Mafie, a Rozzano è tutta un’altra storia
tante persone a visitare la villa dei boss
per raccogliere idee sul suo riutilizzo sociale

 

10 aprile 2017. Una due giorni, quella di venerdì e sabato scorsi, che ha coinvolto persone di ogni età: in tanti hanno raccolto l’invito di Circola (vedi sito e pagina Fb), giovane associazione nata anche per contrastare le mafie nei nostri territori e hanno messo piede per la prima volta nella villa confiscata alla criminalità organizzata dal lontano 2002.

 

L’obiettivo è stato quello di far esplorare ai cittadini di Rozzano e non l’imponente struttura di 270 mq, circondata da un giardino di quasi 650 mq, e raccogliere idee e proposte sul come riutilizzare a fini sociali gli ampi spazi della villa: dall’orto botanico al cineforum all’aperto, da casa famiglia fino a un centro aggregativo per giovani.

I prossimi passi…

Mafie, a Rozzano è tutta un’altra storia
tante persone a visitare la villa dei boss
per raccogliere idee sul suo riutilizzo sociale

10 aprile 2017. Una due giorni, quella di venerdì e sabato scorsi, che ha coinvolto persone di ogni età: in tanti hanno raccolto l’invito di Circola (vedi sito e pagina Fb), giovane associazione nata anche per contrastare le mafie nei nostri territori e hanno messo piede per la prima volta nella villa confiscata alla criminalità organizzata dal lontano 2002.
L’obiettivo è stato quello di far esplorare ai cittadini di Rozzano e non l’imponente struttura di 270 mq, circondata da un giardino di quasi 650 mq, e raccogliere idee e proposte sul come riutilizzare a fini sociali gli ampi spazi della villa: dall’orto botanico al cineforum all’aperto, da casa famiglia fino a un centro aggregativo per giovani.

I prossimi passi

Ma siano appena agli inizi. La prima fase di ascolto delle istanze del territorio si concluderà a maggio e prevede ulteriori visite, con il coinvolgimento sia delle scuole sia dei cittadini (sono programmate anche interviste) nonché la proiezione al cinema Fellini de La mafia uccide solo d’estate, il prossimo 28 aprile.
A giugno, poi, si svolgeranno incontri con realtà che hanno già promosso con successo il riutilizzo sociale di cascine e spazi pubblici, per quindi giungere a una proposta definitiva del riutilizzo di questo bene confiscato.
In autunno si passerà al concreto, con l’elaborazione del progetto con l’ausilio di tecnici, architetti ed esperti di finanza sociale. A fine ottobre il percorso si concluderà con la consegna all’amministrazione di Rozzano del progetto.
L’associazione per il Parco Sud Milano è a fianco di Circola, perché sostenere questi progetti rientra a tutti gli effetti negli obiettivi di tutela e valorizzazione del nostro territorio.

Mafie, a Rozzano è tutta un’altra storia

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