Lacchiarella

 

 

Situato a sud di Milano, il comune conta 8.853 abitanti (dato a febbraio 2014), distribuiti tra il nucleo urbano principale e le frazioni di Casirate Olona, Mettone e Villamaggiore. Notevole l’estensione territoriale: circa 25 kmq, 17,82 kmq dei quali afferenti al Parco Agricolo Sud Milano.
L’amministrazione comunale è retta da una giunta che ha nella lista civica Lacchiarella Bene Comune la forza politica di maggioranza e in Antonella Violi il sindaco (in carica dal 25-5-2014).
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Da vedere

 

Rocca Viscontea
L’origine della Rocca risale intorno alla metà del X secolo, all’epoca delle invasioni degli Ungari o Magiari, che erano penetrati in Italia spingendosi sino a Pavia. Lacchiarella era un paese agricolo autosufficiente e aveva nella Rocca, con il suo ponte levatoio, le torri merlate e il fossato intorno, un baluardo essenziale per la sua difesa. Dopo l’anno mille, la Rocca fu interessata dai numerosi scontri tra milanesi e pavesi per il possesso del territorio (famosa la battaglia di Campomorto e la distruzione della Pieve di Decimo), che vide poi l’affermazione di Milano e il consolidamento del suo dominio. Da allora le sue sorti rimasero legate alle vicende storiche del territorio milanese, che, nel periodo tra il XIII e il XV secolo, fu dapprima dominato dai Della Torre o Torriani, poi dai Visconti ed in ultimo dagli Sforza. Subì quindi diversi passaggi di proprietà, fino al 1837, quando fu acquisita da Giuseppe Antonio Beretta, che ne cambiò profondamente fisionomia e destinazione d’uso.
Fino alla metà degli anni ‘60 la Rocca era un centro vitale per le attività cittadine: qui si tenevano, infatti, feste, balli e attività ricreative che coinvolgevano l’intera comunità ciarlasca. Nei saloni sottostanti vi era la sede di una cooperativa di consumo.
In anni più recenti, la Rocca iniziò a manifestare in maniera evidente i segni del tempo e necessitava di significativi interventi di manutenzione, che avrebbero richiesto risorse impensabili per la società proprietaria. Dal 1992 l’amministrazione comunale manifestò l’interesse all’acquisto dell’immobile: quando entrò in possesso dell’immobile cominciò a elaborare un progetto di recupero. I lavori di ristrutturazione furono avviati nel 1999 per concludersi definitivamente agli inizi del 2003.
La Rocca è oggi sede della Biblioteca Comunale, mentre al piano rialzato si trovano la Sala Consiliare, una sala a volta destinata alla celebrazione dei matrimoni civili e la sede della Pro Loco. Al primo e al secondo piano sono stati realizzati uffici e sale riunioni che, dal 2014, ospitano parte degli uffici comunali.
Un ampio terrazzo si affaccia su piazza Risorgimento, mentre il camminamento perimetrale, sito all’ultimo piano dell’edificio, offre una suggestiva vista panoramica del paese.

 

Cascina Coriasco
È un’antica struttura risalente alla metà dell’XI secolo, tempo in cui sorgeva l’omonimo borgo. Secondo lo scrittore Teodoro Cavallotti, Cascina Coriasco fu teatro della drammatica storia d’amore tra Zarina, figlia di Matteo Visconti, signore di Milano, e Riccardino Langosco, dell’omonima famiglia di conti di Pavia, nemici dei Visconti. In seguito (intorno al 1300) divenne proprietà delle monache dell’ordine delle Sorelle Umiliate.
Di proprietà del comune da oltre vent’anni, la cascina è stata completamente ristrutturata attraverso due interventi principali: il primo risale al 1996/97 e ha interessato la parte esterna e il caratteristico porticato; l’altro, più recente, ha riguardato l’area interna, con particolare riferimento all’antica stalla, da cui è stato ricavato un ampio salone adatto a ospitare mostre, eventi e cerimonie.
Ancora di proprietà comunale, Cascina Coriasco, con i suoi portici e l’ampio giardino, è spesso teatro di eventi sia pubblici sia privati. Dal 2012 è gestita dalla Cooperativa Sociale Cascina Bianca di Milano, che l’ha resa anche un ristorante dove si tengono pranzi nuziali, cerimonie e banchetti, nell’ambito di un progetto che riguarda soprattutto il reinserimento lavorativo e sociale di ragazzi affetti da problemi di autismo.

 

Chiesa prepositurale di Santa Maria Assunta
La piccola chiesa parrocchiale fu costruita nel 1430 su un’area acquistata dai conti Mezzabarba di Pavia. Inizialmente fungeva da parrocchiale provvisoria, in luogo della chiesa di San Martino, scomoda da raggiungere per gli abitanti di Lacchiarella.
La chiesa fu completamente ricostruita dopo il 1584, anno in cui San Carlo Borromeo stabilì di trasferire la parrocchia del borgo di Decimo a Lacchiarella. Per edificare la nuova struttura fu utilizzato il materiale recuperato dalla demolizione della vecchia chiesa. Leggenda vuole che, essendo il costo del trasporto eccessivo, gli abitanti di Lacchiarella costituirono una fila umana lunga sino al borgo di Decimo, passandosi di mano in mano tutto il materiale. I più facoltosi, i fittabili ed i negozianti misero a loro disposizione carri e cavalli, grazie ai quali, tra le altre cose, venne trasportato il dipinto della Madonna delle Grazie, ancora oggi esposto presso l’altare della navata destra. Oggi rappresenta la chiesa principale di Lacchiarella.

 

Oasi naturalistica di Lacchiarella
Per gran parte proprietà del Comune, si tratta di un’area di circa 40 ettari, che rientra nel perimetro del Parco Agricolo Sud Milano. Si può raggiungere dalla SP40 Melegnano-Binasco oppure dalla strada comunale per Villamaggiore, utilizzando il percorso ciclo-pedonale ricavato sul lato est dell’Oasi.
Nata dalla volontà dell’editore Federico Ceratti e con il supporto tecnico del naturalista Luigi Andena su un gruppo di fondi in precedenza destinati a uso agricolo, l’area è andata incontro ad un rapido processo di rinaturalizzazione. Qui si possono trovare ambienti estremamente rari nella pianura agricola e l’avifauna, che costituisce una delle principali attrattive dell’Oasi in ogni periodo dell’anno.
Oltre a ospitare varie iniziative didattiche, l’Oasi è visitabile previa prenotazione all’Ufficio Ecologia del Comune di Lacchiarella.

 

Feste

 

A rendere famosa Lacchiarella è il tradizionale appuntamento con l’Autunno Ciarlasco, una festa popolare che coinvolge l’intero paese e che funge da attrattiva per migliaia di turisti e curiosi ogni anno. Si tratta di una manifestazione, che vede gli abitanti dei sette cantoni storici del paese sfidarsi in una serie di prove: dalla corsa con lancio delle uova alla corsa coi trampoli, sino al momento clou, ovvero la corsa delle oche. Ognuna di queste sfide contribuisce ad assegnare un punteggio, sulla base del quale viene delineata la classifica, che decreta infine il cantone vincitore del Palio. Istituito nel 1976, l’Autunno Ciarlasco è un appuntamento molto sentito dai lacchiarellesi, che vi si dedicano con preparativi che durano anche mesi.  
La manifestazione si svolge nell’arco di tre settimane, solitamente a partire dall’ultimo fine settimana di settembre alla seconda domenica di ottobre e si stima che porti in paese ogni anno circa 20.000 visitatori.
Sono le domeniche, in particolare, a trasformare Lacchiarella in un paese in festa. Le bancarelle di commercianti e hobbisti e i gazebo delle varie associazioni e organizzazioni locali animano l’intera giornata, mentre strade e piazze sono invase dai profumi e i colori degli stand gastronomici, presso cui i vari cantoni offrono le loro specialità.

 

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