Halloween, antica celebrazione dei morti
fa rivivere le zucche nei campi
negli ultimi due anni +58% in Lombardia

Ben 7 milioni di zucche, con un boom del 58%, in appena due anni, dei terreni dedicati a questo prodotto in Lombardia. Gli italiani, secondo studi di Coldiretti, consumano circa 1 chilo di zucca a testa: infatti è una verdura presente massicciamente nelle nostre tavole, a farcire i tipici tortelli, nelle zuppe e abbinata a pasta, carne, formaggi, sino ai dolci, per non parlare dei suoi semi tostati e salati.
Sempre stando ai dati dell’organizzazione agricola, dal 2014 a oggi in Lombardia gli ettari dedicati alla coltivazione di questo ortaggio sono cresciuti da 530 a 836, con un aumento generalizzato in tutto il territorio. Ovviamente, per le sue tradizioni alimentari, la provincia di Mantova è la regina: infatti si è passati da 324 a 494 ettari. Crescite rilevanti si registrano nel Pavese da 116 a 131, nel Bresciano da 28 a 86, in provincia di Cremona da 52 a 82, nel Lodigiano da 1 a 19, nel Milanese da 2 a 13. Produzioni marginali si registrano invece nelle province di Varese (4 ettari), Bergamo (3 ettari), Monza e Brianza (2 ettari), Como (1 ettaro) e Sondrio (poco meno di 1 ettaro).
Al suo recente boom dei consumi non è certo estranea la festa di Hallowen, al punto che si parla di nuovi lavori come quello dell’intagliatore di zucche da esporre poi a cerimonie, battesimi e matrimoni.
Tenendo presente che il prezzo al consumo varia tra uno o due euro al chilo, si comprende che il fenomeno è tutt’altro che ininfluente, anche a livello economico.
Qualcuno storcerà il naso, considerando quantomeno improprio il collegamento tra questa festa e l’agricoltura, ma se ha la pazienza di continuare, comprenderà che si sbaglia di grosso…

Halloween, antica celebrazione dei morti
fa rivivere le zucche nei campi
negli ultimi due anni +58% in Lombardia

Ben 7 milioni di zucche, con un boom del 58%, in appena due anni, dei terreni dedicati a questo prodotto in Lombardia. Gli italiani, secondo studi di Coldiretti, consumano circa 1 chilo di zucca a testa: infatti è una verdura presente massicciamente nelle nostre tavole, a farcire i tipici tortelli, nelle zuppe e abbinata a pasta, carne, formaggi, sino ai dolci, per non parlare dei suoi semi tostati e salati.
Sempre stando ai dati dell’organizzazione agricola, dal 2014 a oggi in Lombardia gli ettari dedicati alla coltivazione di questo ortaggio sono cresciuti da 530 a 836, con un aumento generalizzato in tutto il territorio. Ovviamente, per le sue tradizioni alimentari, la provincia di Mantova è la regina: infatti si è passati da 324 a 494 ettari. Crescite rilevanti si registrano nel Pavese da 116 a 131, nel Bresciano da 28 a 86, in provincia di Cremona da 52 a 82, nel Lodigiano da 1 a 19, nel Milanese da 2 a 13. Produzioni marginali si registrano invece nelle province di Varese (4 ettari), Bergamo (3 ettari), Monza e Brianza (2 ettari), Como (1 ettaro) e Sondrio (poco meno di 1 ettaro).
Al suo recente boom dei consumi non è certo estranea la festa di Hallowen, al punto che si parla di nuovi lavori come quello dell’intagliatore di zucche da esporre poi a cerimonie, battesimi e matrimoni.
Tenendo presente che il prezzo al consumo varia tra uno o due euro al chilo, si comprende che il fenomeno è tutt’altro che ininfluente, anche a livello economico.
Qualcuno storcerà il naso, considerando quantomeno improprio il collegamento tra questa festa e l’agricoltura, ma se ha la pazienza di continuare, comprenderà che si sbaglia di grosso.

Festa consumista nord americana o recupero delle nostre tradizioni?

Halloween è l’ennesimo esempio di colonizzazione culturale statunitense? No, dietro a questa moda importata dagli Usa c’è una tradizione culturale che ci tocca da molto vicino.
“Molti pensano, a torto, che questa festa arrivi dagli Stati Uniti -dichiara lo studioso Jean Markale- in realtà Halloween, parola che deriva dall’inglese e significa Notte Sacra, riprende gli antichi rituali druidici di Semain, le cui origini risalgono all’antica Irlanda. Durante la notte di Samain, nel corso del plenilunio più vicino al 1° novembre, il mondo dei morti si ricongiunge con quello dei vivi e viceversa. In seguito questa festa pagana fu trasformata dalla Chiesa in quella di Ognissanti”.
Ma è davvero una festa solo celtica? Come si spiega la diffusione di suoi elementi nel folklore di tutta Italia, dalle zucche svuotate e incise in Piemonte alle questue infantili per i Morti in Calabria?
Secondo gli antropologi Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi: “La festa di Halloween ha nel nostro Paese un profondo ed evidente background storico-tradizionale. La festa è quasi certamente preceltica e interessa da tempi immemorabili molte genti europee, con affinità di date forme e contenuti”.
Un fatto spiegabile con i ritmi dell’agricoltura: a fine ottobre la terra, con nel ventre i semi dei futuri raccolti, entrava a riposo e si invocavano i morti affinché li proteggessero per farli nascere a nuova vita forte e rigogliosi (se siete interessati a questo tema vi suggeriamo la lettura del libro Halloween di Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi, edizione Einaudi): scoprirete che in tutte le regioni zucca, lenzuola e dolciumi erano in quei giorni già di gran moda! 
30 ottobre 2016

 

Halloween, antica celebrazione dei morti fa rivivere le zucche nei campi negli ultimi due anni +58% in Lombardia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *