Ora della Terra-WWF: insieme è possibile
oggi 25 marzo mobilitazione globale
contro i cambiamenti climatici

25 marzo 2017. Earth Hour (Ora della Terra) è tra gli eventi mondiali di mobilitazione che, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora (esattamente dalle 20,30), unisce cittadini, istituzioni e imprese in una comune volontà di dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico.

È la dimostrazione che insieme si può fare una grande differenza.
Lanciata nel 2007 dal WWF, la prima edizione aveva coinvolto la sola città di Sidney: poi la grande ola di buio si è rapidamente propagata in ogni angolo del Pianeta, lasciando al buio piazze, strade e monumenti simbolo come il Colosseo, Piazza Navona, il Cristo Redentore di Rio, la Torre Eiffel, il Ponte sul Bosforo e tanti altri luoghi simbolo, per manifestare insieme contro il cambiamento climatico, che evolve molto rapidamente e gli impatti sono sempre più seri e preoccupanti.

Finora le azioni dei Governi a livello nazionale e globale sono state troppo lente e poco incisive, non al passo con un rischio che mette a repentaglio il Pianeta come lo conosciamo e dunque la stessa civilizzazione umana…

Ora della Terra-WWF: insieme è possibile
oggi 25 marzo mobilitazione globale
contro i cambiamenti climatici

25 marzo 2017. Earth Hour (Ora della Terra) è tra gli eventi mondiali di mobilitazione che, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora (esattamente dalle 20,30), unisce cittadini, istituzioni e imprese in una comune volontà di dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico. È la dimostrazione che insieme si può fare una grande differenza.
Lanciata nel 2007 dal WWF, la prima edizione aveva coinvolto la sola città di Sidney: poi la grande ola di buio si è rapidamente propagata in ogni angolo del Pianeta, lasciando al buio piazze, strade e monumenti simbolo come il Colosseo, Piazza Navona, il Cristo Redentore di Rio, la Torre Eiffel, il Ponte sul Bosforo e tanti altri luoghi simbolo, per manifestare insieme contro i cambiamenti climatici. Il cambiamento climatico evolve molto rapidamente e gli impatti sono sempre più seri e preoccupanti.

I principali spegnimenti in Italia

E in Italia? Quest’anno sono oltre 400 i comuni coinvolti: centinaia di palazzi istituzionali, edifici e monumenti verranno spenti per un’ora per ricordare a tutti che quella contro i cambiamenti climatici è una battaglia che non possiamo permetterci di perdere!
A Roma ci sarà l’evento principale il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, ma in quello stesso momento, altri monumenti iconici del nostro Paese verranno spenti. Sempre a Roma, a luci spente per il pianeta, ci saranno anche il Colosseo e la Basilica di San Pietro.
A Torino, sarà la Mole Antonelliana ad essere spenta, mentre a Verona spegneremo l’Arena e poi la suggestiva Piazza San Marco a Venezia! A Napoli, invece l’Oasi WWF degli Astroni proporrà l’evento “Sauronotte” ovvero un percorso notturno per conoscere al meglio la natura del cratere degli Astroni e le ricostruzioni di dinosauri e di mammiferi estinti.

Il disastro dell’innalzamento delle temperature

Il cambiamento climatico evolve molto rapidamente e gli impatti sono sempre più seri e preoccupanti. Finora le azioni dei Governi a livello nazionale e globale sono state troppo lente e poco incisive, non al passo con un rischio che mette a repentaglio il Pianeta come lo conosciamo e dunque la stessa civilizzazione umana.
L’effetto-clima sulle specie animali e vegetali è un amplificatore della “Sesta estinzione di massa” che l’uomo sta provocando nei confronti della ricchezza della vita sul pianeta. Ma, al contrario delle prime 5 estinzioni già avvenute, non è frutto di fenomeni geologici naturali ma avanza rapidissima ed è causata da una sola specie: l’uomo.
La IUNC (International Union for Conservation of Nature) ci ricorda che quasi la metà (il 47%) delle specie di mammiferi monitorate e quasi un quarto delle specie di uccelli (24.4%) subiscono l’impatto negativo dovuto ai cambiamenti climatici. In totale si tratta di circa 700 specie.
A tutto questo va aggiunto che la perdita di biodiversità nel mondo comporta una perdita economica pa a 50 miliardi di dollari ogni anno!
Finora le azioni dei Governi a livello nazionale e globale sono state troppo lente e poco incisive, non al passo con un rischio che mette a repentaglio il Pianeta come lo conosciamo e dunque la stessa civilizzazione umana. Nella COP21 di Parigi, nel dicembre del 2015, si è però raggiunto un accordo storico che può segnare una inversione di tendenza, a patto che si acceleri la decarbonizzazione, cioè l’abbandono dei combustibili fossili e il passaggio all’energia rinnovabile e a modelli di efficienza e risparmio energetico.
Dobbiamo mobilitarci tutti, fare la nostra parte e pretendere che i Governi assumano la crisi del clima come priorità.
Le giovani e le future generazioni hanno il diritto di ricevere in eredità un mondo pieno di vita e che non sia condannato a cambiamenti climatici catastrofici.
Anche la nostra Associazione aderisce: alle 20,30 un’ora al buio per salvare il nostro meraviglioso Pianeta.

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