Allarmi ignorati, 10 furti in 5 mesi
e ad Assago il depuratore inquina
Perché a Lodi tutto ciò non succede?

Sventare i furti di rame che bloccano i depuratori delle acque provocando così gravi danni all’ambiente è possibile: basterebbe non ignorare gli allarmi e intervenire! Ed è quanto successo a Lodi, dove si è verificato un tentativo di assalto al depuratore da parte di ladri di rame, indispensabili per alimentare l’impianto di depurazione. Ma sono stati messi in fuga dal personale, che è intervenuto dopo che il telecontrollo aveva segnalato il malfunzionamento delle apparecchiature. Inoltre, nonostante il sabotaggio subito, il depuratore non ha mai smesso di funzionare perché i tecnici hanno messo prontamente in funzione un gruppo elettrogeno di emergenza. “La notizia -sottolinea Tony Bruson, sentinella del Parco Sud che lo scorso mese ha lanciato l’allarme per il malfunzionamento del depuratore di Assago- mette in evidenza come il personale tecnico sia intervenuto per la segnalazione di fermo impianto, di cui tutti i depuratori sono dotati, e hanno messo in fuga i ladri. Quindi, questi sono stati disturbati non dal sistema di allarme anti intrusione, bensì dal sistema che scatta quando c’è un blocco della depurazione! Ma ad Assago, che pure ha il depuratore con meccanismi che segnalano un blocco, come per quello di Lodi, più volte si sono verificati furti, ma i ladri sono sempre fuggiti indisturbati con il loro carico. Ad Assago tutto ciò è accaduto perché qualcuno non ha fatto il suo dovere e non è intervenuto quando è scattato l’allarme, causando un danno ambientale gravissimo”.
Intanto ci scrive il Comune di Assago: ci conforta venire a conoscenza delle attività svolte, sorprende invece leggere l’allegato documento di Cap Holding, società che si occupa delle acque tutti i Comuni della provincia di Milano e di molti altri in Lombardia…

Allarmi ignorati, 10 furti in 5 mesi
e ad Assago il depuratore inquina
Perché a Lodi tutto ciò non succede?

Sventare i furti di rame che bloccano i depuratori delle acque provocando così gravi danni all’ambiente è possibile: basterebbe non ignorare gli allarmi e intervenire! Ed è quanto successo a Lodi, dove, come riporta il quotidiano Il Cittadino, in data 8 maggio, in ore notturne si è verificato un tentativo di assalto al depuratore da parte di ladri di rame, che hanno asportato circa 270 metri di cavi elettrici, indispensabili per alimentare il maggiore impianto di depurazione del Lodigiano. Ma sono stati messi in fuga dal personale, che è intervenuto dopo che il telecontrollo aveva segnalato il malfunzionamento delle apparecchiature. Il colpo non è andato a segno solo grazie all’allarme che ha permesso ad una squadra di tecnici di intervenire rapidamente sul posto provocando la fuga dei malintenzionati. Inoltre, nonostante il sabotaggio subito, il depuratore non ha mai smesso di funzionare perché i tecnici hanno messo prontamente in funzione un gruppo elettrogeno di emergenza.
“La notizia -sottolinea Tony Bruson, sentinella del Parco Sud che lo scorso mese ha lanciato l’allarme per il malfunzionamento del depuratore di Assago- mette in evidenza come il personale tecnico sia intervenuto per la segnalazione di fermo impianto, di cui tutti i depuratori sono dotati, e hanno messo in fuga i ladri. Quindi, questi sono stati disturbati non dal sistema di allarme anti intrusione, bensì dal sistema che scatta quando c’è un blocco della depurazione! Ma ad Assago, che pure ha il depuratore con meccanismi che segnalano un blocco, come per quello di Lodi, più volte si sono verificati furti, ma i ladri sono sempre fuggiti indisturbati con il loro carico. Ad Assago tutto ciò è accaduto perché qualcuno non ha fatto il suo dovere e non è intervenuto quando è scattato l’allarme, causando un danno ambientale gravissimo”.
Unitamente al Comitato Occhi Aperti di Rozzano, con cui l’Associazione per il Parco Sud Milano ha denunciato ai comuni e ad altri enti interessati l’inquinamento delle rogge (vedi articolo precedente), sollecitiamo le amministrazioni coinvolte a richiedere il risarcimento dei danni provocati e il ripopolamento della fauna ittica. Inoltre, chiediamo al comune di Assago di avviare un’indagine per verificare le responsabilità dell’accaduto. Anche alla luce della documentazione inviataci.

Come spiegano l’accaduto il comune di Assago e Cap Holding

Infatti -tra i tanti enti a cui abbiamo inviato una raccomandata-pec in data 7 aprile per richiedere interventi sull’inquinamento delle acque delle rogge e moria di pesci- oltre al comune di Buccinasco, solo Assago, in data 8 maggio, ci ha risposto, con firma dell’assessore Mario Burgazzi.
E, mentre da una parte ci conforta venire a conoscenza delle attività svolte per mantenere al meglio le acque del territorio (vedi testo completo), sorprende invece leggere l’allegato documento di Cap Holding, società che si occupa delle acque tutti i Comuni della provincia di Milano e di molti altri in Lombardia. La società segnala che il depuratore di Assago ha in atto lavori di ampliamento e adeguamento dell’impianto poiché questo attualmente ricade in procedura di infrazione comunitaria 2009/2034/CE (per approfondimenti) e aggiunge che dal novembre del 2014, la struttura ha subito una decina di furti di cavi elettrici e attrezzature varie, di cui l’ultimo nella notte tra il 19 e il 20 marzo scorso. Non solo, prosegue esprimendo preoccupazione sul fatto che si possano verificare ulteriori furti. E finalmente, a distanza di tanti mesi, ritiene opportuno chiedere un incontro con la Polizia locale per mettere in atto un migliore controllo (vedi testo completo).
Sembra incredibile che un colosso come Cap Holding non riesca a gestire in sicurezza un semplice impianto di depurazione, che comunque è fondamentale per la salvaguardia delle acque del sud Milano.

 

Se suona l’allarme nel depuratore acque ad Assago nessuno interviene! Invece a Lodi i ladri vengono fermati

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