Settimo Milanese

 

 

Comune dell’area ovest di Milano, conta 19.913 abitanti (dato del 31 dicembre 2015), distribuiti tra il nucleo urbano principale e le frazioni Vighignolo, Seguro, Villaggio Cavour, Castelletto ed Ex Cascine Olona. L’estensione territoriale è di 10,82 kmq, 5,09 dei quali sono all’interno del Parco Agricolo Sud Milano.
L’amministrazione comunale è retta da una giunta di centrosinistra, che ha nel PD la forza politica di maggioranza, con Sara Santagostino Pretina nel ruolo di sindaco (in carica dal maggio 2014).

 

Da vedere

 

Palazzo D’Adda
Edificato per volontà dell’omonima famiglia tra il Cinquecento e il Seicento, si presenta con la tipica forma a U delle ville di campagna lombarde, con un porticato caratterizzato da colonne in granito. Al pian terreno le sale sono decorate con affreschi tardo manieristi a grottesche, imponenti soprattutto nel salone d’onore, oggi aula consiliare. Interessante la decorazione di una sala appartenente all’ala privata del palazzo, preceduta da un portico barocco, che nel soffitto presenta agli angoli i Quattro Elementi, armonizzati da Apollo al centro. Al piano superiore, le ampie sale presentano, nella fascia sotto al soffitto, raffigurazioni allegoriche e campestri, purtroppo danneggiate dal tempo, risalenti al ‘600. Notevoli le travature lignee. L’edificio è preceduto da una piazzetta, anticamente chiamata Il Pasqué, mentre sul retro si apre un giardino all’inglese, oggi ridimensionato, ma fino al Settecento molto più esteso e comprendente frutteti ed aiuole. Il palazzo era adibito a dimora della famiglia proprietaria per le vacanze autunnali. Solo il conte Francesco II (morto nel 1644) vi risiedette stabilmente. I conti d’Adda vi ospitarono, tra gli altri, il cardinale Federico Borromeo, mentre talvolta, durante l’inverno, concessero il salone per le assemblee della comunità.
Divenuto dapprima abitazione dei fittavoli e poi scuola, Palazzo D’Adda è oggi sede del municipio.

 

Chiesa di Santa Margherita
È la parrocchia di Settimo, con origini risalenti al XII, come risulta dal documento “Liber Notitiae Sanctorum Mediolanensis” di Goffredo da Bussero. L’attuale struttura è frutto di un rifacimento databile intorno al 1534 a opera del sacerdote Francesco Balbi, membro della famiglia degli allora massimi proprietari settimesi.
Di forma rettangolare, a navata unica, presenta forme esterne neo romaniche, frutto di interventi realizzati a fine Ottocento.

 

Oratorio di San Giovanni Battista
Situato a Cascine Olona, venne edificato da Paolo Mantegazza nel 1468, lungo la via Novara. L’edificio è caratterizzato da un corpo longitudinale, con tetto a vista terminante in un’abside quadrata. Presenta, soprattutto nella decorazione pittorica, interessanti spunti di linguaggio rinascimentale, riconducibili a Vincenzo Foppa. Le principali opere sono L’annunciazione della vergine, La nascita del Battista e Il Giudizio Universale. Lo stato di conservazione degli affreschi è complessivamente buono, anche se sarebbero opportuni interventi di consolidamento delle pitture. All’inizio del Novecento, vista la sua particolare collocazione lungo la via Novara, rischiò di essere abbattuto per agevolare il percorso del Gamba de Legn, la nota tramvia di collegamento tra Milano e i comuni della provincia. Eventualità poi scongiurata dall’intervento della sovrintendenza per la conservazione dei beni culturali.

 

Chiesa di San Giorgio

È la chiesa parrocchiale della frazione Seguro, costruita in forme barocchette dall’architetto Galiori alla metà del Settecento. Particolarmente elegante, pur nelle sue piccole dimensioni, sorse in luogo di una chiesa alla fine del Cinquecento.
Degni di nota, all’interno, la decorazione ad affresco, realizzata nello stile caratteristico degli anni Trenta, e interessanti opere, tra cui la pala all’altare de Crocifissione attribuibile ad Antonio de Giorgi (anni Settanta del XVIII secolo), la statua della Vergine del Rosario, anch’essa settecentesca, e un grande dipinto, la Sacra Conversazione, attribuita a Pietro da Bagnara (1546).

 

Palazzo Granaio
Si tratta di un edificio risalente al XVII secolo e situato nel centro de comune. Costruito accanto a Palazzo D’Adda e affacciato sul suo parco, Palazzo Granaio era originariamente utilizzato come deposito per il grano, per l’allevamento dei bachi da seta e come cantina per il vino. Un’antica leggenda vuole che nel Palazzo vi trovasse dimora un potente mago che rapiva le ragazze del paese, secondo un cliché abbastanza diffuso nei paesi lombardi e si può considerare come testimonianza dell’antica sottomissione ai signori e proprietari dei secoli passati. Per questo l’edificio era chiamato popolarmente la Cà del Mago.
Attualmente Palazzo Granaio si presenta, invece, come un’originale articolazione di ambienti accoglienti di varie ampiezze e pregio architettonico. Gli spazi, che si sviluppano su tre piani per un’area coperta di 1.500 mq, sono adibiti ad attività di ristorazione, pub-birreria, oltre a iniziative e eventi di carattere artistico e culturale.

 

Cascina Castelletto
Situata nell’area ovest del paese, di essa si ha notizia a partire dalla metà del XV secolo. Fino al 1996 è stata un grandissimo complesso rurale, acquistato nel 1963 dalla società Auso Siemens. Nel 1966 furono demolite le case dei pigionanti e gran parte dei rustici, mentre alcune delle vecchie stalle vennero ristrutturate e adibite a uffici e magazzino. Oggi è proprietà di Italtel SPA, azienda italiana delle telecomunicazioni, il cui complesso industriale si sviluppa nei terreni adiacenti la cascina.

 

Feste

 

• La festa del paese viene solitamente celebrata la quarta domenica di ottobre. Per l’occasione, negozi aperti, bancarelle commerciali, stand di hobbisti e associazioni locali, oltre a varie iniziative ludiche e d’intrattenimento, animano strade e piazze durante l’intera giornata.
• Il secondo fine settimana di ottobre è festa nella frazione Seguro. Le associazioni e i commercianti locali, col patrocinio dell’amministrazione comunale, sono solite organizzare varie iniziative, tra cui concerti e spettacoli d’intrattenimento (che spesso includono i fuochi d’artificio).
• La seconda domenica di settembre è, invece, la frazione Vighignolo a celebrare la sua festa. Anche in questo caso, varie iniziative animano l’intera giornata, che viene aperta dalle funzioni religiose, con processione serale.
• La sera del 17 gennaio si celebra la ricorrenza di Sant’Antonio Abate. Tradizione molto radicata nella cultura locale, in occasione della quale viene acceso il tradizionale fuoco, con canti popolari, balli e momenti di convivialità organizzati in varie zone del paese, specie nelle numerose cascine del territorio.

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