Cassina de’ Pecchi

 

Comune dell’area nord-est milanese, conta 13.719 abitanti (dato aggiornato ad aprile 2016), distribuiti tra il nucleo urbano principale e le frazioni Camporicco e Sant’Agata Martesana. La superficie territoriale si aggira intorno ai 4,60 kmq, di cui 3,10 kmq sono parte del Parco Agricolo Sud Milano. Attraversato dal Naviglio Martesana e costeggiato dal torrente Molgora, il territorio si caratterizza per una fitta rete irrigua, che, soprattutto nei secoli scorsi, ha contribuito a dare al paese un’impronta agricola.
L’amministrazione comunale è retta da una giunta che ha in Elisa Balconi (Lega) il sindaco.

 

Da vedere
Mulino Dugnani
Situato in via XXV Aprile, nella frazione Sant’Agata, il primo documento storico che ne attesta l’esistenza risale al 1721. Si tratta di un manufatto storico, oggi completamente ristrutturato, che attualmente ospita, oltre alla sala civica, mostre artistiche e iniziative culturali. Il luogo è anche consono alla celebrazione di matrimoni. Le opere di ammodernamento della struttura del Mulino Dugnani hanno mantenuto un legame saldo con le tradizioni rurali del territorio: in particolare, la sala delle macine e delle macchine, insieme alle strutture che si affacciano sulla Roggia Sant’Agata, hanno conservato le loro caratteristiche originali e al suo interno è stato allestito anche un piccolo museo della civiltà contadina.

Il Museo dell’arte in Ostaggio (MAIO)
Il Torrione della Cascina Casale è un edificio seicentesco recentemente restaurato. Il Torrione ospita mostre temporanee, conferenze e il MAIO, il Museo dell’Arte in Ostaggio. Quest’ultimo, inaugurato nel maggio 2015, “è un piccolo ma suggestivo museo ideato dal giornalista e scrittore Salvatore Giannella che vuole sollecitare memorie e azioni per recuperare le 1.651 opere “ancora prigioniere di Guerra” trafugate in gran parte dai nazisti durante l’ultimo conflitto mondiale. Tra i tanti capolavori c’è anche la “Testa di fauno”, prima scultura di Michelangelo, rubato dal Castello di Poppi, in provincia di Arezzo, nella notte tra il 22 e il 23 agosto 1944 dai nazisti della 305° divisione di fanteria. Nel MAIO una postazione multimediale con video 3D, opera della giovane start up milanese Streamcolors, presenta ed esplora alcune delle opere ancora “prigioniere di Guerra” trasformandole in immagini rielaborate attraverso algoritmi e pennelli elettronici.
Il MAIO ospita mostre temporanee: si è partiti con riproduzioni 1:1 di famosi capolavori salvati durante la guerra da Pasquale Rotondi, Soprintendente di Urbino, e altri funzionari delle soprintendenze e nascosti a Sassocorvaro e Carpegna, nel Montefeltro marchigiano. La ricerca di queste 1.651 opere (le storie sono raccontate da filmati e documenti esposti nel museo) è iniziata subito nel dopoguerra da Rodolfo Siviero, il famoso 007 dell’arte incaricato dal Governo per il recupero delle opere d’arte trafugate dall’Italia durante la guerra. Tra i tesori d’arte recuperati nell’ultimo anno dai Carabinieri dello speciale Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale: “Dormitio Virginis” di Andrea Di Bartolo, rubato alla famiglia Perkins di Lastra a Signa (Firenze) e per volontà testamentaria del mecenate inglese destinata ai frati della Basilica di Assisi; e “La carica dei Bersaglieri” di Michele Cammarano trafugato all’8° Reggimento Bersaglieri di Pordenone, opere che si aggiungono ad altre come “Il Seminatore” di Jacopo Bassano, sottratto alla Galleria degli Uffizi di Firenze e recuperato a Springfield, negli Stati Uniti.
Per informazioni e visite guidate contattare la Biblioteca Comunale di Cassina: telefono 02.95.29.295, email biblioteca@cassinadepecchi.gov.it. (dal sito del Comune)

Chiesa di Santa Maria Nascente
La chiesa si trova nella frazione Camporicco. L’edificio attuale, di stile neoclassico, è del 1815 e sorge in luogo di quella che era la struttura originaria, un oratorio risalente al 1388. All’epoca cappella privata della nobile famiglia Corio, nel 1605 fu proclamata parrocchia.
L’odierna chiesa, con la sua struttura a tre navate, è caratterizzata dal battistero ligneo del XVII secolo, l’altare maggiore barocco (1766) e il grande organo a canne, ideato da Paolo Chiesa (1758-1837). Al suo interno ospita la tomba di Giovanni Battista Serbelloni (1781), ivi trasferita dal Castello Sforzesco di Milano. Contiguo alla chiesa è l’oratorio: inaugurato nel 1991 e sede (dal 1999) del Centro Culturale Camporicco, è dotato di impianti sportivi, che ne fanno struttura di riferimento per alcune associazioni locali.

Chiesa di Sant’Agata
Situata in via Cavour, nella frazione Sant’Agata, fu edificata nel XVI secolo, in luogo di un preesistente edificio medievale. Il primo documento storico che ne attesta la presenza risale al 1566. Nel 1574 fu ricostruita grazie anche ai finanziamenti della nobile famiglia dei Cusani, che affidarono il progetto all’architetto Pellegrino Tibaldi. Realizzata in stile manierista, la struttura è caratterizzata da una navata unica con due cappelle laterali, dedicate a San Fermo e alla Madonna. Al suo interno è conservato un crocefisso di antica fattura e cinque effigie di santi, affrescate da Camillo da Landriano. Da segnalare anche quattro tele della metà del Seicento, di autore ignoto, ma di chiara ispirazione caravaggesca, che raffigurano: San Fermo, una deposizione e i funerali e il martirio di Sant’Agata. Coevi sono i dipinti a olio rappresentanti i 12 misteri del Rosario. Tra il 1810 e il 1847 la navata e il coro furono ampliati dando a quest’ultimo una forma più curvilinea. Nel 1931 si procedette a murare le due porte laterali che affiancavano il portale maggiore. In quel contesto fu anche riqualificato lo spazio a sinistra dell’altare maggiore, dove fu collocato un organo a canne. Furono anche abbassate le due tribune, riadattate a pulpiti, e demoliti i due pilastri che, all’inizio della navata, indicavano la posizione dell’antica facciata.

Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice
Risalente al XVI secolo, fu edificata su un terreno acquisito nel 1452, per via testamentaria, dal monastero di San Pietro Celestino in Milano. Nel corso dei secoli divenne punto di riferimento e motivo d’orgoglio per i fedeli di Cassina, che ne reclamavano l’elezione a parrocchia, in luogo della chiesa di Camporicco. A seguito del passaggio di proprietà dai celestini ai nobili Villata di Villatburg, divenne cappella privata. È presente una lapide di pregevole fattura, che testimonia la sepoltura in loco dei discendenti dei Villata. Al termine della dominazione austriaca assunse il ruolo di cappella devozionale dedicata all’Immacolata Concezione (notevole, al suo interno, un grande affresco raffigurante l’Immacolata, datato 1601). Nel 1982 finì con l’essere definitivamente sconsacrata, divenendo uno studio privato.
Una nuova chiesa dedicata a Santa Maria Ausiliatrice fu edificata, nel 1975, nella centrale via Cavour. La struttura, a due navate, con spazi interrati e due ponticelli di raccordo con la casa parrocchiale, è fedele allo stile tipico dei progettisti Vito e Gustavo Latis. La facciata è caratterizzata da un rosone dal disegno astratto, in cemento armato, che illumina la navata maggiore, e da un’alta croce in ferro, della quale è stata intensificata l’illuminazione notturna. All’ingresso spicca una statua dedicata alla Madonna dell’accoglienza, opera dello scultore Alessandro Nastasio.
Priva di campanile, la chiesa presenta un interno dove spicca la statua della Madonna Ausiliatrice, realizzata in legno dallo scultore Flavio Pancheri e sostenuta da un altare sorretto a sua volta da due angeli dorati di stile neobarocco. Dietro l’altare, una doppia rampa di scale conduce al Tabernacolo, contornato da due angioletti porta-candela provenienti dalla chiesa di S. Maria Assunta. I due angeli sarebbero ispirati ad analoghi manufatti ritrovati nel castello dei Cavalieri di Rodi e sono uno dei più preziosi manufatti presenti in S. Maria Ausiliatrice.

 

Feste

• La seconda domenica di maggio va in scena Fragolosa, manifestazione nata nel 2015 per celebrare una giovane azienda locale specializzata nella produzione di fragole. Dopo il successo della prima edizione, l’anno successivo ha visto le presenze più che triplicate (oltre 10.000 visitatori), con più di 1.000 cassette di fragole vendute. La sagra vede coinvolte anche le attività commerciali del paese, che rimangono aperte per l’occasione, ed è arrivata ad ospitare oltre 70 espositori. Per l’intera giornata sono previste varie attività didattiche e d’intrattenimento.  
• Il 9 agosto si celebra la festa patronale di Sant’Agata, dedicata a San Fermo (patrono, insieme a Sant’Agata, della frazione). Si tratta di una ricorrenza molto sentita dagli abitanti storici di Sant’Agata, che verte intorno alle tradizionali celebrazioni religiose e si conclude con uno spettacolo pirotecnico.
• La seconda settimana di settembre è, invece, la festa patronale di Camporicco, caratterizzata da una serie di iniziative, tra cui mostre artistiche, concerti e tornei sportivi, e culminante nella tradizionale processione domenicale.  
• Altro appuntamento è il DùDì Country, evento che si tiene tra la fine di maggio e l’inizio di giugno nell’area festa di Sant’Agata. Organizzata dall’Associazione Amici del Cavallo, prevede gare equestri di livello nazionale, oltre ad uno spazio adibito a fattoria didattica e a un servizio di ristorazione. In serata, spazio dedicato al ballo liscio e ad esibizioni di danze country e western.

Cassina de’ Pecchi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *