Rodano

 

 

Comune dell’area nord-est milanese, conta 4.639 abitanti (dato del febbraio 2015), distribuiti tra il nucleo urbano principale e le frazioni Cassignanica, Lucino, Millepini, Pobbiano. La superficie territoriale si aggira intorno ai 12,87 kmq, di cui 10,91 kmq sono parte del Parco Agricolo Sud Milano.
Il comune di Rodano, a differenza, ad esempio, della vicina Segrate, ha preservato ampi spazi legati alla vocazione agricola originaria, inserito com’è nella zona dei fontanili e irrigato da un intrigo di rogge e canali, in parte derivanti dal naviglio Martesana.
L’amministrazione comunale è retta da una giunta che ha nella lista civica Uniti per Rodano la forza politica di maggioranza e in Roberta Maietti il sindaco (in carica dal maggio 2019).

 

Da vedere
Riserva Naturale Sorgenti della Muzzetta
Istituita dalla Regione Lombardia nel 1984 e inserita nell’elenco dei Siti di Interesse Comunitario, nasce per salvaguardare e valorizzare il complesso di fontanili che danno origine alla Muzzetta. Rappresenta un prezioso angolo di natura, in cui è possibile osservare diversi ambienti tipici della pianura.

Strada del Duca
La strada prende il nome dal duca Gabrio Serbelloni. Intorno alla metà del 1700 la famiglia Serbelloni acquistò dai conti D’Adda la proprietà dei territori posizionati tra la Paullese e la Rivoltana con le cascine Cassinazza (ora demolita), Cassinetta e Crocina presenti nel comune di Pantigliate. Per facilitare i suoi spostamenti all’interno della proprietà, nel 1760, il duca fece ripristinare e rettificare il vecchio tracciato di una strada interpoderale la cui origine ricalcava una centuriazione romana. La Strada del Duca divenne un luogo di rifugio importante durante la Seconda Guerra Mondiale. Da un po’ di tempo la strada è chiusa al traffico veicolare. L’assenza di rumori e di emissioni nocive hanno favorito il ripopolamento di diverse specie faunistiche favorite dall’ambiente naturale di un ecosistema particolarissimo rappresentato dalle Sorgenti della Muzzetta.

Villa Litta Invernizzi
Edificata nel XVI secolo, la villa, con annesso parco, costituisce, insieme alla chiesetta e alle cascine Torrazza, Bruciata e Trenzanesio, la cosiddetta Tenuta Trenzanesio.
La struttura, a pianta quadrangolare, con un salone passante che disimpegna tutti gli altri ambienti e termina in un portico sulla facciata principale, riproduce uno schema tipico di molte ville lombarde. È interessante notare che la villa è disposta e organizzata lungo un asse in direzione est/ovest: a occidente vi è il giardino, contenuto entro un perimetro rettangolare; a oriente, sorgono, invece, i rustici e la chiesa, a costituire un piccolo borgo.
Il giardino intorno alla villa si è conservato intatto, con la grande peschiera rettangolare alimentata da copiosi fontanili, che non seguono il perimetro dell’edificio, ma se ne discostano per lasciare spazio a due piccoli giardini sopraelevati e appartati immediatamente a contatto con la casa.
Alcuni studiosi ritengono che Villa Litta sia stata eretta nel 1540, a cura dell’architetto Giovanni da Pandemuro, allievo del Palladio. Altri sostengono, invece, che sia nata esattamente un secolo dopo, nel 1640, per volere di Guido Litta, Vescovo di Milano. In effetti l’unico riferimento storico di cui si ha certezza risale al 1688, anno in cui la famiglia facente capo a Pompeo Litta ottenne l’investitura feudale di Trenzanesio. Nel 1800 la villa passò, per diritto di successione, alla famiglia Greppi. Negli anni quaranta e cinquanta del secolo scorso fu sede di un colorificio e, solo nel 1955, divenne proprietà della famiglia Invernizzi. Alla scomparsa dei proprietari, in assenza di eredi, la tenuta è infine passata in gestione ad una fondazione.

Casa Gola
Tipico esempio di architettura rurale lombarda, Casa Gola risale al tardo medioevo (1400 circa). Rappresenta il nucleo originale di un abitato rurale a corte chiusa, probabilmente conventuale.
L’edificio presenta pregevoli tratti architettonici e decorativi, un perimetro murario in cotto e ambienti interni dagli alti soffitti, con alcuni disegni a pittura restaurati. Il recente recupero ne consente una fruizione collettiva: in essa è, infatti, ospitato il Polo culturale a carattere botanico del Parco Agricolo Sud Milano, costituito dall’Erbario della Flora Padana e in grado di richiamare l’attenzione delle scolaresche allo studio della botanica, e una piccola biblioteca a sfondo naturalistico, funzionante anche come punto informazioni su tutto il Parco Sud e quindi anche della vicina Riserva Naturale delle Sorgenti della Muzzetta.
Al primo piano di Casa Gola, in una nicchia usata per riporre lampade e candele, è presente un affresco raffigurante una gazza posata su un ramo. L’affresco è stato scelto, tramite un concorso popolare, come logo rappresentativo delle attività culturali del paese.

Sarcofagi di Rodano
I sarcofagi recuperati dalle cascine di Rodano ed esposti davanti al Municipio, nella frazione Lucino, sono difficili da datare con esattezza, visto che non possono essere messi in relazione con altri resti. Sarcofagi simili, con tetto a doppio spiovente ornato di acroteri, risalgono solitamente al periodo tardoromano (IV-V secolo) – altomedievale (VI-VII). I sarcofagi romani più antichi (intorno al II-III secolo) hanno spesso gli spioventi più ripidi e gli acroteri maggiormente rilevati. Il fatto che, in questo caso, il coperchio sia piuttosto basso riporterebbe, quindi, all’epoca altomedievale (VI-VII secolo).
Il coperchio stesso sembra inoltre esser stato sagomato per far scorrere meglio l’acqua. Vasche e coperchi dei sarcofagi sono stati spesso usati, in età contemporanea, o come abbeveratoio o come canaline di scolo, attraverso la pratica di fori di scarico, come testimoniano altri rinvenimenti simili.

Museo Scooter e Lambretta
Raccolta privata unica nel suo genere, allestita alla fine degli anni ’80 da Vincenzo Tessera, il museo presenta la storia dello scooter dai primi anni del Novecento agli anni sessanta, con oltre 180 modelli provenienti da tutte le parti del mondo. Ogni nazione è rappresentata non solo dagli esemplari di più larga diffusione, ma anche da pezzi unici di grande valore storico.
La sezione dedicata alla Lambretta comprende i più importanti e rari esemplari prodotti dallo stabilimento Innocenti: prototipi e moto da competizione, oltre a modelli sezionati per uso didattico ed esemplari unici da gara. La produzione di serie è rappresentata dalla prima Lambretta (datata 1947) fino all’ultima, prodotta nel 1971.
È possibile, inoltre, consultare l’archivio storico Innocenti, la manualità tecnica, i filmati e la pubblicità. Il museo rientra (insieme a quello di altre grandi realtà aziendali lombarde, quali Alfa Romeo, Kartell e Zucchi) nel circuito Musei d’Impresa della Città Metropolitana di Milano.

Croce di Rodano
La Croce di Rodano è un interessante reperto ritrovato agli inizi del secolo scorso nella frazione Cassignanica. Ricavata da una sottile lamina d’oro lavorata a sbalzo, è un esempio delle decorazioni funerarie che i longobardi avevano in uso nel VII secolo. La Croce presenta un disegno di notevole complessità, difficile da decifrare. È mancante del braccio di sinistra, che si crede riportasse specularmente le immagini riprodotte su quello di destra. Sicuramente l’iconografia rappresentata non è quella classica cristiana.
Oggi conservata nel Museo Archeologico di Milano, nella sezione dedicata al popolo longobardo, ne è esposta una copia anche nella sala comunale di Casa Gola. Una rappresentazione della Croce di Rodano è inoltre conferita annualmente dal sindaco ai cittadini benemeriti.

Chiesa di San Vincenzo
Struttura databile al XVII secolo, sorta in luogo di un’antica cappella, della quale esistono documenti storici del XIII secolo. Si trova nella frazione Cassignanica, di cui è chiesa parrocchiale.

Chiesa di San Giovanni Evangelista
Situata nella frazione Lucino, la chiesa di San Giovanni evangelista è attestata come parrocchia fin dal XVI secolo: compare, infatti, negli atti delle visite pastorali compiute, tra XVI e XVIII secolo, dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Settala.

Feste
A metà giugno si tiene la tradizionale manifestazione Rodano in Festa, che celebra l’istituzione del comune di Rodano, avvenuta il 21 giugno del 1869 per regio decreto dell’allora Re Vittorio Emanuele II. Una serie d’iniziative, organizzate a cura dell’amministrazione comunale e delle varie associazioni attive sul territorio, anima l’intero paese (frazioni comprese) dalla seconda settimana di giugno sino alla domenica a ridosso del 21, che rappresenta il culmine della festa. È in quest’occasione che si tiene anche la cerimonia di consegna della Croce di Rodano ai cittadini rodanesi distintisi per particolari meriti.

Rodano

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