Proviamoci con le firme:
Caro Ministro, No alla superstrada Anas
nei Parchi del Ticino e Sud Milano

La lingua batte dove il dente duole… scusate se sembriamo “monomaniacali”, ma il problema investe tutti noi..

Per firmare, clicca qui

NO ALLA TANGENZIALE ANAS NEL PARCO DEL TICINO E NEL PARCO AGRICOLO SUD MILANO

TESTO DELLA PETIZIONE

Bisogna fermare il collegamento tra la strada statale 11 “Padana Superiore” a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano – Variante di Abbiategrasso e adeguamento in sede del tratto Abbiategrasso-Vigevano della strada statale 494 “Vigevanese” fino al ponte sul fiume Ticino – 1° Stralcio da Magenta a Vigevano all’esame del CIPE e del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

Un progetto scellerato che  porterà al declino questa pianura irrigua, ove domina l’agricoltura produttiva, con prati stabili, risaie e vie d’acqua che testimoniano il secolare lavoro dell’uomo in questo ricco territorio, fondamentale per tutta la valle fluviale del Ticino, dal punto di vista ecologico e biogeografico, un lungo corridoio naturale che attraversa la Pianura Padana e unisce i due sistemi montuosi delle Alpi e dell’Appennino. Tutto questo sarà seriamente compromesso, anche dall’incombere del progetto più complessivo di cui questa tangenziale è solo uno dei tasselli: la TOEM (Tangenziale Ovest Esterna Milanese), ovvero la pietra tombale sulla Valle del Ticino e sul Parco Agricolo Sud Milano.

Le ricadute negative della Tangenziale progettata da ANAS che minacciano gli elementi essenziali che fanno del Parco del Ticino una riserva della biosfera sono evidenti ed incontrovertibili: verranno interrotte importanti connessioni ecologiche costituendo una rilevante barriera ecosistemica ed un gravissimo elemento di frammentazione del territorio che comporterà la difficile accessibilità da parte della fauna ed impedirà il normale passaggio anche della flora tra territori diversi ma oggi connessi tra loro; verrà compromessa l’attività agricola che contribuisce in modo fondamentale al mantenimento delle finalità di tutela ambientale perseguite dal programma MAB e al mantenimento della continuità degli habitat naturali; vi sarà un incremento esponenziale del traffico veicolare che sarà scaricato dal primo anello tangenziale sul territorio del Parco del Ticino e che sarà responsabile di un incremento delle emissioni di inquinanti e della diffusione di sostanze che causeranno il degrado delle qualità agronomiche dei suoli, nonché la contaminazione delle colture e dei prodotti; il reticolo irriguo, opera di antica e delicata ingegneria idraulica, alimentato dal Naviglio Grande e dal sistema di fontanili e risorgive (che oltre a rappresentare elemento costituivo dell’unità di paesaggio, svolge una funzione fondamentale nel mantenimento di delicati equilibri di habitat naturali ove la biodiversità trova tutela), subirà molteplici e gravi interferenze che porteranno a progressiva perdita di biodiversità; infine, aumenterà inevitabilmente la pressione insediativa (urbanizzazione) ed il conseguente effetto sprawl legato all’incremento dell’accessibilità.

In definitiva, si sta costruendo il patibolo dove giustiziare quel che abbiamo di più prezioso: la biodiversità fondamentale per la sopravvivenza di tutte le forme viventi, genere umano compreso; la terra da coltivare; la bellezza di un paesaggio irripetibile. Frutto del lavoro secolare dell’uomo e della natura. 

Fermatevi! Prima che sia troppo tardi.

Proviamoci con le firme: Caro Ministro, No alla superstrada Anas nei Parchi del Ticino e Sud Milano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *