Associazioni contro lo smog: il Comune di Milano ritiri l’adesione al progetto Move-In

Il progetto Move-IN aumenta l’inquinamento
e causa ulteriori gravi danni alla salute dei cittadini
L’appello delle associazioni contro l’iniziativa

25 ottobre 2019. L’aria di Milano è una delle più inquinate d’Italia. Nel 2018 sono stati superati del 50% i limiti previsti dalla legge per il biossido di azoto, prodotto principalmente dai diesel, e il limite giornaliero del PM10 è stato superato 80 volte contro le 35 concesse per legge, con un miglioramento rispetto al 2017 che la Regione stessa attribuisce a condizioni meteorologiche favorevoli.
Il progetto Move-IN
Move-in è un progetto lanciato da Regione Lombardia ad inizio ottobre: prevede che i cittadini proprietari di auto Euro 0 benzina ed Euro 0,1,2 e 3 Diesel possano installare una scatola nera, che consentirà di monitorare le percorrenze, tenendo conto dell’uso effettivo del veicolo e dello stile di guida adottato. Le limitazioni alla circolazione, quindi, non scatteranno più in funzione dell’orario e del giorno settimanale, ma solo a seguito dell’esaurimento del chilometraggio permesso a ciascuna tipologia di veicolo.
Move-In permette, a chi possiede veicoli di cui sarebbe vietata la circolazione, di utilizzare l’auto per un certo numero di chilometri in relazione alle emissioni, con la possibilità di aumentare le soglie fino a un massimo di circa il 30 per cento in base allo stile di guida. Per un veicolo Diesel Euro 3, per esempio, il limite è di 7.000 km all’anno. In tutta la Lombardia sono coinvolti 1.300.000 veicoli (autovetture e veicoli commerciali). Di questi, ha spiegato l’assessore regionale Raffaele Cattaneo, i veicoli oggetto delle limitazioni di Area B sono potenzialmente 750.000. Sempre secondo Cattaneo, nelle prime due settimane di Move-in, hanno aderito al progetto 3.372 veicoli, di cui 2.479 auto Euro 3 diesel. Perché l’appello delle associazioni? (altro…)

L’accordo di programma risale ormai al 16 maggio 2012. E il direttore De Vita cosa fa?

Sono passati oltre 7 anni dall’intesa con Locate District
ma l’outlet di Locate Triulzi non ha ancora ceduto
i 133 mila mq di terreni agricoli al Parco Sud Milano

24 ottobre 2019. Siamo lì lì per concludere, ma l’ultimo passaggio manca sempre. Sono passati ulteriori cinque mesi dall’ultimo nostro articolo sul mancato passaggio di 133mila mq di terreni dall’Outlet di Locate Triulzi al Parco Agricolo Sud Milano, ma nulla si è ancora mosso.
 Senza mezzi termini: questa storia di immobilismo, inefficienze pubbliche e, forse, di furbizia da parte dei privati deve finire. Perché Emilio De Vita, il direttore del Parco non ha proceduto per concludere questa annosa vicenda? Sono oltre 6 anni che gli accordi sono stati firmati, per dei terreni che hanno un valore e dovrebbero generare introiti e permettere al Parco Sud di dare concretezza ai suoi progetti di sviluppo. Rimanendo sul piano economico, è come se all’Ente Parco non fossero stati ceduti oneri gli urbanizzazione dovuti, un ritardo inammissibile che genera un danno a noi cittadini. Ci sembra pertinente una sentenza del Consiglio di Stato del 7 dicembre 2016 che, in termini espliciti, afferma: “In caso di ritardato od omesso pagamento del contributo di costruzione è previsto che siano applicate delle sanzioni pecuniarie, la cui determinazione in concreto è rimessa, sia pur nel rispetto di alcune soglie minime e massime fissate dalla legislazione nazionale, alla legislazione regionale”. 
A nostro avviso, appare necessario che, dopo tutti questi anni, l’Ente Parco Sud ottenga prontamente da Locate District i terreni che gli (ci) spettano e, perché no, le sanzioni pecuniarie previste. Per comprendere meglio i complessi passaggi e le sfibranti inerzie di questa vicenda vi lasciamo all’articolo dello scorso dicembre. (altro…)

Itinerari per vivere il Parco Sud

Fontanili, navigli, canali, ma non solo acque
tra Rodano, Pioltello, Settala, Melzo e Gorgonzola
il medioevo vi circonderà con gnomi ed elfi

19 ottobre 2019. Il Parco Agricolo Sud Milano rappresenta anche una risorsa culturale. Vi si trovano edifici di valore architettonico e storico distribuiti in angoli poco conosciuti del territorio. Case e palazzi testimonianze del modo di lavorare e di vivere della civiltà contadina appaiono nel silenzio della campagna attorniati da un reticolo di strade rurali, alzaie dei navigli, percorsi ciclabili (allestiti ed in fase di allestimento), rogge, canali, chiuse e fontanili.
Un itinerario che attraversa le cittadine di Rodano, Pioltello, Settala, Gorgonzola e Melzo non solo è davvero ricco di acque, fontanili, rogge e navigli, ma propone anche originali tenute, castelli medievali e antiche cascine che rivelano come l’agricoltura sia ancora oggi una delle ricchezze del Parco. Vi sono poi sentieri nei boschi con scorci di natura dalla straordinaria bellezza, che si specchiano nelle limpide acque e fanno fantasticare su gnomi, ninfe ed elfi. A parte i soliti pigri, che preferiscono l’auto, il percorso può essere effettuato a piedi o in bici, incrociando anche ottime trattorie dove mangiare a prezzi contenuti i gustosi prodotti locali. (altro…)

Trezzano s/N “si sporca i guantoni” e premia chi pulisce

Trezzano si ripulisce alla grande: rogge e campi
ripuliti da divani, boiler e tanti altri rifiuti.
E le sentinelle premiano l’amministrazione comunale

17 ottobre 2019. Quella della scorsa domenica è stata una giornata di fatiche e soddisfazioni per le Sentinelle e i cittadini che hanno risposto all’invito dell’Amministrazione Trezzanese per una “Giornata del Verde Pulito”. Presenti -tra gli altri- tanti giovani, alcuni provenienti anche dai comuni vicini, le GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) di zona e alcuni esponenti dell’Amministrazione e del volontariato locale.
Tutti “a sporcarsi i guantoni”, a partire dal fontanile Testa Nuova, dove il ritrovamento più consistente è stato un divano: potete comprendere la fatica e la perizia nel trascinare a livello stradale cuscini e schienali intrisi d’acqua. Le GEV si sono concentrate in un corso d’acqua sul bordo campestre di via Maroncelli: tra i tanti rifiuti, spicca il rinvenimento di un boiler industriale. Infine, tutti a sistemare la piazzola davanti al cimitero, dove atti vandalici avevano infierito sul gabbiotto che ospita il fiorista, ora ripulito dai vetri infranti e rimesso in ordine. (altro…)

Segnali positivi dal PGT di Milano per Cascina Basmetto

Semaforo verde dal PGT di Milano
per le istanze di Cascina Basmetto: salve le aree agricole
e diritti edificatori trasferibili in altri terreni della città

9 ottobre 2019. Buone notizie su Basmetto, una delle poche cascine in attività tra Milano e Rozzano. Le controdeduzioni del PGT (Piano di Governo del Territorio) di MiIano hanno accolto, almeno parzialmente, le osservazioni predisposte dall’omonimo Comitato e dal DAM (Distretto Agricolo Milanese), sottoscritte anche dalla nostra e altre associazioni ambientaliste, tese a bloccare la costruzione di palazzine di 7 piani al posto delle risaie, attaccate alla struttura agricola. Progetti basati su diritti edificatori vecchi di decenni, quando lo sviluppo urbanistico era il credo, e l’agricoltura e il verde fungevano da terra di conquista. (altro…)

Uccelli migratori in calo su San Colombano… e a livello globale.

Falchi pecchiaioli e altri rapaci migratori in calo
secondo i dati del Campo estivo di San Colombano
Globalmente, un terzo degli uccelli scomparsi in 50 anni

8 ottobre 2019. Memorizzate se possibile questo numero: 2,9 miliardi di uccelli persi in questi ultimi cinquant’anni nel solo Nord America, scomparsi a causa delle attività umane. Dato che rappresenta bene, come vedremo, la tendenza alla diminuzione riscontrabile anche in altri continenti.
Con tale premessa assume un senso maggiore il lavoro di osservazioni svolto da volontari sulle colline di San Colombano, teso a rilevare il passaggio dei rapaci migratori. Quella di questa estate è stata la 15esima esperienza, e in due settimane si è assistito al passaggio di 2.260 falchi pecchiaioli, 21 falchi di palude, 6 nibbi bruni e una albanella minore. Le osservazioni hanno riguardato altri uccelli in migrazione: alcune cicogne nere, pavoncelle, rigogoli, nonché decine di rondoni comuni e maggiori. Rispetto allo scorso anno il calo è stato impressionante (-45%), diminuzione non confermata però da altre rilevazioni in Pianura Padana. (altro…)