Colturano: inquinamento industriale nei campi agricoli
Il Comune balbetta e ARPA tace
Esposto e analisi chimiche delle associazioni


13 gennaio 2023. La roggia Colturana – che nasce dal canale della Muzza e con le sue acque irriga i campi di Colturano – da molto tempo è gravemente inquinata e rischia di “di produrre danni rilevanti per quanto riguarda lo stato di salute dell’ambiente, delle colture e degli abitanti delle zone vicinali”.
Il virgolettato è riportato nella perizia che ha certificato le analisi commissionate da Associazione Parco Sud e WWF Martesana Sud Milano su acque e fanghi campionati nel corso d’acqua che sbocca dall’area industriale.
Dalle analisi sono emersi valori allarmanti, molto al di sopra dei livelli previsti dalla normativa, di inquinanti industriali quali i metalli pesanti (Cromo, Cromo VI, Nichel Rame, Stagno e altri) e idrocarburi pesanti. Inoltre le altissime concentrazioni di azoto ammoniacale misurate nei campioni indicano anche la presenza di sostanze organiche in fase di degradazione.
In questo caso non è difficile scoprire la causa dell’inquinamento: 45 aziende delle 50 presenti nel “polo industriale” di Colturano – anziché conferire i loro scarichi nella rete fognaria – sversano le loro acque reflue nella roggia Colturana, che scorre di fianco e prosegue a irrigare i campi di mais del Parco Agricolo Sud Milano. Le Associazionisi muovono contro il disinteresse

Il sospetto c’è dal gennaio del 2022 quando gli attivisti delle associazioni, rilevata la presenza di reflui maleodoranti e schiumosi, chiedono e ottengono l’intervento dei tecnici di ARPA Lombardia e CAP Holding, i quali prelevano un campione di liquido per effettuare le dovute analisi. Purtroppo i risultati delle analisi di ARPA sono ancora sconosciuti nonostante le ripetute richieste di informazioni.
Dal canto suo l’amministrazione comunale di Colturano, solo a seguito delle pressioni da parte delle associazioni, Il 27 giugno 2022 emette 45 ordinanze per l’allacciamento delle aziende alla pubblica fognatura nel termine di 120 giorni.
I termini sono scaduti senza che le ordinanze siano state rispettate e, fino ad oggi, il Comune di Colturano non ha fatto nulla per farle rispettare, nonostante l’invio dalle associazioni prima di una diffida e poi di un esposto alla Procura di Lodi.
Associazione Parco Sud Milano e WWF Martesana Sud Milano hanno quindi provveduto ad effettuare analisi a proprie spese e, una volta rilevata la presenza del grave inquinamento, si rivolgono ai mezzi d’informazione affinché ragguaglino i cittadini dei rischi e sollecitino gli Enti preposti ad assumere i provvedimenti necessari conseguenti a tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
“Non è nostra abitudine coinvolgere la magistratura – dichiara Ruggero Rognoni, vicepresidente dell’Associazione Parco Sud Milano– di solito cerchiamo di sensibilizzare le autorità con spirito di massima collaborazione, ma in questo caso abbiamo incontrato inerzie incomprensibili. Grazie ai volontari delle Sentinelle dell’Associazione, che con zelo e efficacia hanno scoperto questo inquinamento”.
“Il WWF si occupa soprattutto di aree naturali – aggiunge Giorgio Bianchini, presidente di WWF Martesana e Sud Milano – ma le nostre oasi non sono avulse dall’ambiente circostante, e poi non possiamo ignorare i gravi rischi che un’agricoltura inquinata può comportare per tutti gli esseri, umani e non umani. La roggia inoltre finisce di lì a poco nell’Addetta, uno dei corsi d’acqua più puliti del sud est Milano”.

Prossimi passi

E’ notizia di questi giorni che il magistrato inquirente, che segue l’esposto delle due associazioni, ha incaricato l’Arpa di Melegnano a verificare le condizioni dell’inquinamento. Abbiamo intenzione di chiedere a questo ente di controllo un incontro, per dettagliare i nostri rilievi sul campo, col massimo spirito di collaborazione.
Perché deve essere evidente che, su questo grave atto di danno all’ambiente, non molleremo la presa.

 

Colturano: inquinamento senza controllo

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