Rosate
Comune dell’area sud-ovest Milano, conta circa 5.590 abitanti, distribuiti tra il nucleo urbano principale e le due frazioni di Cavoletto e Gaggianese. La superficie territoriale è di circa 18,74 kmq, dei quali 17,15 rientrano nel perimetro del Parco Agricolo Sud Milano.
L’amministrazione comunale è retta da una giunta di centrosinistra, che ha nella lista civica Per Rosate la forza politica di maggioranza e in Daniele Del Ben il sindaco (in carica dal 6 giugno 2016).
comune.rosate@pec.regione.lombardia.it
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Da vedere
Chiesa di Santo Stefano
Risale al X secolo, quando fu istituita la pieve locale, con la costruzione di un primo tempio sacro di stile romanico. Dopo diverse mutazioni, nel 1827 la chiesa venne ricostruita nelle forme attuali. Sul campanile è installato un concerto di 8 campane, fuse dalla Fonderia Barigozzi di Milano nel 1888. Sul campanile è stata recuperata e ripristinata la vecchia tastiera per il suono a festa.
Castello
È stato edificato in pieno medioevo, probabilmente ricalcando quella che era la piantina di un antico fortilizio romano. Le prime tracce di una struttura difensiva a Rosate risalgono al 1159, in coincidenza dell’assedio a opera delle truppe di Federico Barbarossa. Venne ricostruito tra il 1323 ed il 1329 per volontà della famiglia milanese dei Torriani, ma già con l’avvento dei Visconti alla signoria di Milano perse gran parte delle proprie funzioni difensive. La struttura, pesantemente rimaneggiata nel corso dei secoli, si presenta oggi come una costruzione in mattoni e intonaco, caratterizzata da una torretta a tre piani e contraddistinta, in facciata, da una pregevole finestra ad arcate multiple in cotto, il tutto sovrastato da una merlatura alla ghibellina. Sono ancora chiaramente visibili degli scassi nei muri per i bolzoni del ponte levatoio, che un tempo regolava l’accesso alla struttura.
Cascina Confaloniera
Recentemente ristrutturata e adibita a residenza condominiale, la cascina Confaloniera è uno dei luoghi storici del paese. Sorge a ridosso degli antichi fossati a sud del borgo ed è ancora visibile la parte originaria, costituita dalla porzione comprendente la colombaia, evoluzione di un luogo fortificato un tempo utilizzato come punto di avvistamento. Le colombaie o colombere erano edifici abitati da nobili secondo il modello delle case-torri. L’allevamento dei colombi era, infatti, praticato solo da famiglie benestanti, che potevano permettersi di adattare a tale scopo l’ultimo piano della loro casa. Il nome della cascina trae origine da una delle nobili famiglie che l’ebbero in proprietà dal 1619 alla prima metà del ‘700: i Confalonieri. La troviamo invece citata per la prima volta in un atto catastale redatto nel 1558 col nome di Cascina di Sopra. Negli atti risulta che la cascina apparteneva a Fabrizio Avvocati (o Avogadri), la cui proprietà si estendeva per 685 pertiche. Dal Catasto Teresiano del 1755 si evince il passaggio di proprietà dai Confalonieri ai Visconti.
Cascina Longona
Il nome di questa cascina è legato alla figura di Giovanni Longoni, commerciante milanese che, nel 1476, dopo aver ottenuto il permesso ducale, iniziò l’attività con un mulino mosso dalla roggia Gambirone (derivata dal Naviglio Grande) sino al terreno dov’è situata la cascina. La roggia venne in seguito ribattezzata col nome di Roggia Longona. Presso la cascina sorgeva pure un oratorio dedicato a S.Ambrogio. Attualmente è di proprietà della famiglia Invernizzi e principalmente destinata all’allevamento di bovini da latte.
Feste
• Nel mese di maggio si tiene la rassegna Rosate in Festa, una serie di eventi che si protrae sino a giugno inoltrato. Il momento-clou è l’ultima domenica di maggio, quando si celebra la festa patronale, con la Santa Messa e il mercatino delle bancarelle ad animare le vie del paese per l’intera giornata.