Il Parco delle risaie entra nel vivo
e inaugura la Strada del Riso
nei suoi 650 ettari di campagna

È un parco che mette insieme i pezzi di un complesso puzzle: poesia, pragmatismo, ma anche attaccamento alla terra, il piacere della buona tavola, l’antica civiltà contadina e la frenesia della metropoli. I contadini, gli agricoltori, gli abitanti lo hanno chiamato Parco delle Risaie e, dopo anni di parole, discussioni, incontri e, poi, di progetti sulla carta, oggi si avvicina a essere realtà. 
Si tratta di una vasta enclave agricola di 650 ettari, quasi integralmente all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, che si estende a sudovest della città ed è compresa tra il Naviglio Grande e il Naviglio Pavese, fino a entrare in Buccinasco e Assago per giungere a lambire i territori di Rozzano e Corsico. Ora il progetto ricompone e valorizza tutti i pezzi, valorizzando l’agricoltura, la fruizione e le tante testimonianze storico-rurali.
Il progetto prende corpo. Infatti, a distanza di quasi un decennio, il progetto sta finalmente per essere inaugurato: nei mesi in cui a Milano tutti parlano di alimentazione e sostenibilità, l’Associazione Parco delle Risaie presenta La Strada del Riso, una vera immersione nella storia del riso e della risicoltura, un cluster a cielo aperto per scoprire un patrimonio unico e spesso dimenticato, che nel sud-ovest milanese e in tutta la Lombardia ha radici solide e antiche. In collaborazione con il DAM, il Distretto Agricolo Milanese, da maggio a ottobre, La Strada del Riso attraverserà il Parco agricolo delle Risaie con un tour guidato tra natura, tradizione agricola e gastronomia: un percorso a piedi attraverso un’area ancora incontaminata: domenica 10 maggio sarà inaugurata al pubblico, con eventi vari, risottata e degustazione prodotti tipici…

Il Parco delle risaie entra nel vivo
e inaugura la Strada del Riso
nei suoi 650 ettari di campagna

È un parco che mette insieme i pezzi di un complesso puzzle: poesia, pragmatismo, ma anche attaccamento alla terra, il piacere della buona tavola, l’antica civiltà contadina e la frenesia della metropoli. I contadini, gli agricoltori, gli abitanti lo hanno chiamato Parco delle Risaie e, dopo anni di parole, discussioni, incontri e, poi, di progetti sulla carta, oggi si avvicina a essere realtà. 
Si tratta di una vasta enclave agricola di 650 ettari, quasi integralmente all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, che si estende a sudovest della città ed è compresa tra il Naviglio Grande e il Naviglio Pavese, fino a entrare in Buccinasco e Assago per giungere a lambire i territori di Rozzano e Corsico. Ora il progetto ricompone e valorizza tutti i pezzi, valorizzando l’agricoltura, la fruizione e le tante testimonianze storico-rurali.

Il progetto prende corpo

Infatti, a distanza di quasi un decennio, il progetto sta finalmente per essere inaugurato: nei mesi in cui a Milano tutti parlano di alimentazione e sostenibilità, l’Associazione Parco delle Risaie presenta La Strada del Riso, una vera immersione nella storia del riso e della risicoltura, un cluster a cielo aperto per scoprire un patrimonio unico e spesso dimenticato, che nel sud-ovest milanese e in tutta la Lombardia ha radici solide e antiche. In collaborazione con il DAM, il Distretto Agricolo Milanese, da maggio a ottobre, La Strada del Riso attraverserà il Parco agricolo delle Risaie con un tour guidato tra natura, tradizione agricola e gastronomia: un percorso a piedi attraverso un’area ancora incontaminata: domenica 10 maggio sarà inaugurata al pubblico, con eventi vari, risottata e degustazione prodotti tipici (vedi dettagli nella rubrica Iniziative).
Nei mesi di maggio e giugno sono in programma dieci appuntamenti con visite guidate: una mostra all’aperto in sei tappe: uso della risorsa acqua, preparazione campi e semina, dalla terra al cielo, trattamento e raccolta, la trasformazione del risone, la conservazione e la degustazione per raccontare la tradizione, la fatica e la limpidezza del mondo contadino legato alla coltivazione del riso, attraverso l’ambiente e le attività presenti nel parco. Ad accompagnare i visitatori in questo viaggio guide, mappe e un sito mobile friendly dedicato.

La lunga storia del Parco delle Risaie

Il punto di svolta è stata la creazione, nel 2008, dell’associazione del Parco delle Risaie che opera in collaborazione con diversi partner istituzionali, aziende agricole presenti nell’area (che ne coltivano oltre il 60%, con una produzione equivalente a 60mila piatti di riso al giorno), diverse associazioni e un gruppo di cittadini. Le sue principali attività sono rivolte alla conoscenza dell’area e allo sviluppo della frequentazione della campagna urbana. “Nel 2008 -spiega Riccardo Castellanza, presidente dell’associazione- con l’incontro fortuito e fortunato di validi professionisti, siamo stati messi in grado di ‘progettare’ il parco per quindi proporlo alla Fondazione Cariplo: il progetto ha vinto il bando Spazi aperti e ora, con le risorse economiche della Fondazione, cui si uniscono quelle del Comune di Milano (partner del progetto), dell’Ente Parco Agricolo Sud e di altri enti, sono partite le tre fasi di attuazione”.
L’obiettivo del progetto è infatti la realizzazione per fasi di un grande Parco agricolo urbano animato da molteplici funzioni e attività, che ne valorizzino e preservino la vocazione agricola millenaria portandola a conoscenza dei cittadini: garantire un’area biologicamente ricca e un’agricoltura competitiva all’interno del sistema urbano milanese, contenere le spinte insediative, riqualificare le situazioni di degrado, rendere l’ambito accessibile e fruibili i suoi molteplici servizi. Tutto questo attraverso interventi per l’accessibilità, per la qualificazione del mosaico paesistico ambientale, azioni per la cultura e la fruizione, con un impegno finanziario complessivo di 2.600.000 euro. Inoltre, attraverso un percorso partecipativo è stato redatto uno scenario di fattibilità sulle aree rese disponibili da proprietari ed agricoltori, mentre un’articolata fase di comunicazione ha interagito con la cittadinanza e prodotto materiali divulgativi cartacei e digitali.

Le cascine e i mulini tra le risaie

Il Parco rivelerà antiche storie come quelle di un mulino del ‘300, che verrà restaurato e di cascine lombarde della bassa, che da secoli caratterizzano questo territorio. Tra queste, vi è Cascina Battivacco, in zona Barona. Insieme all’attigua Cascina Colomberotto faceva parte sin dal XII secolo della pieve di Cesano Boscone come monasterium de Bativachia cum S.Salvatore; il complesso venne allargato nel 1700 con la costruzione delle case dei salariati. Dal 1965 è sede della Società Agricola Fedeli, azienda agricola a conduzione familiare, facente parte del DAM. “Sin dagli albori del progetto -racconta Lucia Fedeli- siamo stati tra i promotori del Parco delle risaie. Già oggi siamo un punto di riferimento per i cittadini: abbiamo scelto di aprire un punto di vendita all’interno della nostra cascina perché crediamo profondamente che sia importante diffondere e valorizzare la produzione agricola del nostro territorio. Con la creazione del Parco delle risaie si accorceranno ancora di più le distanze tra la città e la campagna.


Per approfondimenti vedere il sito dell’associazione Parco delle risaie

Il Parco delle risaie valorizza 650 ettari di campagna e inaugura la Strada del riso

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