Il biogas non fa bene all’agricoltura e al Parco Sud
Le fonti rinnovabili sono in genere ben viste dalla gente e dagli ambientalisti. Ma quando queste entrano in contrasto con le finalità alimentari e con il territorio, il quadro cambia radicalmente.
E’ questo il caso di impianti di biogas che generano energia da materie prime agricole (in genere mais trinciato), con vasti terreni distolti dalle classiche produzioni di alimenti.
La sezione di Italia Nostra Milano Sud Est ha avuto il merito di lanciare per prima l’allarme nel nostro territorio, stimolando una discussione sul tema tra associazioni ambientaliste e agricoltori. Il caso è un impianto da 0,999 Megawatt (sopra tale soglia si praticano le procedure autorizzative più complesse) situato a San Giuliano Milanese in località Occhiò, che funzionerà con i raccolti prodotti da ben 160 ettari di terreno agricolo. A costo di ripeterci: non si tratta di un impianto che produce energia a supporto di attività agricole, ma di un impianto industriale che converte in energia colture di un appezzamento di terreno vasto come 150-200 campi di calcio.