Il ministero Ambiente ferma Terna
per il progetto Interconnector
“Troppe lacune: approfondite!”

Gli ambientalisti lombardi e piemontesi, come anche gli amministratori locali, si sono attivati già da un paio d’anni per tentare quantomeno di migliorare il progetto di Terna, che attraverserebbe le due regioni per arrivare alla Svizzera, senza rispettare adeguatamente sia normative sia natura. Tanto che il ministero dell’Ambiente, motivato anche dalle copiose e approfondite osservazioni presentate da Comuni e da associazioni, lo scorso agosto aveva chiesto a Terna (con 18 pagine di richieste di integrazioni e approfondimento, vedi testo) di rivedere il progetto Interconnector Italia – Svizzera.
Tra le molteplici richieste del ministero, anche relative a tematiche tecniche e legislative nazionali ed europee, abbiamo rintracciato quella di rivedere la localizzazione e l’estensione delle due centrali di conversione, di cui una a ridosso di Settimo Milanese e Cornaredo, che andrebbe a occupare 115mila mq di pregiate aree in pieno Parco agricolo Sud Milano. Lo stop momentaneo al progetto non può essere ritenuta una vittoria. Intanto, come dice la sindaca di Settimo: aspettiamo che qualcuno ci dia chiare motivazioni della necessità di quest’opera!

Il ministero Ambiente ferma Terna
per il progetto Interconnector
“Troppe lacune: approfondite!”

Gli ambientalisti lombardi e piemontesi, come anche gli amministratori locali, si sono attivati già da un paio d’anni per tentare quantomeno di migliorare il progetto di Terna, che attraverserebbe le due regioni per arrivare alla Svizzera, senza rispettare adeguatamente sia normative sia natura. Tanto che il ministero dell’Ambiente, motivato anche dalle copiose e approfondite osservazioni presentate da Comuni e da associazioni, lo scorso agosto aveva chiesto a Terna (con 18 pagine di richieste di integrazioni e approfondimento) di rivedere il progetto Interconnector Italia – Svizzera, dando alla società 45 giorno di tempo per adeguarne i contenuti. Ma le tante integrazioni volute dal ministero hanno costretto Terna a richiedere ulteriore tempo: proroga concessa e quindi sospensione del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) dell’Interconnector Italia-Svizzera.
Tra le molteplici richieste del ministero, anche relative a tematiche tecniche e legislative nazionali ed europee, abbiamo rintracciato quella di rivedere la localizzazione e l’estensione delle due centrali di conversione, di cui una a ridosso di Settimo Milanese e Cornaredo, che andrebbe a occupare 115mila mq di pregiate aree in pieno Parco agricolo Sud Milano.
“La sospensione della procedura di Via -commenta al quotidiano Il Giorno la sindaca di Settimo, Sara Santagostino- può solo significare che ci sono forti debolezze nella documentazione. Un fatto positivo se ci porterà a sederci ai tavoli della discussione, negativo se, invece, ognuna delle parti proseguirà sulla sua strada. Avevamo chiesto la sospensione della presente procedura di Valutazione di impatto ambientale e l’attivazione preliminare della procedura di Valutazione ambientale strategica. Stiamo ancora aspettando che qualcuno ci dia chiare motivazioni della necessità di quest’opera”.

Un inutile spreco si suolo e di natura

L’Interconnector è un elettrodotto ad altissima tensione (380.000 Volt) che dal Passo di San Giacomo (valico alpino tra Italia e Svizzera) arriva fino a Settimo Milanese, con tralicci alti tra i 40 e i 60 metri, poggianti su 150 piattaforme di sostegno di oltre 80 mq ciascuna, che si conclude con una centrale di conversione a Settimo: quindi, un’ininterrotta compromissione del paesaggio, con un importante consumo di suolo -dall’alta montagna alla pianura delle nostre campagna- per far spazio a un progetto da molti giudicato “degno degli anni ’80”.
Lo stop momentaneo al progetto non può essere ritenuta una vittoria. Intanto, come dice la sindaca di Settimo: aspettiamo che qualcuno ci dia chiare motivazioni della necessità di quest’opera!

5 marzo 2016

 

Il ministero Ambiente ferma Terna per il progetto Interconnector “Troppe lacune: integrate e approfondite!”

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