Segrate approva la variante del PGT
salvati dal cemento 1 milione di mq
Ma le immobiliari non si arrendono

L’ex sindaco di centrodestra Alessandrini, che ha guidato per 10 anni questo comune del Parco Sud, verrà ricordato come colui che si è guadagnato, nel 2012,  il premio Attila del WWF per il suo Piano di governo del territorio (PGT) da oltre 1 milione di mq di aree agricole distrutte. Se si fosse costruito quanto deciso dalla sua giunta, il suolo edificato sarebbe arrivato all’80%, contro una media del 42% della provincia di Milano: un’urbanizzazione da boom economico post guerra. E, anche dopo il ricorso vittorioso al TAR (tribunale amministrativo regionale) da parte dei cittadini, in particolare del Comitato per il Golfo Agricolo e di associazioni ambientaliste, sono continuate a suon di carta bollata le diatribe tra associazioni e l’amministrazione Alessandrini.
Nel giugno del 2015, però, con le elezioni comunali, si è insediata una nuova giunta guidata da Paolo Micheli, già consigliere regionale del Patto civico Ambrosoli, che ieri, 18 maggio, ha approvato la proposta di variante al Piano di Governo del Territorio. La settimana prossima il Consiglio Comunale voterà l’adozione del Piano e a quel punto Segrate avrà fatto un passo decisivo per impedire ulteriore consumo di suolo riportando a verde e servizi un milione di metri quadri di territorio.
Grandi porzioni di Segrate andranno a far parte dei Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS) della Martesana e della Media Valle del Lambro, collegando di fatto la città…

Segrate approva la variante del PGT
salvati dal cemento 1 milione di mq
Ma le immobiliari non si arrendono

L’ex sindaco di centrodestra Alessandrini, che ha guidato per 10 anni questo comune del Parco Sud, verrà ricordato come colui che si è guadagnato, nel 2012,  il premio Attila del WWF per il suo Piano di governo del territorio (PGT) da oltre 1 milione di mq di aree agricole distrutte. Se si fosse costruito quanto deciso dalla sua giunta, il suolo edificato sarebbe arrivato all’80%, contro una media del 42% della provincia di Milano: un’urbanizzazione da boom economico post guerra. E, anche dopo il ricorso vittorioso al TAR (tribunale amministrativo regionale) da parte dei cittadini, in particolare del Comitato per il Golfo Agricolo e di associazioni ambientaliste, sono continuate a suon di carta bollata le diatribe tra associazioni e l’amministrazione Alessandrini.
Nel giugno del 2015, però, con le elezioni comunali, si è insediata una nuova giunta guidata da Paolo Micheli, già consigliere regionale del Patto civico Ambrosoli, che ieri, 18 maggio, ha approvato la proposta di variante al Piano di Governo del Territorio. La settimana prossima il Consiglio Comunale voterà l’adozione del Piano e a quel punto Segrate avrà fatto un passo decisivo per impedire ulteriore consumo di suolo riportando a verde e servizi un milione di metri quadri di territorio.
Grandi porzioni di Segrate andranno a far parte dei Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS) della Martesana e della Media Valle del Lambro, collegando di fatto la città con corridoi ecologici e ciclopedonali a est col fiume Adda, a nord con Monza e a sud con il Parco Agricolo Sud Milano, l’Idroscalo e il Grande Parco Forlanini.

Forte riduzione di consumo di suolo

Mantenendo fede alle promesse fatte in campagna elettorale, l’amministrazione comunale ha iniziato fin dallo scorso novembre la procedura per arrivare ad approvare una variante al PGT con il superamento del vecchio strumento urbanistico varato nel 2012 dalla precedente Giunta Comunale e -come anticipato- annullato dal Tar all’inizio del 2015. “La nostra città -spiega Marco Italia, segretario di Segrate Nostra (lista che ha sostenuto Micheli nelle amministrative, ndr) avrà una crescita contenuta e ordinata con una previsione di quasi 10mila abitanti in meno rispetto alla crescita tumultuosa prevista dal PGT votato dal centrodestra. In particolare si sta mettendo in salvaguardia il Golfo Agricolo, per anni oggetto di battaglie di comitati e gruppi di cittadini che arrivarono a raccogliere oltre 3mila firme per proteggere il polmone verde tra Rovagnasco e Milano 2, il Centroparco, le aree a ovest di Milano 2 e l’asse Idroscalo – Grande Parco Forlanini. Inoltre il nuovo documento contiene una proposta efficace per risolvere gli annosi problemi del quartiere Cascina Boffalora prevedendo il dimezzamento delle volumetrie precedentemente approvate”.
La proposta di variante può essere riassunta con queste novità:
• straordinaria riduzione del consumo di suolo e delle volumetrie
• introduzione di standard ambientali innovativi per le trasformazioni urbane
• introduzione di norme per spostare le edificazioni che non è più possibile annullare da aree che vanno salvaguardate a zone di territorio già “consumato”
• azioni efficaci per la misurazione della qualità dei servizi
“I passi di questi giorni -aggiunge Marco Italia- sono importantissimi, ma non finisce qui: il percorso sarà ancora lungo ed è reso difficile dalle iniziative legali che le proprietà immobiliari attivano ripetutamente per riconquistare le volumetrie che la precedente Amministrazione aveva loro concesso. Ma col sostegno di chi vuol bene a Segrate ce la faremo”.
Incrociamo le dita…

 

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