d.lgs. 152/2006;
7. assumere tutti i provvedimenti di legge, anche in via preventiva e d’urgenza, volti a mettere in sicurezza le aree potenzialmente contaminate, anche a fini di tutela della salute pubblica.
Diversamente, i miei assistiti si attiveranno nelle sedi giudiziarie competenti, senza ulteriori comunicazioni”.
12 luglio 2023: rimaste inevase tutte le richieste della diffida, l’Associazione per il Parco Sud Milano e il WWF Martesana Sud Milano, rappresentate dall’avvocatessa Veronica Dini, depositano un esposto (allegato Esposto Dini), attraverso cui “chiedono che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lodi voglia disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti esposti e documentati in narrativa, valutando gli eventuali profili d’illiceità penale degli stessi e, nel caso, individuare gli eventuali soggetti responsabili, al fine di procedere nei loro confronti e disporre gli atti più idonei a tutelare il territorio, oltre che la salute dei cittadini e dei consumatori”.
18 ottobre 2023: Le Sentinelle dell’Associazione per il Parco Sud effettuano un campionamento delle acque e dei fanghi nella roggia Colturana a valle degli scarichi industriali, alla presenza di rappresentanti delle Guardie ecologiche volontarie (GEV) di Città Metropolitana. Le analisi (allegati Rapporto Acqua di scarico e Rapporto Fango) -effettuate da un laboratorio abilitato- evidenziano la presenza di inquinanti sopra i livelli consentiti.
22 novembre 2023: viene fatta effettuare una perizia dei dati campionati al dottor Oscar Ghizzoni, consulente chimico forense accreditato (allegato Perizia Campionamenti), che evidenzia nelle acque una elevata concentrazione di azoto ammoniacale. Nei fanghi si rilevano altrettante elevate concentrazioni di idrocarburi pesanti C>12 e di metalli pesanti (Cromo, Cromo VI, Nichel Rame, Stagno e altri). Le conclusioni sono allarmanti: “I livelli di inquinanti rilevati superano di molto i limiti previsti dalla normativa dedicata (D.lgs n. 152/06, successive modifiche ed integrazioni), e in assenza di un tempestivo intervento, rischiano di produrre danni rilevanti per quanto riguarda lo stato di salute dell’ambiente, delle colture e degli abitanti delle zone vicinali”.
5 dicembre 2023: per informare tutti i soggetti coinvolti, viene inviata una nuova diffida (allegato Diffida 2) a: Comune di Colturano, ARPA Lombardia – Dipartimento di
Milano, Monza e Brianza, CAP Holding S.p.A., ATO – Ufficio D’Ambito Città Metropolitana di Milano – Azienda Speciale, Città Metropolitana di Milano – settore bonifiche, Regione Lombardia Direzione Generale – Agricoltura, Regione Lombardia Direzione Generale -Alimentazione e Sistemi Verdi, Direzione Ambiente e Clima. Nella diffida si richiede l’allacciamento alla rete fognaria, con le relative sanzioni delle aziende inadempienti, nonché – vista la potenziale gravità dell’inquinamento- la caratterizzazione e la bonifica delle aree interessate.
In essa si rileva: “Alla luce di tali ultime circostanze, emerge, con chiarezza, la fondatezza delle denunce sollevate, oltre che la gravità delle conseguenze dell’inerzia perpetrata dall’Amministrazione comunale e dagli organi di controllo. Si rende, dunque, ora, necessario e improcrastinabile non solo dare piena e completa esecuzione alle ordinanze comunali del 24/6/2022, ma attivarsi altresì per la caratterizzazione dell’area potenzialmente interessata dalla contaminazione e assumere i provvedimenti necessari conseguenti a tutela della salute pubblica”.
14 dicembre 2023: Conferenza stampa nella sede di Città Metropolitana, per informare i cittadini dei rischi alla salute e all’ambiente dovuti all’inquinamento della roggia irrigua Colturana.
17 dicembre 2023: Servizio su tg3 Lombardia che documenta lo stato di inquinamento con immagini e interviste.
21 dicembre 2023: Il Sindaco di Colturano dichiara in Consiglio Comunale: “Sono amareggiato e profondamente allarmato che questa presa di posizione, che nasce chiaramente da una preoccupazione legittima e per la quale il Comune e le associazioni avrebbero dovuto lavorare fianco a fianco, stia arrivando a dei toni allarmistici incontrollabili, con esiti nell’opinione pubblica che forse rischiano di andare oltre quanto atteso dalle associazioni stesse”. In sostanza, la questione sulla roggia Colturana si basa su accuse infondate ed è solo una strumentalizzazione politica.
30 dicembre 2023: Legambiente Lombardia deposita un proprio esposto al tribunale di Lodi sull’inquinamento della roggia Colturana.
10 gennaio 2024: il Sindaco di Colturano emette un’ordinanza contingibile e urgente all’Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Pio Albergo Trivulzio, in quanto proprietaria del tratto tombinato sotto il Polo Industriale della roggia Colturana. Con questo atto si ordina “di procedere immediatamente e comunque entro e non oltre 10 giorni dalla data di notifica del presente provvedimento, alla esecuzione delle misure di prevenzione per la messa in sicurezza in emergenza dell’area di proprietà e segnatamente della Roggia Colturana, sita in prossimità di Via delle Industrie, in Colturano…. e in particolare di adottare misure di emergenza e provvisionali di immediato contrasto alla situazione di pericolo per la salute e la sicurezza per evitare l’utilizzo delle acque di scolo per la coltura ed ogni altra azione per ridurre al minimo i rischi di inquinamento dell’area allo scopo ulteriore di preservare da possibili contaminazioni il suolo, l’acqua, i prodotti agricoli, a salvaguardia inoltre della salute animale ed umana”.
12 gennaio 2024: Arpa comunica alle due associazioni ambientaliste che si sta attivando per gli accertamenti di competenza e in relazione alla delega d’indagine pervenuta dalla Procura di Lodi in data 8/12/2023 prot.2807.
12 gennaio 2024: A seguito delle Ordinanze Sindacali del 2022, per l’obbligo di allacciamento alla fognatura comunale -tratto viario interessato Via delle Industrie- il Sindaco di Colturano comunica ai diretti interessati “che sarà effettuato sopralluogo in loco a partire dal giorno 29 gennaio dalle ore 09:00”. Detto sopralluogo è volto alla verifica dell’esecuzione degli adempimenti connessi alle ordinanze suddette.
19 gennaio 2024: L’Associazione per il Parco Sud Milano e il WWF Martesana Sud Milano scrivono ad Arpa Lombardia per chiedere “copia dei verbali degli atti emessi sugli scarichi e l’inquinamento… oltre che delucidazioni in ordine alle valutazioni effettuate in ordine alla qualificazione degli scarichi abusivi come civili”. Alla stessa data, le associazioni ambientaliste suddette scrivono a Città Metropolitana -settore bonifiche- per “avere conferma dell’apertura della procedura di cui all’art. 245 e ss. d.lgs. 152/2006 e di conoscere il nome del relativo responsabile”.
Nonostante i solleciti, a oltre quattro mesi non si è avuta alcuna risposta dai due Enti.
20 gennaio 2024: Richiesta di accesso agli atti per l’ordinanza sindacale del 10.1.24 da parte dell’Associazione per il Parco Sud Milano.
11 febbraio 2024: Richiesta di accesso agli atti da parte dell’Associazione per il Parco Sud Milano per i verbali relativi ai sopralluoghi del 29.1.24.
19 febbraio 2024: Si riunisce un tavolo tecnico di lavoro per fare il punto della situazione con il Comune di Colturano, CAP Holding e ATO Città Metropolitana di Milano. Assenti al tavolo ARPA e Pio Albergo Trivulzio.
11 marzo 2024: L’azienda di servizi alla persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio albergo Trivulzio, proprietaria dei della roggia Colturano e dei terreni irrigati dalla stessa, ricorre al TAR contro il Comune di Colturano per l’annullamento dell’ordinanza del 10 gennaio 2024, chiedendone la sospensiva urgente.
10 aprile 2024: Il TAR rigetta la richiesta di sospensiva dell’ordinanza, in quanto il Pio Albergo Trivulzio non ha dimostrato il danno irreparabile che avrebbe avuto dall’esecuzione dell’ordinanza. Al tempo stesso il TAR afferma che il Comune deve fare un’istruttoria per accertare i responsabili.
3 maggio 2024: L’Associazione per il Parco Agricolo Sud Milano e WWF Martesana Sud Milano scrivono al Comune chiedendo quali provvedimenti siano stati assunti in relazione alla persistente contaminazione della roggia e di conoscere lo stato di avanzamento degli interventi con l’ordinanza del 10 gennaio 2024.
15 maggio 2024: I campi che prendono acqua dal tratto inquinato dalla Roggia Colturana, dopo la stasi del periodo invernale, sono tornati a essere coltivati.
L’ordinanza del Comune rimane, almeno in apparenza, lettera morta.
13 giugno 2024: Il gruppo locale “Ambiente e Salute” diffonde un volantino per informare i cittadini sulla vicenda.
24 giugno 2024: Alle elezioni comunali Giulio Guala si conferma Sindaco di Colturano.
25 giugno 2024: Sopralluogo sull’area delle GEV (Guardie Ecologiche Volontarie), insieme alle Sentinelle dell’Associazione Parco Sud Milano, nel cui verbale si evidenzia che la roggia maleodorante è ancora utilizzata per irrigare i campi coltivati.
26 giugno 2024: Si riunisce di nuovo il tavolo di lavoro presso la sede di Città di Metropolitana per approfondire l’evoluzione dello stato della roggia Colturana, composto da con CAP (Consorzio Acque Potabili), Arpa Lombardia, Comune di Colturano e Città Metropolitana-ATO: su un totale di 31 utenze: 22 risultano allacciate, 7 con pratiche sospese e 2 non sono mai arrivate al gestore. Il Sindaco dichiara: “..qualora Arpa avesse riscontrato situazioni di pericolo per l’ambiente o per la salute avrebbe sicuramente già dato indicazioni all’amministrazione di mettere in campo azioni urgenti di messa in sicurezza..”
19 luglio 2024: missiva delle Associazioni a Città Metropolitana in cui si chiede informazioni riguardo l’avvio delle procedure per gli interventi di messa in sicurezza, di bonifica e di ripristino ambientale dei terreni irrigati dalle acque della Roggia Colturano, così come previsto all’art. 245 e ss d.lgs. 152/2006.
2 agosto 2024: Risposta di Città Metropolitana che esplicita: “ ..tali campioni non sono rappresentativi delle matrici ambientali suolo, sottosuolo e acque di falda..”. In sintesi, si afferma non c’è informazione ufficiale che i terreni siano inquinati (i campioni raccolti dalle associazioni e analizzati da un laboratorio certificato si riferiscono solo all’acqua della roggia).
8 ottobre 2024: Lettera delle Associazioni a Pio Albergo Trivulzio, proprietario della roggia e dei terreni agricoli irrigati, in cui si chiede quali azioni abbia intrapreso per mettere in sicurezza l’area. Ad oggi non è pervenuta alcuna risposta.
10 ottobre 2024: Nuova missiva di sollecito delle Associazioni a Città Metropolitana.
23 ottobre 2024: Il TAR rigetta il ricorso del Pio Albergo Trivulzio nei confronti dell’ordinanza sindacale. Vale quindi l’obbligo per il proprietario di messa in sicurezza delle acque e dei terreni contaminati.
5 novembre 2024: Incontro tra Città Metropolitana e Associazione Parco Sud Milano. Presenti il consigliere delegato all’Ambiente Paolo Festa e Marco Ferisi, responsabile dei settori energia e acque, che informerà la responsabile rifiuti bonifiche Raffaella Quitadamo della richiesta dell’Associazione su come avviare la caratterizzazione (esame campionario per rintracciare eventuale presenza di inquinanti) dei terremo agricoli. Si viene a conoscenza che le aziende non ancora allacciate alla fognatura sono 8.
28 novembre 2024: Associazione per il Parco Sud Milano, Legambiente Lombardia e WWF Martesana Sud Milano indicono per questa data un’assemblea pubblica a Colturano per informare i cittadini sui progressi in atto e per organizzare i prossimi passi atti a concludere positivamente la vicenda.
29 novembre 2024: invio della mozione, approvata all’assemblea del 28 novembre, al Comune di Colturano, Città Metropolitana e p.c. Pio Albergo Trivulzio.
11 gennaio 2025 articolo del Cittadino con intervista a Renato Aquilani, rappresentante delle associazioni ambientaliste nel Parco Agricolo Sud Milano, che evidenzia le mancate risposte alla mozione da parte degli Enti pubblici.
17 gennaio 2025: risposta, tramite comunicato stampa del Sindaco, che afferma che le domande sono irricevibili e lo scarico è solo “presunto”.
31 gennaio 2025: Il consulente chimico forense dott. Oscar Ghizzoni, su richiesta delle associazioni ambientaliste, redige una nuova relazione tecnica che comprende anche i risultati di due campioni di terreni coltivati, irrigati dalla roggia Colturana, prelevati il 7 novembre 2024 in presenza delle GEV (rapporto di servizio n. D/5794), che evidenziano la presenza di nichel e cromo in concentrazioni superiori ai limiti di legge. Sempre nella perizia, si evidenzia che “gli scarichi domestici NON possono generare questa tipologia di inquinamento, che invece è inequivocabilmente dovuto alle produzioni artigianali o industriali”. La conclusione è che “in assenza di tempestivo intervento, potranno verificarsi danni per quanto riguarda lo stato di salute, dell’ambiente, delle culture e degli abitanti delle zone vicinali”.
03 febbraio 2025: Le associazioni ambientaliste WWF Martesana Sud Milano, Legambiente Lombardia e Associazione Parco Agricolo Sud Milano inviano una nuova diffida agli Comune, Città Metropolitana e Pio Albergo Trivulzio, dando loro notizia dei risultati del prelievo dei campioni del terreno agricolo e della relazione del dott. Oscar Ghizzoni.
05 febbraio 2025: Le tre associazioni ambientaliste emettono un comunicato stampa con i risultati delle analisi dei terreni: “I nuovi dati aggravano il quadro dell’inquinamento dell’area, sommandosi alle analisi delle acque e dei fanghi della roggia all’uscita della zona tombinata che passa sotto i capannoni, ricevendone gli scarichi che da almeno due decenni vengono immessi senza alcun trattamento nel corso d’acqua….Riteniamo inaccettabile che tale situazione continui a non essere affrontata con la necessaria urgenza e trasparenza. A fronte di queste evidenze, chiediamo al Comune di Colturano, al Settore Bonifiche di Città Metropolitana e alla Asp Istituti Milanesi Martinit e Stelline e Pio Albergo Trivulzio, ognuno per le proprie competenze, ad attivarsi immediatamente per fare chiarezza sulla situazione, indicando le azioni concrete che intendono intraprendere per risolvere il problema.
In caso contrario, non possiamo che considerare questa mancata risposta come una grave
omissione che potrebbe avere serie ripercussioni sulla salute, sull’ambiente e sulle coltivazioni, oltre a danneggiare gli abitanti delle zone vicine; segnaleremo ciò alla Procura della Repubblica, che ha aperto un fascicolo su nostre segnalazioni”.
06 febbraio 2025: Invio alla Procura della integrazione all’esposto con la nuova perizia e relazione GEV.
07 febbraio 2025 il Sindaco risponde a mezzo stampa (Il Cittadino) “…la terza diffida delle associazioni ambientaliste dimostra un atteggiamento poco incline al dialogo con l’amministrazione comunale. Le nostre azioni invece, sono sempre rivolte al benessere della cittadinanza, degli agricoltori e dell’ambiente…”.
8 febbraio 2025: Articolo de Il Giorno dal titolo: “A Colturano la roggia dei veleni, acque griglie e puzzolenti. Le analisi rilevano “cromo e nichel oltre i limiti”.
18 febbraio 2025: Risposta del settore Rifiuti e Bonifiche di Città Metropolitana alle missive dell’avv. Veronica Dini, per conto delle tre associazioni ambientaliste, in cui si prende atto “dei superamenti riscontrati” e che “ad oggi non risultano avviati o in corso procedimenti amministrativi per la caratterizzazione e la bonifica di un’area di proprietà di APS, Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Triulzio, in Comune di Colturano, né risulta sia stata eseguita indagine ambientale su tali terreni, e non si hanno informazioni di accertamenti da parte dell’autorità sanitaria sulla filiera agricola o sulle colture”. Vengono altresì richieste ulteriori informazioni agli Enti preposti e alle associazioni.
21 febbraio 2025: Le associazioni rispondono a Città Metropolitana inviando i dati richiesti.
25 febbraio 2025: Il Pio Albergo Trivulzi ricorre contro l’ordinanza sindacale al Consiglio di Stato.
7 marzo 2025: Il Consiglio di Stato rigetta il ricorso suddetto.
10 aprile 2025: L’avv. Dini interloquisce con i funzionari di CM e conferma l’apertura
del procedimento, il quale è stato aperto solo ed esclusivamente su impulso delle associazioni
già nel 2023. A tutt’oggi non è stata ancora chiusa l’istruttoria.
16 aprile 2025: L’avv. Dini scrive ad ATS sollecitando la risposta alle richieste di Città Metropolitana.
3 maggio 2025: articolo del “Il Fatto Quotidiano” che rileva il disinteressamento degli organi preposti all’inquinamento della roggia Colturana.
6 maggio 2025: Lettera delle associazioni al Sindaco di Colturano, sollecitando la risposta alla comunicazione di Città Metropolitana del 18 febbraio 2025.
20 maggio 2025: Città Metropolitana – servizio acque reflue risponde alle richieste di aggiornamento da parte dell’avv. Dini del 31 marzo 2025 in merito alla regolarizzazione degli scarichi derivanti dal compartimento industriale. Dal mese di aprile si attendeva l’esecuzione del collettamento di tutte le attività ancora non recapitanti in fognatura, compresa l’esecuzione del collettamento del complesso Condominio Cerca. Ciò ad eccezione del Gruppo Imprenta le cui tempistiche non sono ancora note.
