Settala

 

 

Comune dell’area est milanese, conta circa 7.400 abitanti, distribuiti tra il nucleo storico principale e le frazioni Caleppio e Premenugo. La superficie territoriale si estende per circa 17,50 kmq, 13,32 dei quali sono parte del Parco Agricolo Sud Milano.
L’amministrazione comunale è retta da una giunta che ha nella lista civica Uniti per Settala la forza politica di maggioranza e in Andrea Carlo il sindaco (in carica dal settembre 2014).

 

Da vedere
Cascina Castello e Centro Etnografico
Situata nella zona nord del territorio comunale, in un’area agricola nei pressi delle Sorgenti della Muzzetta, Cascina Castello è un grande complesso a corte chiusa edificato su quattro lati (sec. XIV – sec. XV). La cascina Castello, di proprietà privata, è situata nel comune di Settala, in posizione isolata nella campagna agricola nei pressi delle Sorgenti della Muzzetta (sito d’importanza comunitaria), nella zona nord del territorio comunale dove è localizzata l’area industriale artigianale.
La cascina è organizzata intorno ad una grande corte con aia e tre accessi carrabili sterrati, di cui quello a est permette l’ingresso dal viale delle Industrie mediante la strada vicinale per Cascina Castello.
L’edificio che connota il complesso nel paesaggio è il cosiddetto Castello, un edificio a blocco di tre piani, considerato la parte più antica del complesso. Il fronte verso la corte è dotato di un portico di quattro campate ad archi a sesto acuto di mattoni, sorretti da colonne di granito bianco sormontate da capitelli stemmati. Alla sommità dell’edificio è una corona di merli ghibellini realizzati probabilmente nell’Ottocento. I fronti sono rivestiti di intonaco liscio. L’edificio è sede di uno dei Punti Parco del Parco Agricolo Sud Milano e ospita al piano terra il Centro Etnografico e Storico-Agricolo delle Arti e Tradizioni contadine che accoglie gli attrezzi legati alla civiltà contadina raccolti da alcuni volontari residenti nel Comune di Rodano.
Gli altri edifici che compongono attualmente il complesso sono principalmente: la chiesa dell’Immacolata, le case coloniche, la stalla grande, due sili circolari posti a sud all’esterno della cascina e alcuni fienili e portici.
La chiesa dell’Immacolata è un edificio a navata unica terminato da abside. La facciata è piana, semplice con due lesene ai lati che arrivano sino all’imposta delle falde del tetto, a capanna. Al centro il portone, contornato da una cornice non modanata di granito, sormontato da una finestra centrale rettangolare. Ad una prima osservazione, la parte sommitale della facciata sembrerebbe essere stata modificata in tempi non recenti. Si notano, infatti, sopra i capitelli le imposte di un arco; sarebbero necessari in questo senso approfondimenti documentari e analisi stratigrafiche.
Le abitazioni coloniche si trovano in un lungo edificio a schiera costituito da dieci moduli abitativi organizzati su due piani, con ingresso autonomo. Solai e scale interne sono in legno, il pavimento del piano terra in elementi di cotto (per il modulo che è stato possibile visitare).
La facciata è scandita da una fascia marcapiano tra piano terra e primo piano e dai pilastri di mattoni della struttura. Tra le abitazioni coloniche e la chiesa dell’Immacolata è un altro edificio residenziale per dimensioni e allineamento simile a quello appena descritto, tranne che per alcune differenze formali e dimensionali dei vani finestra e per la collocazione della scala, il cui accesso è dall’esterno. Attualmente è disabitato. Di fronte a questi edifici, nella corte, ci sono la vecchia pesa e la legnaia. La stalla si attesta lungo tutto il lato sud del cortile. E’ un edificio imponente con fienile, in muratura di mattoni, solaio in putrelle e voltine di mattoni, tetto a due falde con orditura lignea a capriate. Svolge ancora nella quasi totalità la sua funzione originaria. I fienili e i portici sono a doppia altezza con struttura a pilastri in muratura di mattoni e tetto a due falde su struttura lignea a capriate. La cascina Castello è un’azienda agricola attiva per la gran parte nella coltura cerealicola.

 

Chiesa di San Tommaso
Documenti storici attestano la presenza di una cappella nella frazione Premenugo sin dal 1398. Nel corso del XVI secolo ha acquisito il titolo di parrocchia, come risulta dagli atti delle visite pastorali degli arcivescovi di Milano. In anni recenti i lavori di riqualificazione del centro storico della frazione hanno portato alla realizzazione di una piazza, ricavata dall’allargamento di via Roma, di cui la chiesa di San Tommaso è punto di riferimento.    

 

Chiesa di Sant’Agata
Situata in piazza della Repubblica, si tratta della chiesa parrocchiale di Caleppio. La struttura originaria risale al XVIII secolo, ma nel 1992 è stata ricostruita per far fronte alla rapida crescita demografica fatta registrare dalla frazione, che oggi conta  circa 2.800 abitanti.

 

Chiesa di Sant’Ambrogio
Situata nella centrale piazza Vittorio Veneto, è la chiesa parrocchiale del paese. Edificata nel XVIII secolo, ha mantenuto una struttura abbastanza fedele a quella originale.

 

Parco Sorgenti della Muzzetta
Costituita come Riserva Naturale nel 1993 e riconosciuta poi come Sito di Interesse Comunitario nel 2005, le Sorgenti della Muzzetta sono costituite da 3 fontanili. Il maggiore è il Molino: probabilmente il più grande della Città Metropolitana, ha forma triangolare e aspetto suggestivo per la presenza di numerose polle emergenti dalla superficie libera dello specchio d’acqua. Al suo interno è presente un’isola caratterizzata da vegetazione elofitica a Carex elata (piante che pur essendo radicate al suolo, vivono prevalentemente con le radici e le gemme ricoperte da acqua, mentre restano aeree foglie e fiori), per un’estensione di circa 300 mq, intercalata da un nucleo di vegetazione arborea a Salice bianco.
Il fontanile Vallazza ha, invece, una fisionomia differente: più piccolo, completamente circondato dalla vegetazione forestale, molto ombreggiato e privo di vegetazione elofitica.
Infine, il fontanile Regelada è il risultato di un recente intervento operato dal Parco Agricolo Sud Milano che, sulla base di vecchie carte catastali risalenti al diciottesimo secolo, ha ricostruito la testa del fontanile, negli anni andata completamente perduta.
La storia del fontanile, come pure la data di scavo degli invasi, risulta assai difficile da ricostruire, perché molti documenti storici si sono persi con l’ultima guerra. Alcuni riferimenti diretti e indiretti a rogge adiacenti alla risorgiva permettono, tuttavia, di individuare tra il XVI e il XVII secolo l’ipotetica data di scavo e di tracciare un quadro generico delle tappe evolutive per quanto riguarda la morfometria e l’idraulica.
Nei pressi della testa dei due fontanili Molino e Vallazza si è costituito un bosco igrofilo formato da ontani neri, olmi e salici. La presenza di un tratto ricoperto a canneto ha, inoltre, permesso l’insediamento di una discreta avifauna acquatica, che contribuisce a fare della riserva un’interessante meta di visite guidate, anche a scopo didattico.

 

Feste
• Il primo e il secondo fine settimana di ottobre si celebra la Festa della Madonna del Rosario, che coinvolge la frazione di Premenugo. Per l’occasione, oltre a funzioni religiose, si svolgono spettacoli, concerti, serate danzanti, mercatini e stand enogastronomici animano strade e piazze della frazione.
• La terza settimana di ottobre, la Festa della Madonna del Rosario tocca, invece, la frazione di Caleppio. Anche qui, una serie di eventi, con funzioni religiose e varie iniziative d’intrattenimento, animano l’intera settimana, sino alla domenica conclusiva (momento clou della festa)-

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