Peschiera Borromeo

 

Comune dell’area est milanese, direttamente confinante con la città di Milano, conta 23.171 abitanti (dato di aprile 2015), distribuiti tra il nucleo urbano principale e le frazioni Bellaria, Bellingera, Bettola, Boscana, Canzo, Foramagno, Fornace, Linate, Mezzate, Mirazzano, San Bovio e Zeloforamagno. La superficie territoriale si aggira intorno ai 23,45 kmq, 14,36 dei quali sono parte del Parco Agricolo Sud Milano. Il paese ha subito notevoli trasformazioni nel corso degli ultimi decenni. Il processo di urbanizzazione, in particolare, ne ha snaturato la vocazione agricola originaria.
L’amministrazione comunale è retta da una giunta, che ha nella lista civica Peschiera Riparte la forza politica di maggioranza e in Caterina Molinari il sindaco (in carica dal giugno 2015).

 

Da vedere
Castello Borromeo
Monumento simbolo della città, iI castello è il più antico possedimento dei Borromeo in Lombardia. Di esso si ha notizia a partire dal 1422, quando Filippo Maria Visconti, duca di Milano, affida a Vitaliano Borromeo l’incarico di fortificare la “Peschiera”, complesso rurale già di proprietà dei frati negri, monaci agostiniani.
Dieci anni dopo il Borromeo ottenne il permesso ducale per costruire fossato, ponte levatoio e porta nel palazzo detto la Peschiera. Sorse così, da un preesistente complesso edilizio, il castello, nelle forme che ancora oggi possiamo ammirare, caratterizzato da mura, torri, rivellino e da un grande fossato.
Si tratta di un edificio fortificato unico del genere in Lombardia, soprattutto per le sue torri rotonde, ridotte in parte durante la dominazione spagnola.
Il castello fu sede strategica di Francesco Sforza tra il 1448 e il 1450, durante le operazioni militari per la conquista del ducato milanese. Più tardi vi soggiornò anche Luigi XII, re di Francia, quale ospite dei Borromeo, una delle più illustri famiglie patrizie milanesi, arricchitasi con l’attività bancaria. Fu proprietà personale di San Carlo Borromeo, che sin da giovinetto ebbe a passarvi i periodi estivi, come anche suo cugino, il “cardinal Federico” di manzoniana memoria.
Fu restaurato verso la fine del XVI secolo da Renato Borromeo, fratello del cardinale Federico, assumendo l’aspetto attuale, con la snella torre centrale, quattro torri angolari e un fossato pieno d’acqua, che circonda l’intera costruzione.
Vi si accede attraverso la porta della torre centrale, che immette nell’ampio cortile a forma quadrata, avvolto dall’edera. Un lato del cortile è a portico, con nove arcate sorrette da dieci colonne, mentre su un altro lato vi è la cappella gentilizia, fatta costruire da Renato Borromeo nell’ambito dei lavori di ristrutturazione. Essa è un piccolo mirabile edificio chiesastico, ricco d’affreschi cinquecenteschi d’ottima fattura, messi in risalto dai restauri voluti dal conte Giancarlo Borromeo nel 1927.
L’interno del castello è tutto da ammirare. Tra gli elementi di particolare rilievo, l’originale scalone che conduce al piano superiore, ancora intatto dopo cinque secoli dalla sua costruzione, e il magnifico salone d’onore, con il camino in pietra e le otto figure simboliche contenute in una cornice ottagonale. Vi è poi una sequenza di stanze e sale, dipinte con festoni, stemmi e motti araldici, paesaggi, case e castelli di proprietà dei Borromeo, tra cui il dipinto di Arona e dell’isola Bella sul Lago Maggiore.

Giardino Botanico
Situato nella frazione Bettola, si tratta di un arboreto, ovvero una raccolta di piante messe a dimora in piccoli gruppi omogenei, ordinati per specie. Le specie qui ospitate non sono solo quelle tipiche della pianura padana, ma giungono anche dalle regioni limitrofe, alpine e mediterranee, o anche da altri continenti. Alcune sono in grado di riprodursi, altre per una serie di inibizioni ambientali, non lo sono. Le essenze sono suddivise secondo la tradizionale classificazione botanica, con l’indicazione dei nomi scientifici.

Parco naturale del Carengione
Il Carengione è una zona umida di boschi e campi, estesa su 23 ettari, attraversata da rogge e fontanili, situata al centro del territorio di Peschiera Borromeo, tra le frazioni di Bettola, Mezzate e San Bovio.
Nel 1984 l’amministrazione comunale, quindi anni prima della costituzione del Parco Agricolo Sud Milano, vieta il passaggio dei mezzi motorizzati sulle carraie che l’attraversano.
Il bosco ospita essenze tipiche della pianura lombarda, quali ontani, robinie, pioppi, salici, farnie (un tipo di quercia) e carpini, oltre a filari di arbusti di sambuchi, biancospini e noccioli. In questo luogo, nonostante l’attività di caccia sia piuttosto intensa, vive una ricca fauna, quali germani reali, scriccioli, pettirossi, gallinelle d’acqua e civette.

Mirazzano
Tra le più suggestive frazioni del paese vi è Mirazzano, già dei Borromeo. Il borgo è sovrastato dal quattro-cinquecentesco campanile della chiesa dei santi Cosma e Damiano. All’interno, si segnala il soffitto a cassettoni del XVI secolo, dipinto con decorazioni di stile lombardo rinascimentale, affini, per tipologia, a quelle del vicino castello. La trabeazione a formella, in parte dorata, sostiene tre grandi statue lignee settecentesche, che rappresentano la Vergine, Gesù crocifisso e San Giovanni. L’altare maggiore in marmi policromi e gesso dipinto, è databile tra il sette e l’ottocento; il fonte battesimale in marmo rosso di macchiavecchia (secolo XVII).
In questo borgo si ammirano anche le cascine Pestazza e Fiorano, entrambe del XVIII secolo, che rappresentano due esempi tipici di cascina lombarda.

 

Feste
• Nella seconda metà di maggio si tengono le iniziative promosse dalla parrocchia di San Bovio per celebrare il santo patrono della frazione. Una serie di eventi, tra cui appuntamenti enogastronomici, eventi sportivi e culturali e momenti ludici, si alternano alle tradizionali celebrazioni religiose. Il culmine coincide con l’ultima domenica del mese, quando la festa coinvolge l’intero paese.
• La festa patronale di Peschiera coincide con la data del 4 novembre, quando si celebra la figura di San Carlo Borromeo. Previsti, ogni anno, eventi d’intrattenimento (serate musicali, balli e momenti conviviali), col coinvolgimento delle associazioni attive sul territorio, e la celebrazione delle tradizionali funzioni religiose. In occasione di questa ricorrenza viene assegnato il Basilisco d’oro, ovvero un riconoscimento istituito in favore di quei cittadini che si sono distinti per la loro dedizione nei confronti degli altri e della città o per particolari meriti in ambito scientifico, sportivo e artistico.

Peschiera Borromeo

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