Le autostrade non danno più i numeri la trasparenza non piace alle associate Teem e Brebemi?Le autostrade non danno più i numeri la trasparenza non piace alle associate Teem e Brebemi?

 

Le autostrade non danno più i numeri
la trasparenza non piace
alle associate Teem e Brebemi?

Da ben 13 anni Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori), puntualmente, ogni mese, pubblica i dati relativi alla”circolazione e sicurezza lungo le autostrade ed i trafori italiani a pedaggio. Ma da settembre non succede più! Come mai? Eppure, conoscere l’andamento del traffico su autostrade come la Teem e la Brebemi potrebbe esse indicativo per la Regione Lombardia, che in questi giorni sta considerando l’inserimento della malefica Toem nella “mappa delle previsioni” delle nuove autostrade che solcheranno la nostra regione. Non ce ne vogliano i benpensanti, ma non è certo impensabile che Aiscat possa fare “un favorino” a Maroni e alla lobby autostradale lombarda…

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Che strano: dall’incontro al ministero sulla Vigevano-Malpensa tutti tornano contenti…

 

Che strano: dall’incontro al ministero
sulla Vigevano-Malpensa
tutti tornano contenti… 

A quanto pare il ministro Del Rio ha sotto di sé una dirigente, l’architetto Segnalini, davvero efficiente: all’incontro del 23 febbraio scorso al ministero dei Trasporti sul progetto della SS 11 tratta Vigevano-Magenta, i rappresentati della Città metropolitana di Milano, del Parco Agricolo Sud, del Parco del Ticino e dei comuni interessati sono entrati con idee pressoché discordanti ma, per chissà quale alchimia, ne sono usciti tutti contenti.

Ma la troppa concordanza di giudizi non può che lasciarci perplessi. E’ difficile al momento avere chiaro quanto si sia passati da un’opera faraonica e distruttiva di fertile territorio agricolo incontaminato, a una sostanziale riqualificazione della viabilità esistente…

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Macconago, via la baraccopoli l’area torna agricola Ma sulla chiesetta tutto tace

 

Macconago, via la baraccopoli
l’area torna agricola
Ma sulla chiesetta tutto tace

Nella mattinata del 25 febbraio, Polizia locale, Protezione civile, operatori del Comune e Polizia di Stato hanno liberato una vasta area di proprietà privata occupata abusivamente in via Macconago, zona sud di Milano tra via Ripamonti e adiacente all’Istituto dei tumori di Veronesi. L’area, ex Ligresti, presentava un insediamento formato da numerose baracche e al momento dell’intervento della Polizia vi erano circa 150 persone di etnia rom, di questi 40 minori: in 61, (tra cui 31 minori), hanno accettato l’accoglienza dell’Amministrazione nei Centri di emergenza sociale e quindi seguiranno anche il percorso di integrazione. “L’intervento -dichiarano dall’amministrazione di Milano- è stato effettuato dopo un accordo con la proprietà dell’area affinché siano messe immediatamente sbarre e lucchetti per impedire l’accesso ed evitare nuove occupazioni così come avvenuto per esempio a Muggiano, in via Selvanesco (anch’esse aree all’interno del Parco Sud Milano, n.d.r.) o in via Cima. L’area viene così restituita all’uso agricolo”.
Ma a Macconago vi sono anche altre emergenze. In questo antico borgo storico si trova anche una chiesetta. Risale al XVII secolo. Qualcuno dice sia dedicata a San Carlo, altri a San Paolo…

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Dai terreni alle aziende, così la l’agromafia si infiltra in Lombardia

 

Dai terreni alle aziende,
così la l’agromafia
si infiltra in Lombardia

La mafia sta sabotando la nostra alimentazione? Di certo, l’appetito delle mafie italiane nel settore agroalimentare è in crescita: il suo business ha superato i 16 miliardi di euro nel 2015, mentre nel 2013 era di 14 miliardi. A descrivere il fenomeno è l’ultimo Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare. Terreni, cascine, aziende agricole, immobili vari sono gli obiettivi delle infiltrazioni mafiose in Lombardia nel settore agricolo: su 1.266 immobili sottratti alla criminalità organizzata in Lombardia (è di 17.577 il totale in Italia), oltre 300 riguardano beni agricoli con un peso di quasi l’1,6% a livello nazionale. Nell’ultimo anno la Lombardia è stata la prima regione del Nord Italia per proprietà sequestrate alla criminalità organizzata e la quinta a livello nazionale dopo Campania, Sicilia, Calabria e Puglia. Ma i beni sottratti alla mafia rimangono per anni inutilizzati. Secondo Libera…

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Anche Cusago dice NO alla TOEM salgono a 35 i sindaci schierati e intanto la Regione incontra…


Anche Cusago dice NO alla TOEM
salgono a 35 i sindaci schierati
e intanto la Regione incontra…

A luglio del 2015, 33 sindaci della fascia sud – ovest dell’area metropolitana milanese, unitamente a tutte le associazioni ambientaliste (Associazione per il Parco Sud Milano, Fai, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Wwf), all’unisono hanno chiesto  di eliminare definitivamente dal Piano regionale della mobilità e trasporti (PRMT) della Regione Lombardia le pagine che richiamano la Tangenziale ovest esterna (8 corsie d’asfalto in pieno Parco Sud, da Melegnano a Malpensa). Lo scorso ottobre, anche il Comune di Buccinasco ha aderito all’appello a Maroni. Ora è la volta del Comune di Cusago, guidato dalla sindaca del centrodestra Daniela Pallazzoli, che in questo mese di febbraio ha deliberato all’unanimità in consiglio la sua opposizione al progetto. Intanto sono partiti gli incontri in V commissione alla Regione: ieri, 25 febbraio…

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Gli inamovibili ecomostri del Parco a quando l’abbattimento
di quello a Lacchiarella dell’87?

 

Gli inamovibili ecomostri del Parco
a quando l’abbattimento
di quello a Laccchiarella, del 1987?

Chi ha già un bel carico d’anni ricorderà che agli esordi degli anni ’80 si vagheggiava di portare la Fiera Campionaria di Milano a Lacchiarella. Era il tempo di Craxi e Berlusconi, quest’ultimo ancora “solo” imprenditore immobiliare, ma con già alle spalle cittadelle come Milano 2 e Milano 3.
Berlusconi, proprietario di gran parte delle aree agricole tra Lacchiarella, Binasco, Zibido e Basiglio, nella seconda metà di quel decennio costruì un avamposto: Il Girasole, 80mila mq di padiglioni fieristici di alto livello, poi sceso con gli anni. In parallelo, continuò a fare pressione per realizzare a Lacchiarella il Polo esterno della Fiera. Ma nonostante gli appoggi politici e grazie anche alle battaglie degli ambientalisti, in primis la già attiva associazione per il Parco Sud Milano, il progetto fu dirottato nell’area della ex-raffineria Eni, a Rho-Pero, meglio dotata dal punto di vista delle infrastrutture di trasporto, andando così a recuperare un terreno senza distruggere le aree agricole del nascente Parco. Accanto al Polo fieristico, verrà poi costruito Expo, con tutta una serie infinita di edifici, parcheggi e strade.
Risale quindi alla metà degli anni ’80 il tentativo di realizzare la grande struttura alberghiera di fronte al Girasole (vedi foto della nostra associazione), che avrebbe dovuto essere di “servizio” alla Fiera. E da quasi 30 anni l’opera incompiuta fa bella mostra di sé sulla Binasco-Melegnano, offrendo altresì un degradante benvenuto a chi entra nel paese di Lacchiarella.
A quando la sua demolizione?